Portineria,  We are Family

BENEDETTI CANI!

jesus cresta

Pronto famiglia XXX?”
“No Colombo”

Click!

Figliorlo chi era?”
“Non lo so mamma, ma dalla voce, poteva essere la tipa della Tim”

Il telefono squilla di nuovo!

“Pronto!”
“Buongiorno famiglia XXX”
“Sì chi è?”
“E’ lei il padrone di Kelly e Giaten?”
“Sì…scusa cosa hai detto? Giaten?”
“Per lei Signore un’offerta irripetibile: visto il periodo di crisi, il nostro negozio di animali vuole venirvi incontro e, se comprerà tre scatole da 25 chili di crocchette, la terza sarà in omaggio. In più la consegna a casa è gratuita! Perché per Kelly e Giaten non si bada a spese, vero?”
“Vero! Ma si dice Iaten, con la I”
“Certo signore, vedrà Kelly e Giaten saranno ghiotti dei nostri prodotti, naturali, senza conservanti e con lo 0,3% di grassi. Giaten è maschio e Kelly è femmina vero?”
“Sì ma si chiama Iaten con la – I – e poi, come fa a sapere i nomi dei miei cani?”
“Non si preoccupi…abbiamo comunque studiato un pasto adatto a tutti i tipi di cane, di taglia grande, media e piccola. Giaten e Kelly che razza sono?”
“Si dice Iaten…e sono morti!”
“Bene, se mi da il suo indirizzo, manderemo un nostro incaricato e così potrà decidere se acquistare i nostri prodotti, Giaten e Kelly saranno felicissimi!
“Come ti chiami?”
“Mi scusi sono Arianna di Bull dog, il negozio di animali dalla A alla Z”
“Si vede che ti manca la – I – però, si scrive Yaten con la – Y – e si pronuncia Iaten con la – I – “
2Quindi accetta la nostra offerta?”
“No, le ripeto sono morti!”
“Mi dispiace” Lei non ha altri parenti con dei cani?
“Stronza!”

Click!

“Chi era?”
 “Una ricerca di mercato”

Ogni tanto mi vengono in mente i miei due cani!
All’anagrafe erano: Grace Kelly, detta Miss Kelly e suo figlio Yatenko delle nevi, detto Yaten lo zar(ro).
Due boxer, uno fulvo e l’altro bianco.
Mi hanno tenuto compagnia per 14 anni e avevano preso tutto da me!
Grazie a loro ho conosciuto un sacco di persone, ho trovato un lavoro e ho rischiato la scomunica!
Doveva essere all’incirca metà dicembre del ‘98 e il Monsignore, di Legnano, doveva venire a benedire la casa.
Me lo ricordo bene, un anziano millenario, che si addormentava in chiesa.
Alto e tenebroso, ricordava Nosferatu.
Appena è entrato in casa mia, Yaten e Kelly lo hanno puntato come un leone fa con la gazzella.
Mia mamma tratta sempre gli ospiti come se fossero dei morti di fame, offrendo loro arrosti con alloro, parmigiane e broccoli lessati.

“Mamma sta solo benedicendo casa, mica deve stare con noi a mangiare”
“Tieni lontano i cani che sbavano Monsignore”
“Guarda che è sua la bava, mica dei cani”

Monsignore sedeva sulla poltrona in mezzo alla sala, alla sua sinistra Yaten mostrava i denti, mentre alla sua destra, Kelly, sembrava la sfinge pronta a lanciare la maledizione.
Immobili come due statue di cera e io impaurito e pensieroso: dove nascondere un cadavere di un prete sbranato?

“Mamma sta dormendo?
“Sì, lasciamolo stare”
“Ma sei scema e se si sveglia fra tre ore?
“Cosa possiamo fare?”
“Prova a tossire”

Improvvisamente Monsignore apre gli occhi, sembra abbia avuto un incubo, inizia a pregare sotto voce.
La situazione che mi faceva più ridere era mio padre, che diceva a stento il padre nostro.
Mia mamma invece si era già preparata l’organetto e la finta statua della Madonna “lacrima sangue”.
I cani battevano la zampa posteriore, pronti per fare un assalto frontale.
Con un colpo di reni, Monsignore salta dalla poltrona e urla. “Benedici questa casa!”
Alza le braccia al cielo e con il “frustino” inizia a bagnare il tavolo di cristallo della sala con l’acqua santa.
Yaten e Kelly con un balzo lo placcano!
Mia mamma invece ringhia per le macchie sul tavolo!
Kelly lo stende sul divano e Yaten gli scippa la stola viola e, come un fulmine, scappa in camera mia e inizia a fare a pezzi la “sciarpina” del povero Monsignore.
Dalla sala sento i miei genitori scusarsi e poi dei passi, veloci, verso la mia stanza.
Mia madre appare come il Diavolo, rossa di vergogna e con la bava alla bocca!
Si porta la mano in mezzo ai denti e inizia a bestemmiare!
Io inizio a ridere a più non posso!
Cinque minuti prima chiedeva clemenza e ora spara fulmini e saette verso il settimo cielo!
Non so quanto costi una stola sacra, ma Monsignore, ancora pallido, è stato carino, dicendo che anche loro sono creature di Dio e, che San Francesco, le rispetta!
Ora però chi rilava il tavolo di cristallo macchiato di acqua santa?
Monsignò prendi il vetril!

Il Portinaio

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