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EMOZIONE 1 (Velocità)

Mi raccomando puntuale!
Alle due e un quarto avevo l’appuntamento all’Autodromo di Monza, per provare la mia prima esperienza del “Lavoro dei Sogni”.
In questi giorni il caldo non aiuta a concentrarsi, l’aria condizionata della mia auto si è rotta e quindi sono arrivato bagnato come un cammello e con il segnale di Batman (di sudore) sulla schiena.
C’è questa specie di casina davanti ai Box del circuito, io ho stazionato lì mezz’ora aspettando qualcuno.

“Però che bel fresco, ne approfitto per asciugarmi le ascelle”

Nessuna anima viva è apparsa. C’era questo schermo gigante che proiettava delle slide del sito dell’azienda, un computer e volantini pubblicitari.
Possibile che sia arrivato in ritardo?
Invece no! Ero in largo anticipo e solo come un cane. Ma chi ha lasciato incustodito queste cose? Quasi quasi mi porto via il megaschermo e lo rivendo su Ebay.
Cosa faccio adesso? Qui non mi caga nessuno!
Così mi sono messo a girovagare per l’autodromo e ad un certo punto ho scoperto il vero ingresso per andare a guidare ‘sta benedetta Ferrari.
Cornutazzi non potevate mettere un cartello gigante con scritto “Qui prova bolidi che non potrai mai permetterti nella vita”.
Ad attendermi due ragazze di bella presenza che mi forniscono tesserino personalizzato, il diploma del piccolo pilota di Babbo Natale e un paio di fogli da firmare.
Se ammacchi l’auto verrai appeso nel parco di Monza e cosparso di miele d’acacia, se la distruggi dovrai andare ai lavori forzati presso casa Montezemolo e pulire i cessi del suo nuovo treno “Italo“.
Se muori cazzi tuoi!

Meglio rinfrescarsi al catering, con un orientale come cameriere.

“Giapponese?”
“No Koreano!”

Ci provo sempre, ma non è così che troverò il visto per andare in Giappone.
Sul tavolo ci sono salatini, cheesecake, amaretti, pizzette, patatine, succhi, acqua, the e caffè.
Io non ho pranzato per arrivare presto, ma non mi faccio prendere dai morsi della fame, meglio digiunare.
A dire il vero mi si è chiuso lo stomaco dall’ansia. E se poi mi stampo veramente? Queste auto corrono a 300 km all’ora!
Non posso neanche provare il giochino che simula la guida perchè c’è una coda peggio che durante i saldi di H&M.
Cerchiamo di fare amicizia, così non penso più alla nausea da appetito.

“Ciao sei qui anche tu per guidare le Ferrari?”
“Я не говорят по-итальянски”
“????”

“Buongiorno è la prima volta che viene qui all’autodromo?”
“Nechcem hovoriť po taliansky”
“Ah! Certo capisco…”
“Mám rád Ferrari”

Ma sono tutti dell’Est qui?


Ho passato un’ora e mezza ad aspettare, sudare, aspettare, sudare.
Nei momenti di crisi di calore, correvo fuori nella casina dove c’era l’aria condizionata, facevo tornare il mio corpo alla temperatura di 35 gradi e poi ritornavo ad attendere che chiamassero il mio nome durante l’appello.
Niente!
Ok che sono qui in veste di “giornalista“, “prova esperienze” o “scroccone”, ma almeno cagatemi! Purtroppo c’è troppa gente, mai avrei pensato una tale affluenza!
Io non ci vedo più dalla fame e non c’è Kinder Fiesta che tenga, ma devo restare lucido, perchè se sbaglio a guidare e finisco sopra ad un guard rail, Dio solo sa quanto dovrò sgobbare per ripagare la Ferrari!! E poi è la mia prima esperienza non posso deludere quelli di Emozione3.
E’ tenero vedere come i padri riescono a trasmettere la loro stessa passione ai figli!
C’era questo bambino tanto carino che è andato a fare un giro di drifting, ovvero di guida sportiva, ed è sceso così:

Ormai avevo le allucinazioni e cercavo un’anima pia che facesse amicizia con me o che scambiasse due parole.
Nessuno!
Erano tutti interessati a farsi le foto con la Lamborghini, la Ferrari, la Porsche…

“Ciao io sono Gabriele facciamo amicizia?”
“Minchia spaccano troppo ste macchine”
“Anche tu devi guidarne una?”
“Minchia come tarello appena ci salgo”
“Io salirò su una Ferrari”
“Minchia fratello troppo che te la scialli”

Forse erano meglio quelle dell’est!
Dopo aver compreso cosa provano veramente i bambini affammati dei paesi poveri, ecco arrivare il mio turno.

“Il prossimo sei tu! Devi guidare la rossa”
“Io non ho fatto il brief”
“Allora sali con il mio collega sulla Bmw che ti porta a fare un giro e ti spiega due cose”

Eravamo io e altre due persone. Per cavalleria ho lasciato la ragazza davanti e Dio solo sa qunto me ne sono pentito!
Ecco il resoconto video di quello che è successo nei sedili posteriori.

Non ho aperto bocca, sennò si ritrovavano tutti pieni di vomito.
Sono sceso con le nausee di una donna incinta, la testa che girava, schiuma alla bocca e sudore freddo.
Neanche 20 secondi e sono salito sulla Ferrari.
Ora tocca a me veramente!
Il pilota al mio fianco è sorridente e preparato. Ma non teme che qualcuno si voglia stampare contro un muro a 280 km?

“Bene metti in folle”
“Non c’è il cambio!!!!!!!”
“Tranquillo ci cascano tutti. Le marce sono dietro il volante, quelle a sinistra per scalare”
“E quelle a destra?”
“Beh per metterle…”
“Scusa! Sono un po’ emozionato!”
“Vedo stai sudando tantissimo, vuoi che spengo l’aria condizionata?”
“No!!!!! Tu non sai come la rimpiango…a costo di farmi venire un attacco di cervicale!”

Partiamo!
Mi sentivo come nel film “A spasso con Daisy”.

“Puoi accellerare”
“Ma io ho solo una Twingo”
“Tranquillo che non ti succede niente”

In effetti dopo un po’ inizi a prendere dimestichezza con questa Ferrari, entri in empatia con il motore e ti senti Alonso e un po’ Briatore, un burino di Fast and Furious, ma anche un ragazzino il suo primo giorno di patente.

“Dai schiaccia che siamo solo a 250 km/h”

Credo di essere morto!
Non ricordo più come ho fatto a parcheggiare.
Sono sceso come un’automa, ho ringraziato il personale e sono corso via.
Ci sarà un luogo all’ombra dove rimettere l’anima! Il sudore non mi dava tregua, la mia camicia da azzurra era diventata blu!
Ecco adesso muoio e mi ritrovano fra due mesi in stato di avanzata putrefazione e per giunta senza le mie scarpe preferite ai piedi!
Non ho fatto neanche testamento. A chi lascio i miei gadget? E la mia collezione di bamboline porno hentai?
Mi sono rilassato sotto un albero aspettando che la pressione risalisse, intanto i rombi dei motori si trasformavano in canti di sirena e il mio pensiero partoriva questa cosa:
“Dove cazzo la metti la spesa quando vai al Lidl con quest’auto?”

Il Portinaio

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