cinema milano tokyo
L'altro Mondo

I AM GABRIEL FROM SHINJUKU

 

Stamattina…anzi all’una, mi sono svegliato con la Piera che chiedeva scusa al nostro vicino.
Ebbene sì, non è Samara di The Ring ma una persona reale con tanto di fidanzata in Giappone!

“We are very sorry for yesterday, we have jet-leg…”

Che scuse da Pierino, diglielo che siamo eccitati e non teniamo a freno i nostri portafogli, che vogliamo morire di salmonellosi a furia di ingurgitare sashimi e fare un corso di aspiranti geishe. Diglielo che siamo dei nerds travestiti da persone serie.
Mi sono alzato anch’io a fare gli onori di casa, con la cispa negli occhi e tanta aria nella pancia!
“Nice to meet you, I’m Gabriel”Gabriel? Ma che dico? Magari è Iraniano e pensa che io sia un ebreo? Meglio accertarsene.
È che se dici agli stranieri che ti chiami Gabriele, ti guardano e ripetono: “Gabb…rrbbrii…elle?”
Se gli dici Gabriel, capiscono subito! Guardate che manca solo una E!
Dicevamo, il nostro vicino si chiama Patrick e ci ha detto che Kyoto è bellissima,( ma nessuno gliel’ha chiesto) che a Shinjuku ci sono i ragazzi pettinati come Bon Jovy e le ragazze sembrano delle lolite prostitute.

“Do you like japanese girls?”
“No, I dont’ like, because assomigliano a Cindy Lauper”

E si mette a ridere.

“Do you want Italian coffee?”

E si mette a ridere.
Speravo mi dicesse di no, invece ho dovuto farglielo solo perchè avevo il senso di colpa per averlo disturbato tutta la notte e poi perchè ho questo sesto senso meridionale.

“Do you know Dina?”
“No! But she is crazy for Hello Kitty!”

Intanto noto che la nostra coinquilina non ha lavato i suoi piatti stamattina. L’odore che emanavano ha richiamato Godzilla, Gamera e tutti i mostri del Sol Levante e, siccome non sono ancora pronto a vederli, ho lavato tutto coi guanti anti-atomici. Sto già diventando una casalinga giapponese disperata.

“What dfkakdksfsksk?”

La Piera non capisce e mi dice: “Cos’ha detto sto qui?”
Io per non fare figure di merda cambio discorso, esclamando: “Ma è la Tokyo Tower quella che si vede dalla finestra?” (sapevo che era un semplice palo del telefono, ma dovevo inventarmi qualcosa!).
Come al solito si è messo a ridere e poi si è dileguato in camera sua e noi a fumare una sigaretta sul balcone.
Dormire con i corvacci che gracchiano è un po’ difficile..
“Io sono abituata agli uccelli” mi dice la dolce Piera.
E dopo questa direi che è meglio vestirsi.

Drin drin

È Mia San!!!!

“Noi vedere alle 15:10 a Shinjuku”
“Ok ma dove?”
“Yasukuni Dori”
“Zucchini???
“No! Ya-su-ku-ni dori!”
“Ah ok! Ora è tutto chiaro? Sta vicino a Piazza Navona?”
“No! Quella è Roma!”
“Era una battuta Mia San”
“Molto carina!”

Partiamo alla volta di Shinjuku. La nostra prima volta in treno!
E senza sbagliare ci ritroviamo dopo 3 fermate alla Shinjuku Station!
Siamo bravissimi!!
Mia San ci ha detto dove trovarci ma, siccome le vie non hanno nome, le diamo appuntamento davanti ad un grande magazzino di nome Lumine 1.
Al telefono inizia ad impazzire. Ci chiama ogni trenta secondi.

“Allivo, allivo”
“Ulivo?”
“No! Allivale”

Risolvetela sto problema della erre e della elle!
Dopo 20 minuti.

“Sei a Lumine Est?”
“Sì sì, a Lumine 1″
“No! Est!”
“Qui c’è scritto Lumine 1”
“Vedi altri negozi?”
“C’è un negozio che si chiama Iena”
“Enna?”
“No, Iena come Imola…vabbè I come Isola…I come Iarno Trulli!!”
“Ah Iena… ano…arrivo…ano”

Dopo 10 minuti richiama e dice di essere a Lumine est…e che noi siamo a Lumine 1 e che ha chiamato una sua collega per farsi dire la mappa e farsi spiegare la strada per arrivare.
Dopo altri 10 minuti arriva, tutta fucsia e costernata per il ritardo!
Vuole portarci a bere un caffè, ma siccome è molto in ritardo per il lavoro decidiamo di riaccompagnarla in ufficio.
Mi chiedo cosa siamo venuti a fare?

“Non mi ricordo la strada per tornare…io non brava con mappe, devo tornare dove eravamo l’altro ieri davanti alla stazione”
“Stai scherzando vero?”

Siccome io sono stato soprannominato La mappa, in men che non si dica la riporto alla stazione dei pullman e lei sconvolta mi dice:

“Bravo ti ricordi, pare che uomini siano più bravi…ano…perché in passato loro cacciatori e avevano senso di orientamento…ano”

Certo che ho senso dell’orientamento! Siete voi che vi complicate la vita. Mettetele sti nomi delle vie!
Vi do un suggerimento, la piazza di fronte alla stazione di Shinjuku chiamatela “Piazza Pikachu” è un buon inizio.
Dopo esserci separati, siamo stati in un tempio.
Che effetto che fanno!
Regna il silenzio nonostante intorno ci siano scritte luminose, grattacieli e migliaia di persone!!
Si chiama Hanazono-Jinja ed è un tempio scintoista!
Ovviamente io e la Piera pensavamo di essere a Gardaland. Ci mancavano solo i travestimenti da monaci shaolin e avremmo coronato un sogno!!
Sì, perché i sogni si avverano a Shinjuku!
Cerchi una maglietta con Creamy? La trovi!
Cerchi un cappello grigio tipo Puffo? Lo trovi!
Cerchi un uomo vestito da donna con la parrucca verde e magari lo swiffer in mano? Lo trovi!

pazzi a tokyo

Alle ore 17 però non ci vedavamo più dalla fame! A salvarci ci ha pensato Ken Chikken Kentucky stacippa con un bel Menù pollo e Fanta al melone (che sa di Fluimicil)  o a scelta Orange Juice (che sa di Bactrim)!
Una giapponese di fianco a me aveva delle unghie lunghissime con strass, brillanti, diamanti, ciondoli di cuori, gemme preziose e una fetta di torta in miniatura. Una versione di Freddy Krueger drag queen!
Ci siamo addentrati in mille strade, entrando in questi supermercati dove vendevano sali da bagno di Lady Oscar, il rossetto di Maria Antonietta, la bacchetta magica per tenere su gli stivali (sì, è a forma di scettro, lo giuro!), il pulisci naso, maschere anti -tutto e la maschera di bellezza di Andrè e Lady Oscar oppure la versione hot di Maria Antonietta e il Conte di Fersen!

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Come per incanto, siamo finiti nel quartiere a luci rosse!
Che non è hot come quello di Amsterdam, ma ha il suo fascino con queste insegne e gigantografie dove ti dicono:

– “Vieni da noi e le nostre ragazze vestite da infermiere ti cureranno”
– “Corri qui c’è Lady Kyoko vestita succinta che ti farà spendere un sacco di soldi”

“Hai fatto il bidet? Sennò ci pensiamo noi con le nostre mani di fata”

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E poi ci sono questi ragazzi tamarrissimi, vestiti di nero sintetico, con le scarpe a punta e i capelli biondi alla Victoria Beckam, che stanno per strada a darti biglietti e a urlare come mercatari.
Su alcuni cartelloni ci sono i loro colleghi che ti strillano: “Se entri qui, indovina cosa facciamo?”
Secondo la Piera questi ragazzi intrattengono i clienti cantando!
Povera ingenua, indovina quale microfono usano?

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Non ci piace questo posto, forse perché siamo rimasti scioccati da un negozio di animali che teneva cagnolini di tutte le razze e gattini in gabbie di vetro pressurizzate e, secondo me, anche con scariche elettriche per mantenerli vivi e arzilli!
La Piera è ancora sconvolta per la visione di un gatto che stava tirando le cuoia!
Io invece ho capito il terzo stadio della putrefazione!
Dopo una capatina ai bagni del Mc Donald’s, ci siamo diretti verso il grande magazzino OIOI, talmente grande che ha un multisala all’ultimo piano!
Sono dovuto andare fino al 13° piano per fumare nella smoking area, che sembrava una lounge di un aeroporto!
La scoperta più bella è stata questa via di locande sporchissime, con ubriachi e impiegati che uscivano dal lavoro e se la mangiavano ( e pisciavano) alla grande!
Tutti tirano su con il naso e fanno rumore con gli spaghetti. Noi, ovviamente, non siamo stati da meno!
In questa bettola, dove l’Asl farebbe multe milionarie, ci siamo fatti fuori due scodelle di soba con tempura accompagnata da cipolle e servita con il pollice a soli 380 yen!
Ovviamente la Piera, che è regina dei doppi sensi, ha esordito con: “Io non sono capace di succhiare”.
Dovremmo chiederlo al suo fidanzato!
Tornati a casa senza perderci (ricordate, io sono “la Mappa” e la Piera è “la Traduttrice”) abbiamo finalmente conosciuto Dina la nostra coinquilina. Impressionante come faceva apparire gadget di Hello Kitty dalla tasca!

“Nice to meet you, I’m Dina and you?”
“Nice to meet you, I’m Gabriele”
“Gaabbbreelll what?”

Lo sapevo… “I’m Gabriel”

A domani

Il Portinaio

0313_tempio hanazono jinja

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