Sessuomani,  We are Family

IL MANIACO

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 Oggi notavo in metro che anche in Italia sta prendendo piede il cellulare. La gente legge meno…meno libri, meno giornali, meno fumetti porno. Stanno tutti appiccicati ai telefonini a giocare come degli automi. Merda stiamo diventanto come i giapponesi!
Persino i maniaci non ci sono più.
Mia madre può andare tranquilla in giro in pelliccia che nessuno le fa il gesto della V con la lingua in mezzo.
Come mi mancano quei giorni in cui tornava a casa tutta spaventata (poi vai a sapere se era vero) e piangeva urlando “Uno mi ha mostrato il cazzo”
“Si dice pene”
“No era un cazzo!”

Da piccolo vicino a casa di mia nonna c’era quest’uomo sulla mezza età che ci seguiva in mezzo ai boschi e, mentre noi allupati adolescenti brufolosi nascondavamo “Le Ore” sotto le felci, lui si denudava e iniziava a menarselo sdraiato in mezzo alle ortiche.
Un coglione!
Noi maschietti ridavamo come degli idioti, ignari di cosa potesse farci, mentre le femminucce scappavano gridando “C’è l’uomo col pisello di fuori”
“Cretine si dice pene!”

Poi abbiamo fatto intervenire gli amici quelli grandi e non vi dico la fine che ha fatto il maniaco.
Ricordo che gli avevano rubato i vestiti e l’avevano lasciato nudo nel bosco.
Poi arrivò la polizia e per una volta non erano gli zingari che si accampavano nel parchetto vicino alla chiesa a destare preoccupazione.
Mia nonna mi dava sempre il pane che avanzava da portare al campo Rom, ora ahimè gli bruciano le roulotte.
Ricordo che la madre suprema degli zingari mi chiese cosa fosse successo e io subito con dovizia e onestà le avevo descritto l’accaduto.

“Allora c’è un uomo tutto peloso che ogni volta che andiamo nel boschetto a guardare i giornalini, cioè li guardano gli altri io raccolgo i mughetti, ci segue e inizia a spogliarsi e a farsi le seghe, poi si sdraia per terra e rimane tutto nudo e si fa ancora le seghe, poi si punge con le ortiche e dice ahia e gli esce il sangue da sotto i piedi perchè schiaccia i rametti degli alberi”

…poi gli zingari mi cacciarono perchè ero un bambino prolisso e logorroico…

Nei primi anni 90 mia mamma è stata abbordata da un camionista attratto dei suoi seni prosperosi.
Pare si fosse fermato allo stop e le avesse detto “bella tettona come ti ciulerei“. Lei, reincarnazione di un Lama, ha tirato un ciccone in faccia al porco ed è scappata a gambe levate.
Ma l’aneddoto più bello è quando da giovane lavorava in un negozio di scarpe e una volta alla settimana, quando rifaceva le vetrine, un povero vecchio si appicciva al vetro e si spalmava lo scroto facendolo diventare una specie di mollusco.
Mia madre, in posa tipo Malizia con Laura Antonelli (ovvero con la minigonna autoreggenti e sulla scala) si turbava come una verginella quando scropriva il sesso maschile.
In effetti vedere da un vetro un pene spiaccicato di un anziano non dev’essere un granchè.
Sta di fatto che mio padre e mio zio si appostarono dietro un palo e lo aspettarono per giorni.
Ma non erano molto furbi visto che lui andava solo quando c’era mia madre a fare la visual.
Solita scena, mia mamma a 90 dietro il vetro e il maniaco che mimava atti sessuali.
Narra la leggenda che venne pestato a sangue e che fosse un padre di famiglia invaghito della commessa procace del negozio di scarpe.

Certo sembravo Liz Taylor da giovane”
“Ancora con questa storia!”
“Mi chiamavano così all’oratorio”
“Forse perchè eri sempre ubriaca come lei”

La polizia lo portò in questura, ma mia madre non sporse denuncia per pietà.
I maniaci hanno fatto il loro periodo, quelli che ho incontrato io non erano affatto pericolosi, internet li ha cancellati lasciando il posto a qualcosa di più terribile. Il tedio e i suoi derivati.

Il Portinaio

 

 

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