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IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

E’ passato solo qualche anno, quindi posso dire di avere ancora la mente fresca. 😛
Mi ricordo che mi accompagnarono mia madre e mia zia. Doveva essere il mio giorno, quello di passaggio dalla fase anale gioco alla orale“mò è finita la pacchia e ti tocca studiare per 18 anni e forse più”, ma quelle due malefiche si erano vestite uguali, con lo stesso identico abito. Viola, con rose e decori dorati. I miei compagni prima di conoscermi pensarono fossi il figlio di due lesbiche.
Primo trauma.
In classe eravamo tantissimi. C’era la veneta super secchiona e snodata come una lucertola, il bullo scoreggione, il disabile, il nerd americano, l’invidioso caratteriale, la cicciottella simpatica e il nanetto.
Forse mi avevano iscritto in un Circo a mia insaputa. Perdindirindina ho pensato. Adesso mi venderanno a qualche schiavista in cambio di qualche cammello e due barboncini ammaestrati. Vivrò nella roulotte e mangerò solo cibi in lattina.
Poi entrò la maestra e ci fece subito pregare: Ave Maria, Padre Nostro, L’Etero riposo e il Credo. Io ne sapevo a malapena una.
Così per cinque anni.
Vi prego Orfei compratemi subito!!! Prometto che non piscerò nella tana delle tigri e non libererò gli elefanti, ma portatemi via da questo inferno ecclesiastico.
Ho ritrovato i miei quadernetti in cantina insieme alle vhs porno di mio padre.

“Mamma posso tenerli?”
“Sei un maniaco?”
“Mi ricordano quano ero piccolo”
“Schifoso”

Ovviamente quella credeva che stessi parlando di “Bionde estreme orgia a colori” e di “Casalinghe ingorde appese al citofono”.

“Le vsh sono di tuo marito”
“Non è vero”
“Sì è vero”
“Non è vero”
“Sì è vero”
“Non è vero”
“Me l’ha detto mia cugina che il papà si trovava sempre con lo zio e un suo amico il sabato pomeriggio per guardare le nuove uscite hot”

Silenzio.
In effetti mia mamma pensa di vivere in una famiglia di candidi angioletti.
Mi ha proibito, dopo il bordello che si è scatenato con lo zio (QUI se volete leggere) di scrivere qualsiasi cosa su di noi.

“Nemmeno su tuo nonno maniaco?”
“No!”
“Delle trame losche per l’eredità?”
“No!”
“Di quando tuo marito è stato processato per incauto acquisto?”
“Provaci e ti brucio tutta la collezione di gommine del Mulino Bianco”

Niente mi tocca parlare della maestra. Che due maroni.
E’ ancora viva. E’ una brava donna, ma il mio problema con la religione nasce da lei.
Questo è il regalo che mi aveva fatto quando avevo “accettato dentro di me il corpo di Cristo”.

Un libro su come vivere in Africa.

crocifissione
Ma no!!!! Io sono cresciuto con Bim Bum Bam e le ragazze Cin Cin, in classe eravamo piccoli paninari e sfitinzie e volevamo bere la “Milano da bere”, non intristirci con immagini del colonialismo e di povere bestie uccise durante i bracconaggi.
Ma niente dovevamo conoscere la sofferenza, gli emarginati e soprattutto pregare, pregare e pregare.
Ogni giorno eravamo obbligati a scrivere un pensierino, ma se non osavamo mettere Cristo al centro prendavamo un voto basso.

crocifissione
Sembravamo una classe di novizie. Io a un certo punto volevo prendere il velo.
Disegnavamo solo immagini che rappresentavano la passione di Cristo o la sofferenza della Madonna.

disegno natale
Ma un giorno mi sono ribellato, forte della partecipazione di mia cugina a Drive in, disegnai Heather Parisi.

heather parisi
Mi aveva messo “Abbastanza Bene” e guardato come se fossi il demone tentatore che voleva portare la classe in un turbinio di peccati lascivi disegando una ballerina desnuda.

“Chi è?”
“Eter Parisi”
“Intanto non si srive così e poi vedo che l’hai disegnata con il reggiseno di fuori”
“Capita quando si balla””
“Portami il diario che scrivo due parole a tua madre”
“Io amo Ester Parisi”
“Si dice Heather somaro!!!”

La nostra maesta ci insegnava la tolleranza. Mi ricordo un tema sul razzismo, dove io descrivevo gli africani come il popolo del mistero, perchè solo a loro era dato vedere le stelle. Un concetto contorto che non ero riuscito a spiegare. Volevo dire che solo nel buio delle notte puoi vedere il firmamento celeste, ma siccome non avevo citato Dio, San Giuseppe o i Re magi questo fu il suo commento:

 

crocifissione

Stronza!
Cercava a suo modo di farci crescere senza discriminare nessuno. Ci chiedeva spesso come la pensavamo sui fatti di cronaca e nonostante la sua limitata visione del mondo è stata una buona insegnante.

crocifissione
Sì lo so è un calvario. I miei quadernetti sembrano delle piccole bibbie scritte da bambini soggiogati da una madre badessa.
Ma alla fine sono divertenti.
Odiava il giudizio. Diceva che dovevamo fermarci  a pensare e prima di parlare dovevamo conoscere il passato di chi ci stava di fronte. Sennò Gesù ci avrebbe punito.
Il pensierino qui sotto aveva creato in classe un po’ di scompiglio, perchè tutti i compagni dovevano descrivere il proprio vicino di banco senza dare un giudizio morale.
Dovessi farlo oggi con i miei parenti sarebbe un disastro.

descrizione persone
Se pensassi a mio zio lo descriverei così: E’ alto nella media, è un guerrafondaio, mi ucciderebbe sedutastante e pensa sempre di aver ragione.
Così mia mamma, così mia zia.
Se l’avessi descritto 30 anni fa avrei detto: è il mio zio preferito perchè è giovane, ama i cani ed è invidioso della famiglia di mio padre perchè è ricca. 😛
Lo so, sono un inzighino.

descrizione persone
Di mia cugina noto subito il colore dei capelli finti che sono diversi da quelli veri, il suo viso che ringiovanisce a suon di punture di botox e le sue tette enormi.
La mia maestra ogni tanto la sento al telefono, perchè chiama ancora mia madre per gli auguri di Natale, Pasqua e Ferragosto.
E’ vedova, non ha parenti e vive sola.
Vorrei chiederle dove ho sbagliato, ma poi rileggendo i miei quadernetti ho capito.
Ho capito che se hai un problema è meglio risolverlo subito  e di non lasciarlo incancrenire come hanno fatto tutti i miei parenti. Che la verità non è motivo di vergogna, che il benessere non va a braccetto con il profitto e che pregare in questo periodo conta poco.
Incomincia il nuovo anno scolastico in Portineria. Abbiamo in cantiere grosse novità. E a mia madre ho strappato una promessa. Non parlerò più male di loro, ma malissimo. 🙂
Sempre con dovuto rispetto e una discreta dimestichezza lessicale. 😛

Il Portinaio

descrizione della mamma
Mi ero dimenticato di scrivere che è anche un po’ permalosa, impositiva e dice sempre “porca troia”. 😛

3 commenti

  • ennio

    E CHI NON SI RICORDA IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA TRA CURIOSITA’ E TIMORI? IL MIO E’ VIVO ED INDELEBILE TRA LE PIEGHE DELLA MENTE DOVE TANTI RICORDI BEN RIPOSTI NON ALLA RINFUSA, SONO BEN IDENTIFICABILI DALLA FORZA DI UNA MEMORIA DI FERRO. SE SI VUOLE DARE UN GIUSTO PESO E VALORE DEL VINTAGE, LE PAGINE DEI TUOI QUADERNI, VERE ICONE, SONO L’ ICONFUTABILE E BELLA PROVA; DOVE LUNGO I TRATTI E LE LINEE MORBIDE DI UNA SCRITTURA FANCIULLESCA, SI NOTA E SI ASSAPORA UN TEMPO LONTANO MA MAI COSI’ TANTO DA POTER ESSERE DIMENTICATO. DA QUESTO TUO LONTANO PASSATO, LA PARTE MIGLIORE DI TE STESSO E DI QUESTO TUO PRESENTE! VOTO: 10+

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