Portineria,  We are Family

IL SIGNORE DELL’ULTIMO PIANO

 

E’ un po’ che non parlo della mia famiglia, non che siano capitati avvenimenti degni di nota.
C’è la solita “tumorata” di Dio, quello che è stato rapinato dei suoi averi, la solita zia piena di botox e l’altra che parla di vacanze, cani e scarpe da abbinare con le borse.
Il mio “riavvicinamento” è cominciato dopo il viaggio in Giappone, ma nonostante tutto lo sforzo per capire “de-menti” così diversi, non sono ancora riuscito a riappaccificare i fratelli coltelli”.
La famiglia è come la politica. Ognuno deve dire la propria, avere sempre ragione e replicare a distanza, massimo al telefono (come fanno di solito mia madre e mia zia).
Poi se si trovano tutti insieme scoppia la lite, come in parlamento.
In ogni famiglia esiste una legge, i suoi riti e i suoi difetti.
Tra poco arriverà Natale e io dovrò trovare un modo per farli riavvicinare, causando poi l’effetto paradosso…ovvero “porro pio come si piovessero” liti conpulsive e auguri fasulli.
Nell’attesa di tempi migliori vi racconto invece le ultime del mio palazzo.
C’è uno dei miei vicini che è uno stronzo borioso di prima categoria. Snob al 30% e classista al 70%.
Con i miei non è mai andato tanto d’accordo, alle riunioni di condominio sindacava sempre perchè lui era quello che abitava più in alto e quindi nella scala evolutiva del palazzo era al primo posto.
Gli ultimi siamo noi! Che ci pigliamo sempre le briciole di quella che sbatte la tovaglia, l’acqua dei vasi e la forfora di qualcuno che pulisce i pettini.
Mia mamma una volta ha trovato ossa di pollo nel suo vaso di gerani prediletti.
Il signore dell’ultimo piano ha avuto un ictus, ma piuttosto che piegarsi alla malattia è riuscito a combatterla per un po’.
Ha rinnovato la patente fingendo di essersi fatto male al braccio così da non destare sospetto durante la visita. Ha continuato a guidare, senza tenere conto che poteva benissimo venirgli un attacco per strada e provocare chissà quale catastrofi.
Mio padre non ha più guidato da quando gli hanno tagliuzzato la gamba, solo una volta ho osato metterlo al volante e il piede della protesi gli si è incastrato sotto l’accelleratore.
Risultato: siamo andati a sbattere contro il muro del garage, 300 Euro di danni e il cofano ancora ammaccato ( e i vari porro pio di mia madre).
Il signore dell’ultimo piano una volta ha fatto una manovra azzardata e stava per tirarmi sotto, proprio davanti al cancello di casa.
Il signore dell’ultimo piano è morto ieri per una brutta malattia.
Io non lo sapevo tantomeno che sua moglie fosse stata rinchiusa in un centro per chi soffre di Alzheimer.

“Mamma perchè non mi hai detto che la moglie del signore dell’ultimo piano era ammalata”
“Ma guarda che è già da un po’ che è ricoverata”
“Che signora distinta…”
“Non era una dentista”

Se ci penso…distinta sta ceppa! Non faceva mai la raccolta differenziata perchè la trovava una perdita di tempo. E via di segnalazioni da parte dell’azienda municipale.

“Il vostro condominio sarà multato se non la piantate di mettere i patelli con la carta e le boccette del profumo nell’umido.”

 

Ma niente! Lei continuava imperterrita a scendere con il suo sacchettino di marca e ogni volta gli operatori ecologici lo abbandonavano davanti al palazzo con il biglietto di avvertimento.
Ricordo che l’anno scorso, verso Luglio, l’avevamo vista in giro agghindata come se ci fossero 3 gradi.

“Mamma guarda!!! Quella è la vicina vestita da Raissa Gorbaciov”
“Ma è impazzita!”

Mia mamma aveva provato a darle un passaggio, ma la signora in pelliccia aveva rifiutato cortesemente perchè voleva godersi la fresca brezza di Luglio.
Forse dovevamo chiamare l’ambulanza e non fare finta di niente, ma i 4 piani che ci dividevano non ci avevano dato modo di socializzare e quindi…“chissene”.
Al funerale suo figlio ha voluto ricordare suo padre come un uomo forte, dai modi anglosassoni sottolineando tutte le date in cui avevano fatto qualcosa.
Quando erano stati al golf, a fare il bagno a Porto Rotondo, un giretto in Bmw…
Mia madre si è messa piangere, dicendomi “la farai anche tu questa cosa per me?

“No! Ti faccio i peti con le ascelle sull’altare”

Io sono rimasto impietrito, non dal fatto che rimarcasse il loro stato economico, ma perchè non mi ero accorto che sopra di me si consumava una tragedia.
Il mio pensiero è stato distante, ed è vero che non ci si può preoccupare di tutti, ma se quel giorno, davanti al cancello mi fossi fermato dopo aver rischiato di essere investito, forse il signore dell’ultimo piano mi avrebbe chiesto scusa e io avrei saputo qualcosa in più di lui…o forse lo avrei mandato a fanculo!

Il Portinaio

“Mamma vieni qui! Non possiamo stare davanti al corteo funebre! Non siamo i suoi parenti!”
“Ma io sono la coinqulina!”
“No sei una terrona!”
“Voglio vedere dove buttano i fiori…così ce li portiamo a casa!

3 commenti

  • oscar

    Il mio vicino del piano di sopra é agli arresti domiciliari, quelli del piano di sotto friggono anche il brondo a qualunque ora del giorno o della notte ma sempre subito dopo che ho steso i panni ad asciugare!… Voglio venire ad abitare nel tuo condominio!

  • Signor Ponza

    Splendido racconto, davvero.

    Io nel frattempo mi sono accorto di essere nel mio caso il signore dell’ultimo piano, ma se non altro sbatto la tovaglio nel lavandino e non fuori dalla finestra. Merito l’amore degli altri condomini.

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