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IN UN MINUTO, ANZI UN SECONDO (Il Portinaio che incontrò il cantautore Fabio Cinti)

“Sai che la tua amica xxx ha cantato con Fabio Cinti?”
“Ah sì?…E chi è Fabio Cinti?”

“Sai che stasera alla festa di compleanno del tuo amico viene Fabio Cinti?”
“Ah sì…E chi è Fabio Cinti?”

“Stavo ascoltando questa canzone…mi sono commossa! Pensavo di spedirla al mio ex fidanzato!”
“Chi è?”
“Di Fabio Cinti!”
“Ma no!!! Il tuo ex fidanzato…ne cambi uno al mese…”

Poi è successo che alla festa di compleanno chiacchierando con il mio amico Fabio scoprissi che era in realtà Fabio Cinti.
Ma in tutto questo tempo, invece di stare dietro alle peripezie di Sara Tommasi e ad ascoltare jingle pubblicitari perchè non mi sono interessato di quelli che mi stavano intorno?
E’ come scoprire tutto in un botto che il tuo vicino è Batman, che il salumiere non si lava le mani dopo essersi ravanato le parti intime…e che tua madre da giovane faceva film porno amatoriali.
Ma voi sapete chi è Fabio Cinti?
Cantautore più piccolo di me, di origine sarda, romano di adozione e con all’attivo due album: “L’esempio delle mele” e “ Il Minuto Secondo”.
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Così mi sono catapultato nel suo mondo sommerso, fatto di strane presenze, bellissime parole e nobili pensieri.
Io e lui siamo come il sole e la luna, il giorno e la notte, Pikachu e Topolino.
Non abbiamo niente in comune!
Nonostante sia sardo è alto come un cipresso, ha sempre un citazione colta e non conosce le Perfume.
Io sono alto nella media, ho sempre una battuta pronta e non so suonare nessuno strumento. (Mio padre da piccolo mi mandò pure due anni a lezione di pianoforte, da una maestra cattiva, con la chetosi,  che mi picchiettava con il nerbo dei fantini di Siena sulle mani!)
E’ come se si fossero incontrati Cristina D’avena e Franco Battiato!
Due pianeti lontani che non si sono mai incontrati, ma che per una volta sono entrati in collisione, chissà per quale catastrofe astrale
La mia tendenza è quella di abbassare sempre il livello, perchè penso che solo così si possa risalire.
Fabio invece vola subito in alto, ma non ti fa sentire un impotente e ignorante, piuttosto ti invita a riflettere e a spiccare il salto.
Così quel giorno alla festa ho capito che circondarsi di merda non farà altro che farti puzzare, che quelli che temi di più, che pensi sempre siano inarrivabili sono invece quelli che ti tendono per primo la mano, che la fatica fa crescere le spalle, che guardare cose che non si vogliono vedere allarga la mente e che ascoltare chi ne sa più di te, ti fa cambiare punto di vista e ti arricchisce un po’ di più.
Certo fra discorsi di esistenzialismo, cantanti sconosciuti e massime di filosofi suicidi un po’ mi mandava a male…meno male che c’era il mio alter ego “Portinaio”…

“Senti Fabio Cinti – statt zitt’ – non è che possiamo fare qualcosa insieme?”
“Sai suonare?”
“No!”
“Io devo girare il video del mio nuovo singolo…”
“Potrei scriverti il soggetto?…Potremmo mettere una capretta bianca e una ragazzina un po’ ritardata che accudisce una disabile tinta e che si porta appresso un pecoraro che puzza a cane morto…magari lo ambientiamo in Svizzera che dici?”

La differenza tra Fabio e Fabio Cinti la scoprirete molto presto, gli ho chiesto un’ intervista esclusiva per la Portineria e Dio solo sa se la sua carriera terminerà per colpa mia!

Il Portinaio

“Mamma ti piace questa canzone? E’ di Fabio Cinti!”
“No! A me piace solo Gianni Morandi”
“Lo sai che dicono sia coprofago”
“Ma no! E’ di Monghidoro!”

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