Italians do it better,  Portineria

LA FINESTRA DI FRONTE

Sakura WindowUn tempo sotto casa mia c’era un bel via vai di belle donne altissime, con tacchi inverosimili, gonnelline mozzafiato o vestiti succinti.
Poi la Carfagna ha dichiarato guerra agli abiti da passeggiatrice.
Come se ci fosse un decalogo della decenza! Mara, sei mai stata a Milano in via Torino il sabato pomeriggio?
Detto questo, le signorine del piacere sono scomparse e hanno lasciato un vuoto, colmato dagli spacciatori! Forse è a causa dell’aumentata concentrazione di particelle psicotrope nell’atmosfera che da allora si sono moltiplicati gli episodi di pazzia che vedo dalla mia finestra!
Persone apparentemente fumate che si bestemmiano addosso per qualsiasi cosa: per prendere il parcheggio, il pane, i medicinali. Fedeli di ogni religione si riuniscono qui per scassare la minchia ai passanti, stranieri che fuggono inseguiti dai carabinieri che non riescono a stargli dietro e la solita vecchiaccia che mi butta il mais sotto il balcone.
Io, quasi tutte le mattine, devo fare il giro dei bar a chiedere la stessa cosa: “Scusate di chi è il Suv parcheggiato in seconda fila che m’impedisce di uscire dal parcheggio?
E ricevo sempre la stessa risposta: “Un attimo, finisco la mia brioches con il cappuccino e poi mi faccio la spremuta, leggo la Gazza e arrivo!”creamy finestra
Mi è capitato di vedere dalla finestra un tipo accanirsi su un’auto in doppia fila e coprirla di incisioni: ‘zoccola’ sulla portiera, ‘troia’ sul cofano, ‘puttana’ sull’altra portiera e, per decorare il tutto, tanti piselli stilizzati qua e là!
Sono corso subito giù per cercare di fermarlo, ma lui è scappato. E dopo un’ora la proprietaria dell’auto martoriata è uscita con tutta calma dal parrucchiere!! Allora sei proprio stronza!
Oggi ho visto una tassista litigare con un automobilista.
La causa del litigio era colpa della signora che non aveva dato la precedenza ma che, come spesso fanno i tassisti, riteneva comunque di avere ragione e inveiva come una faina contro galline ripiene di pancetta.
Dalla mia finestra sentivo questo:
Automobilista: “Scusi ma lei doveva darmi la precedenza!”
Tassita: “Che cazzo vuoi? Testa di cazzo, tua moglie è una troia!”
Raffinata!
E da lì il delirio: scesi dalle loro auto si sono affrontati a muso duro, ringhiando come dei pittbull.
“Dai alzami le mani, che sono una donna!”
Picchiarti?…Non si può!
Finché la cosa non accade a te.Yotsubato Tama Neko
Un giorno mi dirigo verso la mia automobilina, parcheggiata in una stretta vietta a senso unico.
Entro in macchina e mi allaccio le cinture di sicurezza, metto su il cd con il greatest hits di Cristina D’Avena e sistemo lo specchietto retrovisore.
Vedo così arrivare dal fondo della strada una moto guidata da una pazza che schiva una povera vecchia intenta ad attraversare sulle strisce, come se fosse una porta di una pista di slalom.
Intanto un’auto mi si affianca e una signora mi chiede gentilmente se sto andando via, così che lei possa parcheggiare al mio posto.
Io sorrido, annuisco e le intono le prime note di Pollon!
La centaura è costretta a fermarsi ma non ha pazienza!
“Allora porco XXX muovete il culo”
Io esco piano piano e la signora, con sole 3000 manovre, riesce a entrare nel posto vuoto lasciato da me.
A questo punto la centaura ha esaurito la pazienza: impenna e si fa largo sul marciapiede, mi affianca e mi manda a cagare dandomi del pirla.
Io la supero, mi fermo allo stop e con “Là sui monti con Annette” a palla, abbasso il finestrino e le dico: “Stai calma, non è successo niente!”
“Muovi il culo pezzo di merda!”
E no! Di solito non uso la violenza – anzi credo di averla usata solo una volta, per distruggere la casa di Lego che aveva fatto mio cugino, quando avevamo sei anni – ma ‘sta centaura si meriterebbe come minimo una sberla! Però, anche se ha la stessa grazia di uno scaricatore di porto incazzato, è pur sempre una donna biologica… e le donne non si possono picchiare mai!
Tiro il freno a mano, scendo e rispondo a tono: “Senti cocca, la prossima volta ti alzi prima se sei in ritardo”
“Brutto pirla, levati dai coglioni”
“Non hai visto che stavi tirando sotto quella povera donna?”
Lei si sfila il casco e cosa fa? Mi sputa!
Calmi è solo bava. Mi trattengo dal tirarle un manrovescio pensando al rischio di essere denunciato di finire in galera. Certo, a San Vittore potrei incontrare la Gucci che mi darebbe cinture, camicie e vestiti gratis…Allora quasi quasi le do una coltellata, così mi becco una pena più lunga!
Invece no. Apro la mente come fa il Dalai Lama quando vede Richard Gere sempre attaccato al culo, e le rubo il casco! Corro verso il palazzo alle mie spalle e lo faccio volare oltre al cancello, dentro il cortile!
“Ora se hai voglia di citofonare a tutto il palazzo brutta stronza…accomodati”
Ovviamente poi sono scappato a gambe levate, con la paura che lei tirasse fuori mazze ferrate e fruste sadomaso.
Le ingiurie che mi ha detto non ve le ripeto, ma la più fine descriveva mia madre in posizioni ambigue con vecchi camionisti nei parcheggi dell’autogrill.Kiki cat neko art
Ogni tanto alla finestra di fronte alla mia, si affaccia una ragazza un po’ pienotta che urla alla vecchiaccia che butta il mais per i piccioni proprio sotto i nostri balconi.
“Brutta ciarlatana, mettiti il mais su per il culo, che ci hai rotto i coglioni”
Io sto zitto e lei mi guarda facendomi l’occhiolino.
Lascia le tende aperte e si fa vedere mentre si sveste!
In questi casi vorrei avere il casco per potermelo mettere!

Il Portinaio

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