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LA RIFORMA SCOLASTICA DEL PORTINAIO

kyoko1Sto leggendo un libro, che ovviamente parla di Giappone, di Keiko Ichiguchi.
“Quando i Giapponesi fanno ding”.
Mi piace! E’ un libro senza pretese, che racconta un Giappone diverso, non il solito stereotipato, un po’ come se fosse una portinaia anche lei.image_gallery
C’è un capitolo che parla del sistema scolastico Giapponese e del fenomeno del bullismo.
Noi che ci lamentiamo, dovremmo mandare i nostri studenti a Tokyo, così almeno ritornano  sconvolti e non scassano più la minchia a nessuno.
In Giappone non ci sono i bidelli.
Così ogni studente è obbligato a turno a fare le pulizie.
Con le unghie passano le fughe dei pavimenti, leccano la lavagna per renderla più lucida e usano il “Cif”, in crema, per sgrassare i banchi.
Io, a scuola, ho beccato più di una volta i miei compagni attaccare le pinnole del naso sotto il banco.
A fine anno donavamo all’ANFAS una sedia a rotelle, fatta di moccio secco.
Non che i nostri bidelli siano degli Swiffer umani.
Mai visto uno che sposti il banco per spolverare meglio.
Ok, è una vita di merda, ma che vi costa fare bene una cosa?
“Non sono la bidella, sono un’operatrice scolastica”
“Va bene, allora signora operatrice scolastica, non è che mi darebbe il suo Mocio Vileda, abbiamo versato 5 litri di Coca Cola per terra!”
“Non sono un’operatrice scolastica, sono la Signora della scuola”
“Signora della scuola può gentilmente darmi lo spazzolone?”
“E’ rotto”
“Ecco perché ci sono muschi e licheni ovunque”
“Tu e la tua classe siete dei porci!”
“Bidella…suca!”
Io ci litigavo sempre!
Arroganti, pettegole e stronze.
Se volevi un voto alto, stai certo che alcune volte dipendeva dal feeling che avevi con la bidella di turno.
Propongo quindi, per dare più responsabilità agli allievi, l’abolizione della figura dell’operatore scolastico.CIMG1265
I ragazzi non hanno rispetto per i banchi, per le aule, per le sedie…chi se ne frega di un crocefisso! Fate le polemiche su come vi riducono le scuole e, al posto di Gesù, appendete un poster di Anna Falchi, volete vedere che poi i ragazzi si concentrano meglio?
“Posso scriverti sul banco GABRY FOR EVER AND EVER?”
“E io posso venire a casa tua a scriverti sul frigo MAGNA DE MENO CHE SEMBRI LUCIANA TURINA?”
E’ questo il problema, nessuno insegna a nessuno ad avere cura di quello che abbiamo.
Se spaccano i banchi, fateli scrivere per terra!
Se rompono una sedia, fate lezione in bagno, tutti seduti sui water e la maestra che conta le merde che fate e che siete.
Se potessi risanare io la scuola!2966915576_75bbec46bd
Di certo non prenderei il modello Giapponese, che è troppo stressante, ma un paio di materie le aggiungerei.
La prima: Educazione Civica, Domestica ed Igiene Personale.
La seconda: Lettura di un quotidiano.
Poi obbligherei uno studente (con turni settimanali) ad occuparsi di quello meno fortunato.
Basta con alcuni insegnati di sostegno, che l’unica cosa che fanno è pulire la bava sul banco.
Quella che avevamo noi, non faceva altro.
“Scusa ma perché non la fai disegnare?”
“Perché non ti fai i fatti tuoi?”
Questa è la risposta che avevo di solito.
Promuoverei lo sport e i club di teatro o di cucina.
Ma anche di fiori secchi, pulitura delle tombe e tatuaggi semipermanenti, qualsiasi cosa, per tenerli lontano dalla strada e dalla noia.
Magari diminuendo i compiti e rendendo tutto più armonico e meno stressante.
Vieterei le tute con gli scarponi della Timberland e permetterei anche ai genitori di entrare in classe, così che possano vedere, veramente, cosa si fa a scuola.
Ovvio non tutti sono così, uno dei miei bidelli preferiti ci faceva da “palo” quando scambiavamo i compiti in classe in sala professori!
Beh che c’è? Ero un sopravvissuto anche io! Mica tappavo i buchi dei rubinetti, non facevo nulla di male!
Infine come risolvere la questione del crocefisso?
Semplice, chiedetelo agli studenti.
Mohammed, Mario, Xiao Mei, volete Gesù messo in croce o preferite la statua di Maria piena di acqua santa oppure le copertine strappate di “Chi” con Victoria Beckham che va a fare shopping, secca come un’ anguilla scuoiata?
Nessuno dei tre? Preferite altro?
I miei studenti hanno detto che non vogliono niente, ma che preferiscono un maestro in più, magari di Inglese, così da grandi non confonderanno la parola “Talk” con la parola “Fuck”!bidella

Il Portinaio (che poi è un bidello anche lui)

8 commenti

  • z

    Da ragazzo ero segretamente innamorato della bidella, che non portava le calze neppure d’inverno e stava in corridoio con le gambe stiracchiate, lasciando le ciabatte per terra o facendole dondolare, alla faccia del preside antiminigonne

  • Dall'Altra Parte del Pianeta

    E’ giusto avere rispetto degli ambienti in cui si studia, in cui ci si dovrebbe formare.. ma è sempre credo, da una parte una questione di educazione, per tutti, dal bidello, all’insegnante, dall’alunno al genitore. Il più delle volte ci si imbatte in persone maleducate, senza nessun senso per la collettività. Bidelli svogliati…sciatteria di fondo e pigrizia anche solo per porgere una merenda dimenticata, prima della fine delle lezioni.. quindi ormai per aperitivo. Genitori urlanti.. e pronti a tutto pur di ottenere da amiche (o bidelle/i ) compiacenti, il proprio nome sulle liste /colloqui /professori, mentre loro vanno a fare spese..e altro. Quindi..meglio fuori dalla scuola..All’uscita, dove naturalmente si litiga per il posto auto.. Non si può pensare che certa gente abbia anche voce in capitolo su andamenti scolastici o abbia iniziative personali. I ragazzi, spesso è vero caotici..sopravvivono in questo marasma… non si stupiscono se sulle strisce le auto non si fermano per farli passare.. Si adattano e si formano..E’ giusto rispettare, mantenere pulita la scuola, la propria aula, ma come si fa ad avere sensazioni positive in aule sfasciate, scarabocchiate, tristi..è si vero che sono parte dei ragazzi stessi a compiere gesti sbagliati..ma è anche vero che le aule non vengono ripulite, ristrutturate e riarredate MAI….intere generazioni passano..e i banchi, il mobilio, le pareti.. tutto resta uguale. E non è certo colpa dei ragazzi..che subiscono l’indifferenza, la sciatteria e il disinteresse per questo aspetto fondamentale.

  • Non mi chiamo Candy (Silvia)

    Ora ho capito qual’è il mio problema!!! Che a scuola avevo il crocifisso al muro e un maestro di inglese in meno! Per questo parlo solo l’italiano e il siciliano, eccheccavolo Gabry, la tua riforma mi ci voleva proprio!! Adesso mi tocca pagare un corso di Inglese e fare un viaggio a Londra!
    😉

  • Marco

    troppo complesso il caso… io 28enne che ho lasciato la scuola da 10 anni, che dovrebbero esser pochi invece è tutta stravolta, e non parlo del peggio, è stravolta è basta. Diffiicile fare un confronto, capirci qualcosa…
    Utopico o utopistico è dire poco…
    Siamo al punto di non ritorno, e credo sia anche giusto. Andate a zappà la terra che quella vi fa manià 😉
    (con ironia eh!!!)

  • Bea

    ohhhhhh che tasto …. senza contare che la colpa e’ tutta di noi genitori, che ai nostri figli gliele facciamo “passare” tutte …. se vai male a scuola, e’ colpa dell’insegnante, se un bimbo di spinge, e’ colpa del bimbo etc..etc.. etc….
    la peggiore scuola siamo noi: La famiglia, purtroppo!

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