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LEZIONE 10 (Creatività)

japan demotivationalAnche oggi ho imposto le mie idee contro la rigidità giapponese.
Sono disposto a tutto pur di riuscire a spostare, anche di un millimetro, la loro millenaria educata passiva efficiente cultura di sottomissione alla società.
Ecco, ho trovato la mia missione! Farò di tutto per convincerli ad essere più indomabili e meno sottomessi.
Prima di tutto devo farli smettere di ringraziarmi ogni minuto e di chiedere scusa anche quando vanno in bagno.
“Gabu chan where is toilet?”
“E’ in fondo a destra”
“Arigatou …desutLa?”
“Ti accompagno!”
“Arigatou”
“Sumimasen Gabu –chan, where is toiretto papaer?”
“Non posso entrare in bagno Rosa…è sopra l’armadietto”
“I don’t understand?”
“Usa il bidè!”
“What’s bidè?”
“Quello per lavarsi il culo”
“Nani?”
“Wash Omanko!!!!…Cristo Nannarella dove sei quando devi tradurmi!!!”
(Omanko in giapponese significa vagina)demotivational manga

Otaku mi dice sempre “Sorysorysorysorysory”
Rosa mi dice sempre” gomen gomen gomen gomen”
Bunbun mi dice sempre “ chotto matte kudasai”
Rosa mi dice sempre “Pronto stai bene?”
Allora:
Caro Otaku piantala di alitarmi il tuo perdono che ormai puzzi di fegatazza, prenditi una mentina o mangiati qualcosa, che il tuo corpo sta solo digerendo succhi gastrici.
Amica Rosa ripigliati dalla tua ansia da pre mestruo e inizia a nutrirti, sennò vivrai questa vacanza come una strazio, in più non dirmi gomen ogni tre secondi o ti do una testata sul naso.
Bunbun se continui a parlarmi in giapponese, pur sapendo che io lo ignoro totalmente, ti risponderò con il linguaggio universale: il dito medio alzato.
Rosa ci siamo sentiti 4 minuti fa, come vuoi che stia? Non vivo ai bordi dell’Etna!

“Oggi andiamo ai Navigli?”
“No, oggi andiamo con il mio Luca alla Fornace Curti”
“E dov’è?”
“Vicino al Naviglio”
“Allora noi veniamo”
Ci alziamo sempre come i contadini. Peccato che non andiamo mai a mungere le vacche.
La Fornace, anche con le cispe delle 8 del mattino,  ci incanta e ipnotizza.
Non sapevo che a Milano ci fosse un luogo così magico e intriso di creatività.
Il tempo sembra fermarsi e il mestiere qui dentro è antico come una volta.
Ad accoglierci ci sono delle colombe bianche, davanti al piazzale del cascinale.
“Attento cacca”
“Nannarella piantala! Pensa che in Giappone avete i corvi!”
La Fornace Curti è specializzata in terracotta. Tutti possono entrarci e molti artisti vengono a creare qui le loro mastodontiche opere.fornace curti
Le mele, le pere e le pannocchie finte sono viste come se fossero degli unicorni volanti.
“Suogoiiiii”
“Rosa è solo frutta finta, non sono opere di Leonardo Da Vinci”
In uno dei locali della Fornace c’è un signore che modella boccali di birra e i salvadanai, non assomiglia a Demi Moore in Ghost, ma è molto gentile e disponibile.
“Da quanti anni lui lavora qui”
“Non lo so Nannarella, domandaglielo”
Il signore ci guarda e risponde “tanti”.
“Quanti lavorano qui dentro?”
“Non lo so Nannarella, domandaglielo”
Il signore ci guarda e risponde “tanti”.
Ho un déjà vu.
Meglio uscire da qui o finisce che rivivo questa scena per il resto della mia vita!
Ci dirigiamo verso la cassa, pare che ci sia la zona Hobby.
Parliamo con la segretaria.
I giapponesi la legano alla sedia per farsi raccontare la storia della terracotta, su come viene prodotta, assemblata e cotta.
Siamo venuti qui per creare non per asciugare la gente.
Dopo aver trasformato la povera donna in una statua di sale, abbiamo preso un oggetto in vendita e lo abbiamo dipinto.
Io sono alle prese con una scatola (oggetto basic e facile da spennellare) mentre Luca con un piede mozzato portamatite.
“Voi non volete dipingere gli oggetti di terracotta?”
“No, preferiamo guardarvi”
“Fate come volete, ma non disturbatemi che sto creando”
“Tu come dipingi?”
“Con il pennello”
“Non sembra”
La mia scatolina è talmente dipinta male che si sono formati delle stalattiti di grumi di tempera.
Sembra una lapide o peggio un fossile del giurassico.
“Posso sempre usarla per metterci le ceneri del nonno”
Luca ha colorato il piede di rosa, gli ha messo qualche pelo qua e là e poi, indeciso sul colore delle unghie, ha lanciato un televoto.
Io ho proposto la classica unghia nera pestata o lo smalto rosso su tutte le dita.anime demotivational
“Ma piede di Luca ha peli”
“Nannarella alcuni uomini lo mettono”
“Chi?”
“Vieni sotto casa mia stasera e fatti un giro per il quartiere”
La Fornace è formata da tante casette antiche, pare del quattrocento.
Ogni casa ha uno studio: quello delle pittrici, dei fornai, dei modellisti, degli hobbisti, degli squadristi, degli arrosti misti e così via.
C’è un’opera di un artista che mi rapisce. Una enorme donna nuda, con dei capezzoli grossi come padelle e un’alta figura femminile che assomiglia all’Alien di Giger.
“Hai visto Gabry, inquietante”
“Direi di sì…sembra viva”
“Perché morta?”
“Guarda che mica ricoprono la gente viva con la terracotta”
“Ma non è sindaco di Milano?”
Stamattina non siamo connessi.
Mentre io guardo le statue, i giapponesi ammirano le foto del sindaco Moratti appese alla parete, vestita come un creme caramel! Sembra la pubblicità di un lassativo.
Dopo 4 ore di pura creatività siamo andati al parco Sempione.japan demotivational
“Gabu- chan ti vogliamo portare in un posto che ci piace tanto”
“Al Mc Donald???”
“No, altro posto”
“E’ un ristorante?”
“No, dove ci sono tanti pesci”
“Al sushi bar…”
“No, all’acquario!”
Ci sono più bambini che a un concerto dei Jonas Brother!
Ho bisogno di un supporto! Chiamo la mia amica Michela e sua figlia.
Così, insieme a Luca, siamo quattro contro cinque.
“Luca sei mai stato qui dentro?”

“Sì…Gabu can”
“Si dice cian, non can”
“E qual è il tuo pesce preferito?”
“Il delfino”
Luca, per te miss Italia finisce qui!

Il Portinaio

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