Guardavo troppi cartoni,  Volantinaggio web,  Vorrei essere l'Arte

SE FOSSI ATARU (Io Come Artista #7)

lamù

Se fossi stato Ataru con Lamù di sicuro ci stavo…così diceva una canzone del “non si sa dove sia finito” cantante Io,Carlo.
Max Ferrigno si è rivelato ai miei occhi per caso. Non l’ho mai incontrato, di lui mi hanno parlato i suoi dipinti che esprimono una realtà che i cartoni animati degli anni ottanta nascondevano.
Vittima come me degli anime giapponesi, si è reinventato creando lecca lecca, dolciumi e cookies in perfetto stile kawaii. Harajuku è il suo regno. Le lolite gotiche lo inconronerebbero Guru della Takeshita-dori venerandolo come un Dio del pennello.
Ma anche gli Otaku non sarebbero da meno. La sua Pollon “spogliata” è il sogno segreto di qualsiasi nerd, le mutandine stese farebbero felici i feticisti dell’intimo e i suoi robottoni personalizzati starebbero benissimo nell’ingresso di casa mia.

max ferrigno pollon love sugar
Oggi vi do tre strade da seguire. La prima è di cliccare qui per leggere il mio articolo sul magazine Io come Artista (pagina 62)…fate un salto anche nell’editoriale dove il direttore crede di tenermi testa con le sue battute da avanspettacolo e le ruffianate da Emilio Fede.
La seconda e di correre subito alla Mondo Bizzarro Gallery a Roma (sempre che non sia stata distrutta dai Black Bloc o allagata dal nubifragio di questi giorni) per vedere la mostra collettiva “Italian Pop Surrealism” dove Max è presente.
Infine la terza via: il suo mondo.
Siccome l’arte del “ruffianesimo” è una mia invenzione aspetto con ansia un Mirko dei Bee Hive in stile Max Ferrigno…in cambio posso darti foto compromettenti di Georgie che si fa tocchicciare dagli scaricatori di porto o di Candy Cady che insegna a Iriza come mettersi il tampax! Tutta roba originale!!!

Il Portinaio

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