Creamy Mami
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STIAMO TUTTI BENE A UENO

 

Oggi faccio un po’ di vita sociale, perchè è giusto incontrare amici e conoscere nuova gente.
Alle 11:30 abbiamo appuntamento a Shibuya con una mia vecchia conoscenza, in un centro commerciale, al terzo piano, davanti a un ristorante di sushi.
Che modo strano per darsi appuntamento.
Come se da noi succedesse una cosa simile:

“Ciao stasera dove si va stasera?”
“Non lo so, però vediamoci a Cinisello Balsamo, dentro l’Auchan, di fianco a Bershka, vestiti di bianco e con le scarpe blu!”
“Ok! Se faccio tardi ti aspetto all’Esselunga di Rho, nel secondo corridoio, davanti alla terza di fila degli yogurt Muller, fate l’amore con il sapore!”

Per mangiare in questo ristorante di sushi rinomato, abbiamo fatto una coda di 40 minuti. C’era una fila che manco in Russia per il pane.
Però ne è valsa la pena.
Ho chiacchierato tanto, cioè ha parlato di brutto la mia amica.
Una specie di mitraglia con l’accento romano. Che bello sentirla proferire parole in giapponese con un accento perfetto e poi uno “sticazzi” come intercalare.
I temi dei nostri discorsi sono stati il bullismo, lo piscologo, il lavoro, la religione, i disabili, le allergie e la scuola.
Parla, parla che intanto mangio anche le tue porzioni di sushi! 😛
Il bullismo è una piaga sociale del Giappone.
Ma a differenza di quello nostro, dove succede spesso che il maltrattato corra a riferire alla mamma delle percosse subite, qui non capita mai.
Quindi il bambino vive nel terrore e nella solitudine.
Ho saputo di dispetti terribili, come mangiare le puntine delle matite o i vermi vivi.
La mia amica ha portato il figlio dallo psicologo perchè veniva emarginato da scuola e la risposta del medico è stata: “Forse perchè non ha il Nintendo come tutti gli altri oppure è colpa sua che si estranea dal gruppo”.
La mia amica ha 4 figli. Di cui uno è audioleso da un orecchio.
Alcune mamme giapponesi le hanno consigliato di non portarlo in giro. Pare che l’handicap sia un motivo di vergogna. Ecco perchè non ho visto in giro tanti disabili. Li tengono segregati in casa.

Pare che all’inizio del secolo persino le nascite dei gemelli venissero considerate un evento raccapricciante. E la soluzione era di farne fuori uno.
In che paese sono finito?
Il discorso poi ha virato sugli arresti. Molti stranieri finiscono in prigione qualche giorno per motivi molto futili, tipo rubare calzine di Hello Kitty, prendere a calci le macchinette delle bibite o spingere giapponesi ubriachi per terra.
Per questo non c’è criminalità in Giappone.
Ieri ad esempio ho visto un tamarro circondato da otto poliziotti perchè aveva avuto un comportamento sgradevole con qualcuno.
La vergogna, il menefreghismo e il controllo sociale vanno tutti a braccetto.
Il caffè l’abbiamo bevuto al Segafredo. Oggi in filodiffusione c’erano Ligabue, Giuni Russo, Violetta di X Factor e i Negramaro. Quando è partita la canzone dei Tiromancino il locale si è svuotato! 😛
Meno male che ci sono i ciliegi in fiore.
Vado a Ueno per riprendermi.
Appena uscito dalla stazione mi fermo ad ascoltare questi ragazzi che cantano come i Neri per Caso.

“Guarda Mia San cantano a cappella”
“No è stazione!”
“0_O”

Poi mi ritrovo davanti al negozio di giocattoli più bello del mondo: Yamashiroya.
Ero l’unico straniero, insieme a un coglione americano che guardava i pupazzetti della Marvel. Dio se sei cretino. Li avete inventati voi.
Sono rimasto concentrato per venti minuti su questo gadget di ultima generazione: il fallo nero

福原遥_なめこ
C’è in tutte le forme e posizioni.
E non so perchè questa ragazzina ci va sempre in giro. Forse le piace l’etnico e il big bambù.

big bambù
Anche qui non riconosco più di tanto i giochi. C’è un sedano con gli occhi che mi sorride e dice “comprami”, gattini che piangono, super eroine con i capelli rosa e robot sconosciuti.
Poi in lontananza vedo questo oggetto del desiderio:

bacchetta magica di yuMa lo vede anche un’altra ragazzina brutta con la faccia da pechinese e le gambe a X.
Ci guardiamo in segno di sfida.
Io parto con passo lungo e pesante, ma lei inizia a volare sulla mia testa, mi lancia raggi gamma, unghie rotanti telecomandate e sputi radioattivi e alla fine riesce a rubarmela sotto il naso.
Dovevo fare uno dei miei potenti peti, stordirla e bruciarla con del napalm. Maledetta nana giallastra!
Era l’ultima bacchetta in tutto il negozio. Il mio sogno di trasformarmi in Gigi D’Alessio è finito!
Così ho comprato qualche cianfrusaglia, ma giusto per fare dei regalini.
La mia amica Elena mi ha chiesto una maglia di Hello Kitty, ma lei non sa che qui le taglie sono per le anoressiche senza seno.
Ho vagato triste e sconsolato per il mercato di Ueno.
Con gli ambulanti che vendevano pesce di ogni tipo.

“Avete il 45 di queste scarpe?”
“No! Hai il piede troppo grosso”

Ho visto anche una camicia di jeans con stampati dei sakura sulle spalle. Era bellissima. Ma la XL corrispondeva ad una M della linea 012 di Benetton. Le maniche mi arrivavano ai gomiti.
Per consolarmi mi sono comprato una Fanta alla Pera. Sembra di bere un profumo di Bottega Verde.
Poi vengo inondato da una pioggia di petali di ciliegio.
A Ueno stanno facendo Hanami una miriade di persone. Sembra di stare ad un concerto. Tutti per terra che mangiano e s’imbriacano. Un Pic nic enorme!
E come si divertono. Sono quasi tutti colleghi di aziende. In giacca e cravatta e magari con maschere a forma di rapanello o boccale di birra.
Che bello vedere ragazze che partoriscono Panda di peluches.

hanami ueno
A Mia san non piace fare Hanami, non capisce il motivo di stare seduti per terra e scomodi in mezzo alle formiche. Io l’ho fatto una volta e sono dovuto andare da un chiropratico.
Faccio pipì. Nel parco ci sono cessi ovunque.
E non vi dico in che stato sono ridotti.
A proposito è cinque giorni che non vado in bagno! Cosa posso fare? Avete rimedi della nonna? Rischio il blocco intestinale!!!
Dietro a una porta di un gabinetto c’era una scritta, come quelle che si vedono in Italia: “Faccio tutto chiamami bella porcona 345069404″
L’ho fotografata e ho chiesto di tradurla.

sokagakkai

“Sokagakkai ladra di tasse. Ruba i soldi e si fa tre pasti al giorno più riposino e la sera va a bere”

Ammazza che trasgressione!

“Gabu vuoi bere altro caffè?”
“Ok! Tanto sto spendendo i miei soldi solo in espresso”
“Andiamo da Hibiki”
“Cosa vuol dire?”
“Come – saundu ?”
“E’ milanese?”
“No inglese!”

Ma perchè i giapponesi storpiano tutto? E’ cosi difficile dire Mc Donald’s?

“Mecdonarudo”
“Dimmi Pine apple”
“Painapparu”
“Merry Xmas?”
“Merichirisumasu”

Mi diverto con poco! 😛

Alle 7:30 ho appuntamento con altri amici giapponesi che mi vedevano in tv alla NHK.
Sono curiosi di capire se sono scemo veramente o recitavo benissimo la parte.
Nell’attesa vorrei fare un giro nel quartiere hot di Ueno e nelle bancarelle vicino al lago.

“Mia san posso fare andare a Nakacho?”
“Nooooooo! Qui gente pericolosa”
“Mi derubano?”
“Nooooo! Ti portano in locale brutto, con donne vecchie e brutte e poi ti chiedono soldi”
“Mi trema l’elastico della mutanda dalla paura”

Meglio andare al ristorante.
Il locale è il classico Izakaya dove mangi per terra e ti devi togliere le scarpe, meno male che non avevo le calze bucate.
Si fuma di brutto e stai rinchiuso in uno stanzino con porte scorrevoli. I clienti sono rumorosi, ma è tutto molto divertente.
Mayumi mi tocca i baffi e mi chiede se sono veri.
Michele mi abbraccia perchè è cinque anni che non mi vede.
Mariko mi da le pacche sulle spalle.
Qualcuno mi fa il piedino.
Mi toccano tutti!!!!!
Poi iniziamo a bere, perchè i drink li puoi ordinare a litri.
Ho visto quella davanti a me scolarsi 4 birre, 4 superalcolici e un’altra bevanda alla prugna a stomaco vuoto. Se mi vomita sulla felpa la uccido. E invece ce la siamo spassata. Soprattutto quando è arrivato il conto.
Per via di qualche problema tecnico del computer le ordinazioni che arrivanano al nostro tavolo erano sbagliate e la padrona del locale ci ha fatto uno sconto del 33%. Mai visto in un ristorante ridarti indietro i soldi.
Oggi ho perso una bacchetta magica, ma con 5 birre e un sorriso sotto i baffi posso dire di essere stato bene.

Il Portinaio

Un altro Topo Gigio avvistato in una mercatino a Ueno. Roba che me lo portavo via per soli 4 Euro. 🙁
Bisogna salvarli, prima che vadano in estinzione!

topo gigio giappone

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