rilakkuma xmas
L'altro Mondo,  We are Family

COSA FAI A CAPODANNO?

Drin drin

“Ciao mamma!”
“Io ancora non capisco come fai a sapere sempre che sono io!”
“Sono una bestia di Satana, ho venduto l’anima al diavolo che mi ha dato poteri mistici e di preveggenza”
“Tu frequenti troppo le religioni minori”
“Vabbè che vuoi?”
“Cosa fai a capodanno?”

Te lo chiedono tutti! Dopo il Natale inizia la solita domanda.
C’è chi lo fa solo per farsi invitare…

“No io sto a casa, sono stanco e poi a me non mi piace spendere 100 Euro per questa festa, mettere le mutande rosse e mangiare le lenticchie”
“Vuoi venire da me?”
“Non vorrei disturbare”
“Figurati! Sono fan di – Aggiungi un posto a tavola

Poi ci sono quelli che hanno figliato e siccome gli tocca stare chiusi in casa con il bambino con la febbre ripetono di continuo quanto sia inutile guardare i fuochi dal balcone.
Ho alcuni amici invece che lo passano nella piazza del paese e congelano con in mano un bicchiere di carta e dello spumante del discount, con il rischio di finire accecati da un razzetto vagante.
Detesto chi non fa il countdown e sta tutto il tempo attaccato al cellulare a mandare auguri finti e chi va in giro a far esplodere bombe carta nei bidoni.
Poi c’è mia cugina. Lei non ha mai festeggiato il capodanno.
Dice che è da sfigati.
Due anni fa però è stata invitata dalla sua colf equadoregna a un esclusivo party. Si è trovata in mezzo a gang di latinos con cloni di Jennifer Lopez tutte scociate, parenti di Luis Miguel ubriachi, Meninos de rua che rubavano portafogli e sosia di Veronica Castro con qualche problema di ordine sessuale.
Pare si sia divertita. Non aveva mai provato tanta ebrezza, l’unica pecca era l’odore di aglio, perchè lei è ancora una di quelle che: “i cinesi sanno di fritto, gli africani di cumino e i latini di aglio”.
Di solito andava al cinema e alla mezzanotte mangiava pop corn, oppure stava rinchiusa a guardare i trenini su Rai Uno.
Io invece tornavo sempre alle 7 del mattino. Dovevo per forza fare cenone – discodancing – colazione all’alba e poi morire sul letto.
Mia mamma aveva paura di non sentirmi rientrare e di scoprire al tg che il suo unico figlio aveva perso tre dita per colpa di qualche fuoco inesploso.
Con gli anni ho smesso di frequentare le discoteche, ora mi basta una cena, un’ “AEIOUY Me amigo Charlie Brown” intorno al tavolo e poi correre a casa alle 3 di notte a farmi una maratona di serie tv, magari addormentarmi sul divano e svegliarmi con il collo incriccato e i piedi surgelati.
In montagna ci sono andato solo una volta e sono rimasto in balia di una tormenta mentre tornavamo dalla sala da ballo di Andalo Fai della Paganella, #checazzodinomehastopaese?
Quest’anno vado a cena dalla mia amica infermiera, così i miei sono più contenti, perchè metti che mi venga la febbre sono in buone mani.
Ho chiesto alla mia amica giapponese invece come festeggerà il suo capodanno.
Da loro si usa mettere in casa il Kagami Mochi, che non è guano di piccione, ma una composizione di polpette di riso. Ne vengono preparate due, messe una sopra l’altra e in cima un bel mandarino…forse non ho capito molto bene mentre me lo spiegava…

“Fai mochi due poi metti daidai sulla punta, che è come mandarino, ma amaro,  poi metti foglio shihobeni e decorazione Gohei, questo serve per fortuna ma anche per incendi”
“E come lo spegni il fuoco? Spremendo il mandarino?”
“No chiami i pompieri!”
“Tu l’hai fatto?”
“No mia casa piccola, io bruciare subito!”
“0_o”

Kagami Mochi

E’ abitudine anche andare al tempio per sentire i 108 rintocchi della campana.

“Io non vado perchè c’è troppo casino”
“Ma non ti metti neanche il kimono?”
“Nooooooo…fa troppo freddo e non so allacciarlo”
“Ma sei sicura di essere giapponese?”
“A me piace Italia!”
“Guarda che qui il 31 dicembre fanno il concerto di Gigi D’Alessio…non so se ti va meglio!”

Il Portinaio

P.S.
Mio cugino che è partito qualche giorno fa per il Giappone, continua a mandarmi foto di paesaggi bellissimi e sushi a palate.
Ieri mi ha chiesto:

“Non è che mi mandaresti delle foto di te ad Osaka? Ho detto alla mia fidanzatina che sono in giro con te e invece sono a Kyoto con un’altra!”

Ma certo cugino. Prometto che non lo saprà nessuno…

Rilakkuma akemashite omedetou

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