Lavoro sporco,  Portineria

MONSTER JOB (Scambismo)

mostri giapponesi

Da piccolo sognavo di  curare gli animali.
Mia nonna mi faceva sempre vedere come sbudellava il coniglio, spennava le quaglie e mandava al culo i testimoni di geova.
Volevo fosse il mio destino far partorire cani, magari inseminare cavalle da monta e girare i feti podalici delle giumente.
Invece il fato mi ha portato da un’altra parte.
Da studentello squattrinato facevo lavori saltuari e un giorno mi capitò  di finire in un negozio che esponeva questo cartello: “Cercasi ragazzo volenteroso esperto di oro per lavoro part time”.
Mia madre all’epoca sembrava la Madonna del petrolio, mia nonno aveva più denti d’oro che capelli in testa e mia zia diceva sempre di averla d’oro.
Quindi chi più esperto di me?
Dopo un colloquio di 5 minuti e gli occhi da gatto di Shrek ho ottenuto il lavoro.
Sono negozi strani i vari “Compro Oro”, hanno una nomea pessima, sembrano succursali di persone di malaffare o luoghi dove transitano miseria e speranza. Speranza di raccimolare qualche soldo per pagare le bollette o per tirare fine mese.
I miei orari erano 10:00/12.30 e 15:00/19:00.
Lavoravo tre giorni a settimana e mi annoiavo come una perpetua in chiesa.
Entrava pochissima gente e quei pochi erano:

1 ) Ladri che offrivano mani amputate pieni di anelli
2 ) Ragazzini con il loro bottino della cresima
3 ) Divorziate con le loro fedi
4 ) Vedove con le dentiere dei mariti
5 ) Badanti con sacchi pieni di argenteria

Io avevo i miei trucchi per scoprire se un oggetto era falso…facevo come in questo video:

Mentre sgrattuggiavo le catenine per far colare polvere d’oro guardavo i miei clienti sudare freddo. I loro sguardi mi turbavano. C’era tristezza nel separarsi da un ricordo, c’era la pietà e la paura.
Per qualche secondo mi sentivo padrone delle loro vite.
E così crescevano i miei clienti, perchè quando capivo il disagio che si portavano dietro, aggiungevo qualche grammo al peso reale per potergli dare qualche soldo in più.
Mi sentivo come Robin Hood e come lui dovevo essere ucciso.
Così la voce si era sparsa e la coda fuori dal negozio si allungava.
Tossici che avevano derubato gioielli per una dose, ragazzine che volevano denaro per comprarsi abiti costosi e anime perse in cerca di cibo.
Mi ricordo il discorso con uno che aveva solo due molari in bocca.

“Vorrei vendere l’oro di mia nonna morta”
Ma sono denti!”
“E allora?”
“Beh dovresti usarli tu!”

Perchè nessuno ride alle mie battute?
Il pazzo ha iniziato ad urlare contro il vetro antisfondamento e meno male che in quell’attimo entrò il mio ex capo…sennò a quest’ora sarei stato cementato vivo in un centro commerciale.
Le cose iniziarono a cambiare quando i clienti cominciarono a chiedere espressamente di aggiungere grammi al peso, quasi sapessero della mia carità innata.
Si stavano approfittando o ero io che mi sentivo il salvatore di chissà quale causa persa?
In uno strano pomeriggio di calma piatta ho iniziato a smanettare sul computer in preda alla noia.
E mentre cercavo il giochino del tetris nascosto nelle cartelle del pc, sono finito in un file di una chat privata.
Una chat fra la fidanzata del propietario e una signora di Viareggio, con tanto di foto spedite.
Tette, culi formosi e reggisenti di dubbio gusto.
Più o meno era così:

“Ciao”
“Ciao”
“Da dove digiti?”
“Milano”
“Sei donna?”
“Sì”
“Anche io”
“Cosa cerchi?”
“Avventure con il mio partner”
“Noi di Viareggio coppia scambista”
“Anche noi”
“Cosa ti piace fare?”
“Voglio scopare con te mentre mio marito guarda e si masturba sulla sedia”
“Hai foto?”
“No”
“Fattele con la webcam”
“Ma ci sono i muratori che lavorano di fianco, mi vedono dalla vetrina”
“Che bella situazione porca…dai fatti vedere da loro…”
“Mi vegogno”
“Dai che sei porca…”

Non sto qui ad elencarvi le zozzerie che si dicevano e i fruncoli sul linguine che ho visto.
Sconvolto come una suora che becca il prete con un’ erezione ho spento tutto sperando di non finire nel loro circolo vizioso.
Pregavo “Dio sono solo studentello che aiuta la gente povera non voglio diventare un giocattolo sessuale. Se poi mi legano al letto? Se mi appendono per i capezzoli al lampadario? Se mi attaccano i testicoli al carica batterie dell’auto?”
Ma quel segreto peccaminoso mi ha aiutato a salvarmi.
Scoperta la mia identità di Robin Hood il capo ha minacciato di denunciarmi.
Mentre inveiva contro di me, dandomi del farabutto, ladro, assassino e pezzo di merda mi sono ricordato di quella chattata.
Così mentre mi puntava con il suo dito indice, gli ho aperto il file con le imbarazzanti rivelazioni della sua fidanzata.

“Se mi lasci uscire di qui io non dirò niente a nessuno. Neanche alla finanza!”
Per una volta una perversione, se tale può essere chiamata, era diventata sinonimo di libertà, incolumità ma soprattutto trattamento di fine rapporto.
Anche se il rapporto non c’era mai stato!

Oggi, vittima di questa crisi, sto cercando un lavoro che mi renda felice e che mi dia un po’ di tempo da dedicare a quelli che mi stanno intorno.
Ho trovato questo:cercasi sosia

Mia madre vorrebbe presentarsi come sosia morta di Liz Taylor dopo 16 cicchetti di rum!
Forse meglio cercare nel marketing mix…ragazze immagine e ballerine annunci

Meglio di no! Infilarmi una bottiglia nel culo su un tavolo non è certo la mia più grande aspirazione. E poi l’unico ballo erotico che conosco è QUESTO
Meglio sfruttare l’esperienza maturata all’Autugrill…

kebabbari

Vabbeh…non c’è qualche scambista che cerca un lavamutande?

Il Portinaio

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