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NO(N) L(U)OGO

utopiaSe il sabato è dedicato alle spese casalinghe, la domenica è tutta un’altra cosa.
Le gite fuori porta sono le più gettonate e, se il centro commerciale Vulcano è chiuso, perché non andare al Ticino?
A me ci devono trascinare, perché io ho avuto un’infanzia difficile con i fiumi.
E poi tutte le volte mi stupisco che l’acqua non è salata.
Il Ticino è la patria del tamarro, dello scambismo, del voyeurismo e, quando ci sono io, del meteorismo.

“Ho un po’ di aria nella pancia”
“Gabry, falla nel fiume!”
Poco più avanti una bambina esclama: “Mamma i pesci sono morti”
“Te l’avevo detto che era inquinato”

Io preferisco i fiumi di montagna, magari quelli sperduti e con pochissima gente, ma il Portinaio non poteva mancare a questa gita.
Così, facendo finta di ascoltare l’iPod, origliavo e spiavo la gente attorno a me.
Meta scelta, la ridente cittadina di Cuggiono, patria della zanzara, di Branduardi, della nota cantante Camilla e del Pontefice Umberto III.
Vicino al ristorante Ticino Blu c’è questa bellissima spiaggia di ciotoli.
Neanche Riccione negli anni d’oro era così mal frequentata.
Lungo la passeggiata ho notato orde di ragazzini chiassosi, tra cui un gruppo che fumava il narghilé. Erano avvolti da talmente tanta nebbia che gli uccellini cinguettavano le canzoni di Bob Marley.
Poco distanti il gruppo dei body builders: due uomini vestiti con un perizoma striminzito, accompagnati da due ragazze, che servivano solo a portare le borse con gli steroidi e gli anabolizzanti.
Un bambino li guardava soddisfatto perché il suo pacco era più grande del loro.amici del ticino
Arrivati alla spiaggia “ciotolata” mi sono subito accorto di essere praticamente di fianco alla pista di Malpensa.
Gli aerei sono talmente vicini che, oltre a scaricarti quintali di gasolio in testa, le hostess servono anche a te il cocktail di benvenuto.
Tre persone su cinque sembra che usino Bilba “Oil non oil”, poi quando si accendono una sigaretta ed esplodono capisci che è solo inquinamento aereo.
Le più intraprendenti sono le sessantenni emancipate: tre belarde che osano il topless.
Una sembra la Donatella Versace, fiera della sua abbronzatura che la fa assomigliare ad un bacon fritto, ostenta seni cadenti e con capezzoli grossi come angurie.
I ragazzini della spiaggia hanno usato le loro mammelle per fare la pista delle biglie.
I più carini sono quelli del Bangladesh, una mega famiglia con tanto di bambini, che si prende una pausa dalla fabbrica di H&M, per venirsi a rinfrescare sotto le frasche.
Quelli di fianco a me li hanno scambiati per dei marocchini, ma credo che il loro quoziente intellettivo fosse pari a quello di un pesce gatto, visto che continuavano a cantare Waka Waka, come se fosse la Primavera di Vivaldi…dei dementi da internare.
Ce ne fosse stato uno che avesse raccolto una bottiglia o un mozzicone di sigaretta.
Passiamo ai cani. Il personaggio tipo che va in questi luoghi o ha un bastardino o una razza considerata pericolosa.haeng doberamann
Dobermann nazisti pronti a masticarti i polpacci, pittbull dai nomi stravaganti e Rottweiler con la psiche a pezzi.
Laika e Brigida si contendevano quello stallone canino di Brutus.
Come vorrei affogare i padroni!
Ora sentiamo i discorsi.
Da quanto ho capito alla gente interessa ancora se Corona è insieme a Belen.
Le mestruazioni sono l’argomento preferito delle donne: alcune non sanno mettere il tampax e il Mooncup (la coppa mestruale) è un oggetto ancora troppo misterioso.
Ho anche saputo che “in quei giorni” è meglio non buttarsi con il paracadute perché pare che l’altitudine, la pressione e il mestruo mandino in estasi e la donna potrebbe dimenticarsi di tirare la corda, oppure tirare solo quella del tampax!
Quindi la Nuvenia ha fatto una pubblicità ingannevole.

Mi ricordo quando venivo al Ticino con i miei compagni di scuola e il mio cane.
Una volta quella stronza della mia cagna è scappata e ho dovuto inseguita per chilometri.
Finita nella spiaggia dei nudisti, ha iniziato ad infilare il suo naso umido nei sederi delle vecchie, che erano tutte inebriate.

“Kelly vieni via, non infilare il naso lì!”
“Tranquillo ragazzo, sono in menopausa!”

Se non finisci al Ticino puoi sempre fare come mio cugino, che preferisce andare nei centri commerciali: stessa gente, ma non in costume da bagno!
E meno male, perché non capisco questo ostinarsi a mettere i boxer al ginocchio con i fiori hawaiani.
Finire in questi “Non luoghi” la domenica è più deprimente che guardare Barbara D’urso che si eccita quando intervista le trans di Marrazzo o litiga con Sgarbi.
Ovunque vai, dal centro commerciale “Le giraffe”, Carrefour o Meridiana, c’è sempre il delirio.
Ma quanto vi costa fare qualcosa di più costruttivo?carrefour logo
Avete così tanto bisogno di mutande? C’è sempre un Intimissimi, un Tezenis o un Calzedonia in assetto da guerra.
Signore che si strappano letteralmente le mutande dalle mani, reggiseni che volano ovunque e casse intasate da matte che sembrano contente del loro perizoma a 4,90 Euro.
E’ la fiera del logo!
Tutti si pavoneggiano delle loro borsette LV comprate dagli africani in Corso Buenos Aires, dei loro jeans con il marchio D&G in bella vista su placche d’acciaio cucite sulla tasca.
Pensate che potete usare queste placche come bistecchiere, magari quando siete proprio al Ticino.
Basta strapparla dal culo, scaldarla e metterci gli hamburger e le salamelle sopra.
Avrete così carne abbrustolita di marca!
Smettiamola di andare in giro con le maglie con su il nome di un vecchio di settant’ anni.
“Ma è di Armani!!”
“Infatti, se è sua ridagliela!”
Valentino dichiara sempre che lui sa cosa vuole una donna.
Dai discorsi che sento al Ticino mi sembra che vogliano un Silkepil che non faccia male e uno shampoo miracoloso, non un vestito da 40.000 Euro.
Puntate sulla creatività, ma quella vera.
Io sono sempre dell’idea che l’abito deve dire qualcosa della propria personalità e non di quella di un altro.
Io è 4 anni che non riesco a trovare un pantalone decente che non abbia una scritta grossa come una segnaletica autostradale.
Poi ho avuto una folgorazione per loro, Haeng, i jeans senza logo.haeng jeans
Nessuno mi dirà più “che bei pantaloni di cippa lippa”
Finalmente la gente non mi guarderà il sedere prima di entrare in discoteca, solo per sapere se indosso qualcosa di marca.
Finalmente posso appartenere ad un’altra categoria!
Quelli del gancio da arrampicata.
Ebbene sì, questi pantaloni al posto del logo hanno l’originale gancio austriaco da arrampicata, che potete usare per appenderci le chiavi, il guinzaglio del cane e come oggetto contundente per minacciare chi non tira su la monnezza nelle spiagge!
Faccio un applauso al creatore di questo prodotto perché sono pochi quelli che cercano di migliorare il mondo.
Nessuno ha più voglia di essere originale e unico, tutti preferiscono scendere di un gradino, per non faticare, per non ragionare, facendosi prendere per il culo dal sistema.
Eppure basta veramente poco.
Non vi chiedo di cambiare il mondo, ma solo un piccolo gesto.
Iniziamo con questo: domenica prossima, quando andrete al Ticino o al mare, portatevi un sacchetto di plastica per buttare le bottiglie e i mozziconi (spenti mi raccomando) e vedrete che vi sentirete meglio.

Drin Drin
“Ciao mamma!”
“Come facevi a sapere che ero io?”
“E’ dieci anni che ti dico che se memorizzi il nome e il numero nel cellulare, ti esce sul dispaly!”
“Vabbeh, lo sai che i vigili hanno beccato il nostro vicino che buttava la spazzatura nel fiume”
“Oh no! Dimmi quale fiume?”
“L’Olona!”
“Meno male!”

Il Portinaio

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