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PIV (Premio Videoclip Italiano)

Sono trascorsi tredici anni da quando tutto iniziò con puro spirito pionieristico all’interno di una piccola fiera musicale. C’erano ancora i vhs e l’unico modo per fare viaggiare i supporti videomusicali erano le spedizioni postali.
I videoclip indipendenti erano un capriccio che pochissimi potevano permettersi: giusto qualche band di visionari o rari discografici di autarchica lungimiranza.
Abbiamo dovuto chiamare al telefono uno per uno quasi tutti coloro che facevano videomusica indie lungo lo stivale, per convincerli a mandarci il loro video che giaceva in un cassetto, snobbato dalle televisioni di settore e dai media.

Ci e si chiedevano a cosa potesse servire un premio per i video musicali senza budget. La risposta l’abbiamo costruita anno dopo anno, quando ci si è resi conto che anche le produzioni cosiddette mainstream avevano bisogno di attenzioni per i loro videoclip, di qualcuno che li analizzasse, mettesse a confronto e alla fine premiasse.

Nel giro di poche edizioni non si è più dovuto fare fatica per farci arrivare videoclip e ben presto la manifestazione è diventata il premio di tutta la produzione videomusicale italiana. Dal clip milionario (c’erano le lire…) a quello realizzato in casa dal videoamatore, tutte le opere sono state trattate con pari dignità.
Il mondo della musica ha molto apprezzato lo sforzo e la serietà, così accanto agli artisti di base sono arrivati anche i nomi più popolari, rompendo dicotomie e censure di mercato, nel nome del godimento estetico e della qualità creativa.

In questo modo sono venuti a ritirare i premi artisti del calibro di Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Ligabue, Franco Battiato, Jovanotti, Elio e Le Storie Tese, Subsonica, Piero Pelù, Gianni Morandi, Elisa, Negramaro, Edoardo Bennato, Raf, Loredana Berté, Articolo 31, Nomadi, Gianna Nannini, Marlene Kuntz, Timoria, Gino Paoli, Giovanni Allevi, 99 Posse, Tiromancino, Enrico Ruggeri e tanti altri, fianco a fianco con i migliori nomi della musica alternativa, come Verdena, CSI, Giardini di Mirò, 24 Grana, One Dimensional Man, Tre Allegri Ragazzi Morti, soltanto per citarne alcuni.

Una manifestazione che ha finalmente acceso i riflettori anche su chi sta dietro la macchina da presa, i fino ad allora trascurati registi videomusicali, dei quali sono stati premiati nomi come Tarsem (autore del clip di Losing my religion dei R.E.M. e oggi regista hollywoodiano), Lamberto Bava, Silvio Muccino (lanciato all’esordio registico proprio dal PVI), Luca Lucini, Walter Veltroni (come autore di un documentario musicale) e Michelangelo Antonioni.

Siamo arrivati alla quattordicesima edizione: i vhs non ci sono più, la lira nemmeno e nessuno ormai usa le poste per spedire supporti.
Tutto viaggia su Internet e viene prodotto con la tecnologia digitale. A rimanere uguale come allora è il nostro amore per la videomusica e un’irrefrenabile voglia di fare conoscere a tutti la più bella, grazie al giudizio del pubblico, associato ai pareri dei massimi esperti, a partire da chi scrive sui più importanti quotidiani italiani.

Altro che “il videoclip è morto”, siamo appena entrati nell’adolescenza! (Fonte Rockol)

Questo strano abisso” di Fabio Cinti è uscito dalla lista dei possibili vincitori del Piv, ma potrebbe rientrare come miglior “Viewer’s Choice”. Basta votarlo cliccando QUI. Il video che avrà ottenuto più “like” (con un account Facebook o Twitter) riceverà il premio “Miss Wella Belli Capelli”! 😛
Amici condomini avete capito vero? Se vince Fabio vinco anch’io!
Dimostriamo a tutti che non esistono solo Emma e l’Amoroso!

Il Portinaio

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