very bello
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PUTTANA LA MAESTRA (Vuoi lavorare a Expo?)

“Vuoi lavorare a Expo?”
“Scusa?”
“Hai capito bene, non fare il finto tonto”
“Ho il cellulare vecchio che non funziona molto bene”
“Ti ho detto se vuoi lavorare a Expo, in un temporary di merchandising di squadre di calcio, in un ambiente giovane e sportivo circondato dalla natura e a un passo…”
“Mi pagate vero?”
“Certo! Così potrai comprarti il castello dei Mio Mini Pony”
“Come fai a saperlo?”

castello mio mini pony

Ebbene sì l’ho trovato su Ebay a 69 dollari più 39 di spese di spedizione. Se lavoro un mese potrò permettermi anche il Cicciobello nero da regalare a Salvini e un Puzzones a caso.

puzzones
Il temporary store dove sono finito non ha proprio l’aria di un negozio. Praticamente è un container chiuso da due vetri. Dentro abbiamo l’aria condizionata e delle luci al neon. Il bagno non è incluso.
Siamo alle porte di Expo, esattamente dove arrivano i pullman.
Insieme a tutti gli altri temporary formiamo una piccola comunità, tipo favelas.
Ma devo resistere, i miei mini pony devono riavere la loro dimora. E per loro sono pronto a sacrificarmi.
Siamo in 9 commessi. Io ovviamente sono il più vecchio, ma con le tecniche di ringiovanimento di mia cugina (che potete leggere QUI) dimostro a malapena 25 anni.
Ogni giorno davanti a noi passano orde di scolaresche. Bambini piccolini che si tengono per mano, studenti delle medie pieni di brufoli, liceali ormonati e insegnanti stressati. Poi ci sono i gruppi anziani in gita, qualche straniero, quelli della Confcommercio e turisti fai da te.

“Scusa dov’è l’ingresso di Expo?”
“Sempre dritto signora”
“Ma perché vendete le magliette dell’Inter? Cosa c’entra con Expo?”
“Si ricordi di girare a sinistra dopo la biglietteria”

Così finisce direttamente in tangenziale! Almeno impara a criticare il mio stand raffinato di gadget ufficiali delle squadre di calcio!
Quello che si occupa della gestione dei container pare abbia promesso soldi a palate agli affittuari.
Ma ahimè le vendite non stanno andando come dovrebbero.
La mattina presto gli addetti alle file dividono il flusso e nessuno può fermarsi a vedere le mie splendide vetrine.
A mezzogiorno ci sono solo gli spazzini che puliscono la strada finta, il torrente finto e tirano su i muccini di sigaretta.
Alle 4 escono tutti stremati, manco fossero andati a fare un campo di simulazione di guerra.
E di chi è la colpa se non riusciamo a raggiungere il budget giornaliero prestabilito? Delle maestre!
Quelle maledette sgridano i miei potenziali clienti minorenni e li obbligano a correre al pullman.

“Il primo che si ferma prende la nota!”

Per colpa vostra non riuscirò a comprare il castello dei miei adorati mini Pony.

“Venite bambini non abbiate paura, c’è tutto quello che volete delle vostre squadre preferite”
“Ha il portachiavi dell’Atalanta?”
“No! Piccolo bergamasco razzista!”
“Quanto costano i braccialetti dell’Inter?”
“5 Euro”
“Io ne ho solo 4,80”
“Allora sei povero!”

(Poi da bravo ragazzo insieme ai miei colleghi abbiamo aggiunto 20 centesimi. Ma vuol dire soldi sottratti per il mio castello! Però lo so che le mie buone azioni verranno premiate)

Ma il diavolo Expo non ha ricompensato le mie intenzioni.
Tutti i container sono in crisi. L’affitto è stellare e i guadagni sono scarsi.
Gli organizzatori ci hanno preso per il culo.
Siamo in un parco finto dove non c’è una zona d’ombra.
(ieri un bambino è svenuto per un’insolazione)
Nella cascina ristrutturata c’è il ristorante cinese.
(che cucina di merda)
Il rivenditore autorizzato dei gadget Expo ha già licenziato una commessa.
(e dicono abbia ipotecato la casa)
Gli unici che resistono sono quelli dell’Adidas, che ti danno in prova le loro scarpe in cambio di un sorriso e di una firma.
E siccome ho paura che il mio container non arriverà a fine mese ho chiesto loro asilo politico.

“Non è che cercate un ragazzo volenteroso che venga ad aiutarvi nel vostro magnifico stand?”
“Certo! Uno si è appena licenziato”
“Posso lasciarvi un Cv?”
“Assolutamente!”

Dopo 12 ore la risposta.

“Ci dispiace, ma noi cerchiamo gente sotto i 30 anni”

Cosa??? Mi state dando del vecchio?
Tutto ciò è offensivo e illegale!
Una volta Adidas mi aveva rimbalzato perché ero troppo giovane, ora perché sono un matusa.
Presto subito un sit-in e una manifestazione di protesta!

adidas sit in burning

Sono tornato nel mio container triste e desolato.
Ormai il castello dei Mio Mini Pony sta diventando un effimero sogno, non mi potrò permettere neanche la stalla fatata!

“Ciao ho cinque anni e cinque Euro, hai le bandiere del Sassuolo?”
“Le abbiamo usate per pulire i vetri”
“Che peccato…”
“Posso farti una domanda?”
“Certo bambinello…”
“Ma se Michael Jackson fosse stato vivo quanti dischi avrebbe venduto?”
“Sicuro di non essere scappato da un riformatorio?”

Le giornate passano tranquille qui alle porte di Expo.
Tanti i turisti. Tanti i razzisti.

“Vedrai che qui ci metteranno gli zingari quando finirà tutto”

Le signore del sud di una certa età fanno simpatia.

“Non puoi capire ragazzo sto tutta inguaita con i piedi, non pensavo fosse così grande, che se lo sapevo portavo le ciabatte comode…voi ne avete ciabatte?”
“Mi spiace signora vendiamo solo merchandising ufficiale delle squadre”
“Avete la calamita dell’Expo?”

Vabbè.

Capita anche di dare indicazioni.

“Hai visto per caso passare un signore in stato confusionale su una motoretta arancione?”
“Certo! Stava facendo le impennate nel parcheggio dei pullman!”

Poi trovi quello che ti da un finale perfetto!

“Bello questo negozio di cose della Juventus!”
“Grazie mille signor turista”
“Anche Milano è bella, la sera quando mi ritiro in Hotel ho sempre il cazzo duro”
“Vuole appenderci un gagliardetto della Juve?”

Il Portinaio

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