Amico è,  In viaggio con il Portinaio,  We are Family

DICA 33!!!

apparato respiratorio

Il mio lunghissimo weekend doveva essere così: partenza venerdì ore 20:15 con un Freccia Rossa per Bologna; sabato puntatina a Prato per lasciare le valigie e serata a Firenze; domenica escursione a Lucca; lunedì ritorno a Bologna e martedì Halloween all’ombra delle due torri.
Un tour de force!

“Gabry, venerdì arriva la zia. Devi andarla a prendere e accompagnarla a casa nostra”
“A che ora?”
“Alle 18:00”
“Ma io devo partire alle 20:00!”
“E sbattila su un pullman”

L’arrivo di mia zia sa un po’ di Carramba che sorpresa. Sono dieci anni che lei e mio padre – il più piccolo dei suoi fratelli – non si vedono. Ogni tanto si sentono al telefono, ma senza tante smancerie.
Fa molto ridere mia zia, perché non è la classica meridionale stereotipata. In primo luogo per l’aspetto: sia lei che mio padre sono biondi con gli occhi azzurri. Solo io ho preso il gene “meridional-tunisino”.
Ogni volta che si muove diciamo che porta un po’ di rogna.
L’ultima volta che è venuta a Milano è stato nel 2000. Accompagnava una sua nuora che doveva partecipare a “Passa Parola”, il programma di Gerry Scotti… ma la giovane ha perso subito alla prima puntata.
La volta prima è stata a metà degli anni 90. Mio zio era ammalato…tre mesi dopo è deceduto.
Questa volta è venuta per mio padre e tocchiamoci i coglioni tutti quanti che se succede qualcosa la faccio scogliere nella nduja fresca e poi la seppellisco nel deserto insieme a Gheddaffi!
Alle 17:15 sono uscito dall’agenzia e sono corso in stazione Centrale per ritrovarmi in pieno delirio da evacuazione di massa.
E ora dove la trovo?

“Pronto zia dove sei?”
“Gabriellino sto ‘ngoppa alle scale”
“Zia ho 35 anni!!!”
“E vabbuò…”
“Ci sono 300 scale…in quale sei?”
“Che ne so…non mi posso muovere”
“Perché?”
“Tengo le valigie”

La paura di perdere il treno mi ha fatto attivare l’ottavo chakra, quello del  “trova il parente meridionale”, e così in men che non si dica l’ho individuata.

“Zia quanto tempo”
“E’ vero quanDo temBo
“Cosa porti con te?”
“Ma niente giusto due cose…le mozzarelle, quelle di bufala, le burrate e le caciotte”

dentro la testa

Terrona! Mio padre è diabetico e ha un piede nella fossa, mia madre è sovrappeso e io rischio di ereditare tutte le loro malattie. E tu cosa ci porti? Latticini velenosi pronti a darci il colpo di grazia.
Così per portarla al pullman abbiamo dovuto fare free style fra migliaia di pendolari. Io sembravo un facchino di Naomi Campell, carico di valigie e con ‘ste scatole di polistirolo zeppe di prodotti caseari del sud.
Te possino!
Non potevo essere di origine ligure così – da classico luogo comune – avrebbe portato al massimo un vasetto piccolissimo e usato di pesto? (senz’aglio però).
La generosità dei parenti del Sud però mi commuove sempre e un po’ mi è dispiaciuto lasciarla su un autobus da sola.

“Zia prometto che quando torno da Lucca passiamo un po’ di tempo insieme”
“E vabbuò”
Nella mia vita ho sentito dire da mia zia poche altre frasi oltre a: “Gabriellino coMMe stai?”, “E vabbuò” e infine il classico “VafanGulo!”

Rientrato a casa in un lampo, ho battuto il mio record personale di “doccia – lavaggio denti – vestizione”, ho recuperato i miei bagagli e sono tornato in Centrale.
Alla fine ho preso il Freccia Bianca, che risparmi dieci euro e ci metti un’ora in più ad arrivare.
Appena partiti si è accesa l’aria condizionata.
La signora di fianco a me ha iniziato a lamentarsi al cellulare con la sua amica.

“Io non so ‘sti treni italiani, fuori fa freddo e loro cosa fanno? Accendono l’aria condizionata. In Svizzera non è così”

Arrivati a Piacenza è partito il riscaldamento.

“Io non so ‘sti treni italiani, fuori fa freddo e dentro sembra di stare in Thailandia. Roba da prendersi una bronchite”

A Parma c’erano le scimmie urlatrici del Madagascar che facevano a botte con i pinguini.

“Io non so ‘sti treni italiani, il prossimo anno mi faccio dare il trasferimento a Mendrisio così non devo stare più in questo paese del cazzo”

Ecco brava! Vattene pure in Svizzera che l’unica attrazione che hanno è l’outlet Fox Town e il trenino che passa in mezzo alle montagne!
Anche Heidi si vergogna delle sue origine elvetiche!
Arrivato a Bologna tra sbalzi di temperatura di 40 gradi, avevo le tonsille grosse come testicoli di un ottantenne e la temperatura corporea di un Pittbull vestito con il pellicciotto sintetico.
Appena sceso dal treno il mio webmaster mi ha subito soccorso: pare stessi attaccando bottone con dei clochard.

feto in me

“Stai bene?”
“Sì sto parlando con Creamy e la magica Emy
“Dai chiamiamo il dottore… tu hai bisogno di medicine”
“No mi basta la bacchetta di Sailor Moon e un po’ di polvere di stelle”

Una volta a casa, i puffi dentro la mia testa iniziavano a schiacciarmi le tempie, l’Alien dentro di me cercava di uscire dal colon e mi sentivo impossessato dal piccolo Chobin: infatti avevo spasmi e brividi che mi facevano saltellare.
Il dottore si è presentato dopo un’ora. Sembrava uscito da un film anni Settanta e assomigliava un po’ a Smigol del Signore degli Anelli e a Mr. Burns dei Simpson.

“Dica 33?”
“Cosa?”
“Dica 33!!”
“Ma io pensavo che fosse una cosa finta dei film…”
“E cosa vorresti dire se uno ti ascolta i polmoni”
“Non so… – dica Britney Spears?”
“E chi è?”
“Una cantante”
“Sono troppo anziano, ai miei tempi c’erano Ornella Vanoni e Gigliola Cinquetti”

Dopo una visita da medico della mutua la diagnosi è stata questa: mal di gola, stati febbrile e tonsille infiammate.

“Prendi queste medicine, non uscire e salutami tanto lo zio”
“Zio?”

Il mio Webmaster mi faceva segno di annuire.

“Ah!Lo zio!!! Certo! Sono andato a prenderlo alla stazione oggi. Che carino mi ha portato le mozzarelle dal suo lungo viaggio nel Sud”
“Stano perché l’ho visto ieri suo zio”
“Scusi dottore forse è la febbre…non ricordo bene!”

Se riesco a guarire forse riuscirò ad andare a Lucca lunedì o martedì. Nel caso farò finta di essere stato in una clinica per dimagrimento: il mio webmaster ha una serie di drenanti da far invidia a Rosanna Lambertucci e fra febbre e tisane sono già dimagrito di un chilo!

Il Portinaio

tonsille

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