Lavoro sporco,  Portineria

L’AMORE AI TEMPI DEL SACRO ROMANO IMPERO

gatti colosseo

Resterà fermo. Immobile con le mani giunte.
Non pregherà per nessuno.
Nella sua testa una domanda “Per chi vivrai adesso?”.
Ci penserà la sua anima a staccarsi e a fare il lavoro sporco. E’ una maratoneta! Corre come un cavallo appena liberato dalla biga.
E’ bellissima, con le sue scarpe fluorescenti e la tuta come una seconda pelle! Suda e tira su la testa.
Immenso sarà il ricordo sotto il Colosseo. Un emozione in 3D. Lo guarderà stando attenta a non sfiorare i turisti. Non sporcherà nulla. Al suo passaggio i lampioni avranno più watt, i buchi nell’asfalto si riempiranno di catrame e nessuno ci cadrà più dentro.
Ogni sua impronta è una traccia. L’eterno si manifesta ovunque.
Poi si blocca. Prende fiato e riparte.
Non ha bisogno di tessuti catarifrangenti per farsi vedere, lei brucia e illumina tutto.
Guardala!
Oserà superare tutte le barriere architettoniche, scioglierà i muri di gomma, aumenterà la pressione sanguigna fino a rompersi i capillari negli occhi.
Salterà la cinta del Vittoriano, non sentirà l’alt dei Carabinieri, eviterà i proiettili dei militari e aprirà la tomba del Milite Ignoto. Ridarà il nome a questo sconosciuto così che quelli che lo hanno pianto possano ritrovarlo.
Riempirà di bocche di leone tutti i terrazzi fra Campo de Fiori e Piazza Navona, non avrà bisogno di ponti per attraversare il Tevere, il suo salto sarà potente, grande e calibrato. Le suole ammortizzeranno il suo atterraggio.
Potrai sentirla urlare al Circo Massimo.
Lei e il suo esercito di cuori infranti conquisteranno l’Isola Tiberina, puliranno i fondali del fiume e poi si disperderanno nel mare.
Si spaccherà i denti contro San Govanni in Laterano per dimostrarti che il dolore si sopporta.
Avrà spalle larghe per trasportare colonne romane.
Arrederà i Fori Imperiali perché ai tuoi occhi non siano solo pietre decadenti. 
Sarà Impero, Vaticano e periferia.
Ogni angolo di strada sarà memoria perché tu abbia un suo ricordo.
Non fuggirà, deve solo terminare il giro.
Fra il degrado del Laurentino 38 e la maestosità dei Parioli dovranno inchinarsi al suo passaggio.
Sarà invidia e menzogna. Purezza e verità.
Stringerà i pugni sulle salite, aprirà le braccia in discesa. Straccerà i record e ancora più veloce supererà la barriera del suono bucandosi i timpani a Piazza del Popolo.
Così avanti che sarà dietro alle tue spalle per indicarti i passi che dovrai fare.
Cristo se suda!
Si toglierà la maglietta e la laverà sotto una fontanella.
Prosciugherà tutta l’acqua di Roma per non farti mai morire di sete.
Libererà i ministeri dai politici perché tu possa scegliere un palazzo nuovo ogni giorno.
Si spingerà fino all’Eur, farà rifiorire i peschi della Passeggiata Giapponese. Ti accorgerai che la conoscevi da tanto tempo, che è attenta, malinconica e buffa.
Se sorride è perché ha visto qualcosa di divertente, non mangia sola.
Come piange quando il semaforo è rosso, non si ferma in seconda fila.
Non rispetterà le regole dell’amore perché insisterà fino a piegare la tua paura e sbriciolarla in polvere. La soffierà via, in faccia al primo stronzo che si permetterà di sporcare Piazza di Spagna.
Ruberà i desideri dalla Fontana di Trevi, esaudirà solo il più umile. Le altre monetine le donerà ai senza tetto, fra Termini e San Lorenzo.
Svelerà i segreti delle religioni, non permetterà a nessuno di coprirsi i capelli, al suo passaggio sarà felicità e libertà.
Butterà dal trono i sette Re, brinderà su ogni Colle e stirerà i muscoli fino ad ottenere la miglior performance di sempre.
T’insegnerà nuove canzoni, ad abbinare i colori mentre con una spugna si bagnerà la testa.
Se tu crolli nel letto, lei continuerà a correre perché dovrà imparare la ricetta del Cacio e Pepe prima del tuo risveglio.
Ogni gatto si riunirà in Piazza Argentina aspettando almeno una sua carezza.
La memoria farà il pieno di sali minerali, niente acido lattico, nessuna fatica, non temerà nessun danno.
Si spingerà fra il Macro e la Cappella Sistina solo per il piacere di mischiare futuro e passato. Ma è nel presente che vuole stare.
Bucherà le ruote della vespa di quella maledetta di Haudrey e strapperà la lingua alla Bocca della Verità. 
Diventerà icona.
Un fiore per Aldo Moro e uno per Anna Magnani e poi via, c’è un primato da battere.
Piangi pure, inchiodati allo Stop. Come si prenderà gioco di te se ti vedrà in affanno. Al tuo terzo respiro lei avrà già attraversato Villa Borghese, liberato gli animali dallo zoo e pisciato al Pantheon.
Prova a colpirla con un pugno, non arresterai la sua corsa.
Dimostrerà resistenza in Via Marconi, ballerà all’ombra del Gazometro, non temerà i fantasmi della Magliana e nessuno la spaventerà con premonizioni da 4 soldi.
Saprà come muoversi. Veloce, scaltra e sicura.
Abbandonerà l’incertezza, falcerà i sosia dei centurioni, ruberà armature per difendersi dalle botte di sonno.
Fanculo i Gatorade, si disseta con una bella parola, un gesto d’amore e un occhiolino.
Fattene una ragione. Non sarà una gara, ma una maratona eterna, fra sgambetti e abbracci.
Si riposerà all’Hotel Esedra, dopo aver doppiato i pigri sulla Via del Mare.
Di notte sentirai le sue mani tenerti stretta, ma non dorme perché dovrà contare i tuoi respiri.
Gli slegheranno i legamenti delle ginocchia per farla cadere ai piedi di Dio, ma con due tutori si rialzerà. Non puoi fermarla.
Nessuno, dico nessuno, la giudicherà.
Sarebbero orgogliosi mamma e papà se ti vedessero giocare con lei.
Ora svegliati bella mia, è un’ora che sono fermo qui davanti al Colosseo. Torna nel mio corpo, questo torpore mi da fastidio.
Serena e con le piaghe ai talloni incrina due costole per farsi spazio. Dicono che risieda proprio lì. Perché è lì che fa male quando si ribella.
Con due elettrostimolatori rimette in circolo il sangue e la connessione fra testa e cuore.
Gli occhi si riaprono. L’eterno si manifesta di nuovo. Chiamala per nome e ricomincerà a correre.
Roma è un bel posto per morire ed innamorarsi.

L’anima osa, è lei che si perde poi si ritrova
E come balla quando si accorge che sei tu a guardarla (Elisa)

Il Portinaio

voglio dormire con te

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