caramelle orsetto
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VEGAMORPHOSIS

Il mio amico vegano mi aveva promesso una cena tutta a base di alghe, radici e seitan e invece stocazzo mammone! É mesi che aspetto due pezzi di tofu conditi con bava sintetizzata di grano saraceno.
Le leggende che girano intorno ai vegani sono le più disparate. Dicono che sono egoisti, sociopatici e a volte anche un po’ nervoselli.
Di solito li vedi nelle piazze tutti sporchi di sangue che spiattellano davanti alla gente poster di mucche sgozzate, polli malnutriti e maialini impauriti.
Ti danno del cannibale aggratis, del mangia-cadaveri, mangia-morte e magna gatti (ah no quelli sono i vicentini!).
Diventare ortoressici (ovvero dare troppo attenzione alle scelte del cibo e alle regole alimentari) fa andare un po’ fuori, come tutte le ossessioni.
Scusate devo fare una cosa.

Drin drin

“Pronto mamma sai cosa vuole dire ortoressico?”
“Che scopi nell’orto!”
“Ahahahahahhaha”

Beh ai vegani non dispiacerebbe!
Io ogni tanto vado a mangiare in un ristorante vegano, perchè mi gonfia e mi fa fare delle puzzette da Guiness dei primati.
io e la mia amica Cristina facciamo questa gara: contiamo quanti passi riusciamo a fare scoreggiando.
Se mangi vegan stai certo che vinci e Barbara D’Urso ti chiama a esibirti a Pomeriggio 5.
Ho solo un amico vegano, un’amica mezza vegetariana e ricordo che la figlia della mia ex capa era macrobiotica addicted.
Partiamo con il dire che mi stanno pure simpatici, perchè parlano solo di cibo, come i meridionali e poi mi fanno tenerezza perchè si privano di caramelle come queste.

Mi stanno in culo invece quando “imitano” la carne.
Mia madre una volta ha scambiato gli hamburger di soia con quelli di chianina.
Lei vuole sempre l’applauso quando cucina…beh quel giorno l’abbiamo rinchiusa nello sgabuzzino a pane e libri della Parodi!

“Mamma hai cucinato il cartone della birra?”
“Le ho viste nel banco frigo…ma non avevo gli occhiali”
“Sono hamburger di soia”
“Beh non sono male se ci metti sopra del pomodoro, prezzemolo, aglio, olio, cipolla, formaggio, coriandolo, peperoncino, sottilette, philadelphia, basilico”

Quindi facciamo un po’ di naming e aiutiamo il mondo vegano a trovare una nuova denominazione per i loro prodotti.

1. Muscolo di grano: Sembra una cacata di alano ma di grano (magari nel packaging scrivetelo stretto stretto)
2. Spezzatino di seitan: Non è una lettiera
3. Polpette vegetali: Biglie commestibili (ma usate in spiaggia non inquinano e le puoi abbandonare sul bagnasciuga insieme al nonno)
4. Filetti di pesce vegano: Il mare lo vedi in cartolina
5. Anelli di calamari vegani: Cerchi alla testa perchè non gli abbiamo trovato un nome a sta cazzata
6. Tonno vegan: Rigurgito di gatto
7. Formaggio spalmabile vegan: Mamma c’è un ectoplasma nel frigo
8. Formaggio affumicato vegan: Tranquilla mamma l’ho bruciato!
9. Salsiccia vegan: Sostituto d’amore vegetale
10. Crocchette di miglio: Vita da gallina

Mia mamma non ha ancora ben capito cosa magiano i vegani.

“Allora ripetiamo insieme…non bisogna mangiare uova, latte e i suoi derivati”
“E il prosciutto?”
“Quello è sottinteso!”
“I wurstel possono mangiarli?”
“Noooo! Sono tre mesi che te lo ripeto!”
“E nella carbonara? Posso metterla la pancetta?”
“Sei pazza? Potresti essere bruciata viva!”
“Senti figlio mio! Vai a fanculo tu e i veNani”
“Con la G!”
“VeGNani!”

Il mio amico dice che non siamo nati con una dentatura da carnivori, altri dichiarano invece che siamo onnivori.
Ci sono due scuole di pensiero su tutto!
Ma stare nel mezzo?
Essere più consapevoli di quello che consumiamo e consumarlo meglio?
Non additatemi come uno che mangia carcasse di cinghiale, quando manifestate non vestitevi come se fosse sempre Aglioween (il mio amico vegano ogni tanto puzza d’aglio). Troviamo un compromesso. Educatemi non insultatemi.
Magari cercherò di comprare la carne una volta alla settimana, facendola diventare una specie di evento, la selezionerò e per togliermi il senso di colpa pregherò alla dea Manzotin.
Eviterò la Simmenthal, i Mc Donald e il pollo di sta mimchia Amadori.
Forse i tortellini li prenderò con la ricotta e gli spinaci, ma non toglietemi la piadina!

“Ciao amico vegano vuoi un bicchiere di latte?”
“No muoino 4000 vitelli per ogni litro di latte che bevi”
“Se ci metto l’Ovomaltina ti passa il senso di colpa?”

Le statistiche dimostrano che le persone vegetariane vivono più a lungo, risultano meno dispendiose per la sanità pubblica e sono colpite da un minor numero di malattie oncologiche e cardiovascolari. (Retorica vegeteriana)

Mio nonno è morto a 93 anni e se magnava certe puntine di maiale fritto nello strutto e beveva il sangue fresco di antilope durante la guerra. Non è mai andato all’ospedale se non per molestare le infermiere. (Risposta retorica)

Per mangiare consapevolmente servono anche un po’ di soldini, per vivere a impatto zero devi stare attento anche quando respiri.
Hai voglia ad ascoltare la Maugeri che ormai è diventata Wonder green woman e vive come se fosse la donna di Neanderthal per poi firmare una capsule collection con Borsalino che si sa produce anche cappelli in pelliccia.
E’ che se stai attento a tutto il rischio è che non stai attento a niente.
Iniziamo da una cosa piccola ok? Da domani buttiamo le sigarette nel portamuccini portatile e non mangiamo più la carne di Mammut! 😛
La verità è che ho paura di diventare amico dell’uomo invisibile, vedere energia ovunque, nutrirmi di gusci di noce, vestirmi con lo sterco secco, bere piscio… praticamente morire di fama come lei!!!

anna oxa ballando sotto le stelle

Siamo quello che mangiamo! Ecco io non mi sento brutto!

Il Portinaio

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