abercrombie
Italians do it better,  Portineria,  Shopping Compulsivo

ABERCROMBIE & FREAK

Sono andato a fare un colloquio ad Abercrombie, la nuova sede milanese del brand americano.
Non che avessi la smania di entrarci ma visto che mi hanno chiamato… farò finta di avere meno di 26 anni, addominali scolpiti e un altezza che si aggira intorno al metro e novanta.
Per chi non lo sappia pare che ci siano solo sgallettate e giovani ragazzini come commessi.
E perché mi hanno chiamato? Semplice avranno sbagliato a leggere la data di nascita. Il che la dice lunga sul metodo di scelta dei candidati.
Già tremo!
L’appuntamento è alle 4 in una via dietro la stazione di Cadorna.
Come ci si prepara ad un colloquio?
Allora prima farsi la doccia e poi la barba.
Consiglio di mettere un po’ di paraffina in faccia così i peli non rimangono fermi nel lavandino e non dovete perdere tempo per lavarlo, perché poi se vi prende la smania, finite che lavate tutto il cesso.
Mi raccomando i denti sennò l’alito di cipolla si farà sentire.
Infine preparate un vestito casual, non troppo elegante tipo pinguino, né troppo sintetico per via del sudore.
Io consiglio una bella camicia e un maglioncino grigio, mentre per le donne una gonna ampia così se avete caldo vi potete “sciusciare” il viso (poco truccato mi raccomando).
Sono arrivato con una mezz’oretta di anticipo e così mi sono fatto un giro intorno a questa zona della Milano “bene”.
Che posto da pirla!
Pieno di  “bauscia” che parcheggiano davanti alle scuole con i loro Suv per trainare vacche.
Non abitate in Trentino!
E basta con ‘sti Labrador… mica li cuce Prada!
Prendete gli orfanelli dell’Enpa oppure dei cani più divertenti…tipo i barboncini rosa di Moira Orfei o quelli elettronici della Sony!
I bambini milanesi hanno tutte le cartelle di Louis Vuitton, le madri sembrano degli Yeti con tutte le loro pellicce di volpe argentate e i vigili devono avere una gran pazienza, a gestire ‘ste jeep di merda davanti al collegio di Don Lurio.
Può esistere una scuola che si chiami ancora “collegio”? Mi fa una tristezza, sembra un centro di accoglienza per bambini griffati.
Davanti al palazzo degli uffici di Abercrombie c’è una ragazza che sta congelando da mezz’ora.
“Sei qui per il colloquio?”
“Sì…”
“Hai visto per caso se sono arrivate altre persone?”
“No…”
“Quanti anni hai?”
“21…”
“Dicevo cerebrali!”
“Scusa?”
Sono le 15 e 55 e non si vede nessuno!
Possibile che siamo stati chiamati solo in due?
Chiedo al custode.
“Scusi, gli uffici di Abercrombie?”
“I colloqui non li fanno più qui, ma in centro”
Ecco due poveri ragazzi, congelati, correre come i pazzi verso Corso Matteotti, pur di non arrivare tardi.
Ma chi c’è all’ufficio del personale? Ciripiripì kodak?
Dopo venti minuti arriviamo!AAAAAr0swXYAAAAAAFu4xg
La coda fuori dal negozio è sempre allucinante, neanche regalassero pane gratis e generi di prima necessità.
Ci fanno entrare dal retro, dove stanno ampliando il negozio e, fra un labirinto di muratori e commessi, arriviamo davanti ad una porta che sembra l’entrata di un ospedale.
L’uomo della sicurezza non ci vuole fare salire… io m’innervosisco e lo obbligo a chiamare i piani alti, se non vuole che i suoi “piani bassi” gli arrivino in gola.
“Va bene, hanno detto che potete salire, ma fate in fretta?”
Arrivati al terzo piano ci accoglie “la figa di Quartoggiaro”.
“Siete in ritardo”
(Certo puttanella vestita in flanella, vuoi che ti lanci una maledizione meridionale che ti viene il capello crespo in tre secondi?).
“Ci avete mandato voi la mail con l’indirizzo sbagliato”
“Io non ho mandato niente”
(E allora vai a spaccare la legna, che vestita così sembri un profuga canadese inseguita da un grizzly).
“Allora se non hai mandato niente, non puoi chiamarmi qualcuno?”
Stronzina Abercrombie telefona alla sua superiore che arriva dopo un quarto d’ora.
C’è un via vai di commessi, tutti vestiti uguali e tutti con le infradito!
Che schifo!
Come fai a parlare con qualcuno che ha l’alluce valgo oppure le unghie gialle e spesse da vecchio?
Non è igienico e neanche comodo per loro.
Siete mai entrati poi in negozio?
Tutto è buio e solo i corner dei vestiti sono illuminati, con la luce di sicurezza per i bambini, quella con su Winnie the Pooh, prima che trovi la taglia ti sono calate 5.4 di diottrie.
Tutto lo Store profuma della loro acqua di colonia al piscio di gatto e sudore di piedi.
La musica è talmente forte che non puoi parlare con nessuno e su ogni piano c’è una cogliona che balla, o peggio che si taglia le unghie (dei piedi) con il tronchesino che ha trovato in omaggio su “Cioè”.
Non è un negozio è uno stato d’assedio! Fosse poi a buon mercato!
Io non voglio vestirmi da lesbica del Quebec!
“Scusate ragazzi, non posso farvi entrare al colloquio perché siete in ritardo e ho già 25 persone davanti a voi. Siete qui per fare i modelli, gli stilisti o i direttori della formazione?”
“Siamo qui per fare gli orli ai jeans insieme ai bambini cinesi che tenete nel seminterrato!”
Ecco ci hanno respinto così, senza poter ribattere o avere una chance per un loro errore!
Coglioni!
All’uscita ci hanno anche perquisito, insieme ai commessi che finivano il turno.
Ma non era un ambiente giovane dinamico con un clima di fratellanza, pace e tolleranza!
“Potete levarvi i giubbotti? Dobbiamo anche controllare sotto i maglioni!”
“Ho nascosto dei campioncini del vostro profumo nelle mutande, vuoi che me le tolga?

Il portinaio

36 commenti

  • Paolo

    Post vecchissimo, forse inutile rispolverarlo, soprattutto in virtù dei cambiamenti radicali che ha vissuto e sta vivendo l’azienda in questione. Mi chiedevo se avessi cambiato idea a riguardo. E aggiungo: ammetto di essere di parte, lavoro per Abercrombie da 5 anni ormai. Non sono alto un metro e novanta, anzi ;), e non mi considero uno spocchioso superstronzo che tratterebbe male dei candidati per una posizione lavorativa.
    Purtroppo certi meccanismi possono non essere consoni, ma si demonizza Abercrombie troppo spesso non ricordandoci pero che aziende come Inditex, H&M, Gruppo Coin per non parlare del settore del lusso, si comportano alla stessa identica maniera. L’unica differenza è che A&F rende di dominio pubblico il fatto che vengano adoperati certi stantard, per esempio, nelle selezioni del personale. Burberi, antipatici e spocchiosi? Forse. Ma cosa si dovrebbe fare? accompagnare le giovani reclute per mano, cantare loro una canzoncina della buona nanna per tranquillizzarli e farli accomodare su una poltrona massaggiante per avere il colloquio? SVEGLIA. Si chiama selezione naturale, e non è diversa da quella che c’è in tutte le altre aziende che magari si nascondo dietro un velo di ipocrisia e sorrisi per poi lasciarti a casa comunque dopo averti fatto seriamente credere di essere quello giusto. Non commenterò la descrizione che hai fatto del negozio o dei commessi, lascia davvero il tempo che trova. Ma ho solo una domanda: come mai tutti gli altri ragazzi sapevano dove sarebbe stato fatto il colloquio? Vuoi dirmi che davvero solo a voi due piccoli fiammiferai hanno scritto l’indirizzo sbagliato?? XD un po’ difficile da credere… Forse è vero che non te ne fregava abbastanza 😉

    • Portinaio

      Oh Mio dio Paolo è passato così tanto tempo che non ricordo quasi più niente. Ah no! Ricordo che eravamo in tre ad aver ricevuto la mail sbagiata, che il Portinaio del palazzo ci disse che non eravamo i primi…il resto è entrato di diritto nel dimenticatoio. Sono contento che tu abbia trovato in A&F un luogo dove poter crescere. Non porto rancore credimi, la mia era solo una cronaca di una giornata. Ci sono entrato qualche giorno fa, non è cambiato poi molto. Profumo intenso, stesse maglie e i soliti jeans. Ti auguro un buon natale e di non essere selezionato anche tu “naturalmente”. Peace!

  • jade

    ma vabhhhheeee…..la vostra sinceramente mi sembra invidia….cs ne sapete di quelli ke c lavorano la dentro??????io cononsco ragazzi ke c lavorano e sn persone normali come tutti….nn aggiungo altro

    • Portinaio

      Jade io invidio chi ha un Q.I. superiore a 250! Per il resto credo che di Abercrombie sia stato detto già abbastanza…grazie per il commento comunque e credimi io e i conquilini della Portineria non siamo affatto invidiosi!

  • Chiara:)

    Diofa’!! Se non vi piace Abercrombie, non ci andate! E poi cosa ne sapete delle ragazze ed i ragazzi che ci lavorano? Solo perche’ sono belle, non vuol dire che siano galline stupide! Io conosco un ragazzo che ci lavora e nel frattempo studia medicina all’universita’ ed e’ un simpatico e gentile! E poi non ci possiamo vestire come lady Gaga!! Se una persona vuole spendere 80 euro per una camicia lo può fare! Maddaii non iniziate a fare questi discorsi sul consumismo…vabe’ •_•

  • yy

    cavolo non sono del tutto d’accordo su qllo che hai scritto …pero sei stato un grande….!!!!!!!!!!!!!haahahahhaahha mi sono divertita a leggerlo!!!!!!!!!!!!
    cmq il profumo a me piace…hhahahahahahaha

    grandissimoooo!!!!!!!!

    ciao ciao
    yy

  • francy

    ciao! perdonami ma nn avevo visto qst commento e mi sa che per sbaglio ho cancellato la tua mail 🙁
    me la potresti gentilmente rimandare?
    cmq si guarda tornassi indietro cambierei argomento della tesi! ma ormai sn quasi alla fine!
    li nel negozio di abercrombie sn davvero menosi come nn so cosa! 🙁

  • francy

    ciao!!!! condivido a pieno tutto ciò che hai scritto, sn andata nel negozio per chiedere delle informazioni per la redazione della mia tesi di laurea e con un menosismo ad altissimi livelli e uno snobbismo spropositato mi hanno detto ” mi spiace nn possiamo rilasciare niente” ci credo qnt ti dispiace! gli avrei voluto sputare in faccia! sn qui però a scriverti, perchè da qnt hai scritto sembra che abbiano degli uffici sia dietro cadorna che li in corso matteotti, mi sapresti dare l’indirizzo preciso, magari provo li, saranno più gentili… ti prego risp perchè voglio riprovarci, mi serve tr un intervista per la tesi!

  • diego

    @Silvia invita a bere qualcosa Drago magari nasce qualcosa..pero’ mi raccomando niente Coca Cola..incredibile come certa gente faccia del moralismo a buon mercato

  • (Silvia) Non mi chiamo Candy

    @ Caro Diego, quando gli argomenti scarseggiano è facile insultare tirando in ballo il comunismo. Eppure ho sempre pensaro che il buon senso dovrebbe appartenere a qualunque ideologia politica, seppure distante dai nostri personalissimi ideali. Ironizzare o criticare un capitalismo esasperato come quello che ci sbatte in faccia questo marchio non fa di una persona un comunista. Gabriele ci ha raccontato della sua personalissima esperienza, un’esperienza che, credo da qualsiasi punto di vista la si guardi, non è stata una bella esperienza. Trattare le persone che vanno a fare un colloquio di lavoro come buoi da far pascolare non rende onore al marchio, al di là di quanto fatturi l’azienda. La loro strategia è legale? Legale non sempre è sinonimo di “giusto”e forse non serve che per spiegartelo io ti porti in esempio gli ultimi fatti politici che interessano l’Italia dove è bene evidente come qualcosa di chiaramente non giusto sia reso legale solo per gli introiti di qualcuno.
    Profitto, fatturazione, profitto, fatturazione. E le persone? E le relazioni umane? E il rispetto? Certe cose non si comprano. E se tu non lo capisci e io si, e se questo fa di me una comunista e di te no… beh allora io sono comunista. Ah, mangio anche i bambini ovviamente, mica mi limito alla critica di discutibili politiche di mercato!

  • Drago

    Posto che secondo me discutere su Abercrombie così animatamente e con tanta passione fa venire una tristezza cosmica, vorrei dire a Diego: se non si fa ironia sui potentati economici su chi la vuoi fare? Sulle vacche maremmane? Sui morti di Viareggio (ah, le aziende privatizzate..!)? Sui lavoratori ricattati dalla Fiat?
    E per Gein, il successo e il merito (o la qualità) sono due cose ben diverse. Anzi, purtroppo fanno spesso a pugni.
    Cazzo però, ma dove vivete? nel mondo fatato dei Gran Vestiti? C’è più realtà in una frase del Portinaio che nei vostri interi post economico-berlusconan-televisivi.

  • Portinaio

    @Gein: Innovativo è Alexander Mcqueen che veste Lady Gaga come una statua…innovativo è American Appareal che toglie loghi e lima tutto all’essenziale…la mia è solo una cronaca di quello che mi è successo! Poi se i cronici compulsivi si divertono a spendere per una camicia “straccio” 80 euro…beh non sono tanto furbi!
    Per Dio non fanno neanche i saldi da Abercrombie!
    E poi ho fatto il colloquio perchè ero curioso, non per necessità!
    Mi hanno trattato come un cane abbandonato e secondo te devo essere riconoscente?
    Gein andiamo a fare shopping insieme…non diventiamo impersonali come Abercrombie!
    Ok?
    A presto sul Portinaio

  • Gein

    PER ME TI SBAGLI, L’ABERCROMBIE FA DEI GRAN VESTITI, CERTO MAGARI LI TROVI SIMILI IN UN MERCATINO O DA H&M, VA BENE, MA ALLORA PERCHE COSì TANTA GENTE SPENDE COSì TANTI SOLDI PER AVERE UN MARCHIO ADDOSSO? SEMPRLICE PERCHE’ è DAVVERO INNOVATIVO, DAVVERO NUOVO, DAVVERO GIOVANILE. PERCHE’ TANTO SUCCESSO SE FA SCHIFO COME DICI? IO NON VOGLIO FARE POLEMICA, NON VOGLIO FARE LA PALADINA DI CHISSA’ COSA, PERO’ PER ME TI SBAGLI.
    E SE TI AVESSE FATTO COSì SCHIFO L’ABERCROMBIE, FIDATI, NON SARESTI ANDATO FINO Lì A FARE UN COLLOQUIO. MI SA UN PO’ DI VOLPE CHE NON ARRIVA ALL’UVA, MA GIURO NON LO DICO CON CATTIVERIA, è CHE è INEVITABILE CHE SIA COSì. E’ UN BEL NEGOZIO, E IL SOLO FATTO CHE RIESCA A RIUNIRE COSì TANTE PERSONE DISTANTI TRA LORO GLI FA ONORE. CERTO I SUOI DIFETTI CE LI HA, QUESTA MANIA DI VOLERLO FAR APPARIRE COME UNA DISCOTECA DOPO UN PO’ PUO’ STANCARE, MA è SEMPRE UN MODO DIVERSO, E RIPETO DIVERSO, DI PROPORRE NUOVE IDEE. FOSSERO TUTTI COME GUCCI E LOUIS VUITTON, CON ENORMI NEGOZI CON MILLE PANNELLI IN LEGNO DI NOCE E PARETI COLOR PANNA CIAOBELLI!
    CIAO A TUTTI

  • Cristina

    @diego: la mafia è la migliore organizzazione internazionale dal punto di vista dei profitti economici, quindi di soldi, quindi di economia.

  • diego

    @tonino/stefanorfeo
    ragazzi..si parla di una catena di abbigliamento quindi si parla di mercato..quindi di economia quindi di vendite quindi di soldi..da cosa altro giudicate la positività di un’azienda di abbigliamento?da quanto fattura?o da quando è moralmente o socialmente edificante???si parla di economia e cioè di quanto abercrombie sia un buona azienda nel senso economico del termine, quindi di quanto sia una sana e sicura azienda con fatturati solidi e utili interessantissimi..di quanto sia fonte di guadagno per chi in essa investe e di carriera per chi ci lavora .
    Questo giudizio squisitamente economico alla luce , ripeto, che si parla di una catena commerciale,vale a prescindere dalle seppur discutibili strategie che i manager di abercrombie applicano, poiceè fin a prova contraria sono legali e originali e producono stimolo per quelle aziende di moda italiane ferme a vecchie tradizioni ma sempre dinamiche nell’elevare i prezzi quindi competitività nel settore.
    giudichiamo le cose per quelle che sono abercrombie e’ una catena di negozi di abbigliamento ne più ne meno non deve esser giudicata per gli effetti che produce nelle menti della massa di consumatori..o qualsiasi marchio di successo sarebbe perseguibile… abercrombie semplicemente vende..chi compra puo’ farlo perche’ gli piace l’articolo in un tranquillo martedi mattina attratto dalla forte musica che sente in san babila..quindi disinteressato ..oppure…indebitarsi per comprando tutti i tipèi di magliette facendo file chilometriche abercrombizzandosi come un aneba…ma questa non è colpa di abercrombie ne dei manager…che ripeto..sono nella legalità .. (@tonino cazzo centra la mafia??????) è colpa del consumatore malato

  • tonino

    @diego, mafia e n’drangheta si che fatturano cifre importanti e su base quotidiana e su Milano… Caspita Diego se il distinguo per parlare bene/male di una brand e/o di una organizzazione è funzione del fatturato allora saremmo messi mica bene, non credi?

  • stefanorfeo

    @diego: scusa ma come funziona allora il managment di aziende di questo tipo? Quali sono i punti del racconto che trovi irreali? Ti riferisci ai colloqui di massa che sembrano fatti solo a scopo pubblicitario (non cercano “commessi” ma “modelli” e “stilisti”)? Pensi alle ore di coda fuori dagli ingressi per far parlare i TG regionali? O allo spensierato clima di stordimento che favorisce gli acquisti impulsivi?
    Certo che se fatturano 800mila euro al giorno quei manager sanno fare bene il loro lavoro. Che però sembra non essere quello di vendere prodotti ma un modello di vita che uno spirito profondamente critico come il tuo non può non provare quanto meno a mettere in discussione…

  • diego

    senza offesa ma la tua descrizione e’ ironica quanto basta a trasformarla in irreale e fantasiosa..non funziona propriamente come hai descritto tu ..aldilà del gusto che , essendo personale, è soggettivo e il brand puo’ o meno non piacerti , estremizzare e caricaturare seppur con ironia il managment e la serietà professionale di un gruppo da 800mila euro al giorno (solo a Milano) mi sembra una imopropria e ridicola esagerazione anche per me che sono profondamente uno spirito critico
    Diego

  • Soraya simon

    ieri ne sentivo parlare di questo posto… ma mai e poi mai descritto cosi. Grande Gabry. A proposito, il tuo sito è bellissimo !!! baci

  • chiara

    ah ah ah che ridere Gabry!!!L’hai descritto alla perfezione..cmq secondo me è un posto da gay!!!!E soprattutto trattano la gente come dei microcefali!!!Che tristezza di negozio!! Tu sei sempre divertentissimo!!bravo bravo!!

  • pj

    marisa! che storditi! come se tutti i giovinetti fossero li a bramare altro che un ruolo da commesso-sempre-in-vacanza nel cuore di milano. bene così! bacio

  • (Silvia) Non mi chiamo Candy

    “fanculo tutti e dirigiti verso un paese caldo … dove le infradito hanno un senso, ed i “peli” solo per essere rimossi da una ceretta!”

    Cito Beatrice per ricordarti che nel paese caldo c’è qualcuno che ti aspetta.
    Catania 25°C. Sto in maniche corte il giorno di Capodanno… e ringrazio il riscaldamento globale!
    Scrivi Gabry, a qual paese Abercrombie & simili.
    Bacio

  • Elisa

    ecco finalmente ho saputo com’è andata…meglio così Gabri! non sanno nemmeno mandare le email!!! baci baci, spero tu ci abbia perdonate…

  • beatrice

    mi domando come faranno a sopravvivere considerato che le felpe sono sempre le stesse da anni …..
    le stronzine con le infradito sono un male ormai incrostato nella nostra societa’, cosi’ come le stronzone con le pelliccissssssime … nemmeno in Siberia ….
    fanculo tutti e dirigiti verso un paese caldo … dove le infradito hanno un senso, ed i “peli” solo per essere rimossi da una ceretta!

  • big lidia

    mamma Gabu…tutto ma Aberschifocrombie no ..ti pregooo! credo che sopravviveresti solo poche ore in quel marasma di profumi e baraccone danzanti! ricordo ancora quando sono entrata nel negozio a new york…in vetrina c’era un modello mezzo nudo che sculettava…e in ogni angolo baldracche che ti salutavano chiedendoti heii…how are you today??!!..con il sorriso piu’finto che abbia mai visto. tornata a casa avevo ancora addosso quel profumo che spruzzano in ovunque ogni 5 minuti…nauseabondo! beahhh….nooo…nooo….Gabu…grazie a dio sei arrivato in ritardo!!! niente succede a caso! love

  • Donato

    Ma che vita movimentata che hai su a Milano Gabriè!!
    Vedi che vuol dire stare nella capitale economica d’Italia……?
    Qui a Roma non succede mai nulla…… 🙂

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.