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SESSO DISPERATAMENTE

Quando gli adulti parlano davanti ai bambini delle loro cose da grandi pensano sempre che questi si facciano i fatti loro.
Ma spesso non è così. A parte i ragazzini cerebrolesi sempre appesi al Nintendo Ds, alcuni riescono a scoprire torbidi segreti famigliari e piccole scappatelle coniugali.
Io ero un bambino di quelli.
Da piccolo per non farmi beccare usavo il walkmen. Facevo finta di ascoltare “Fivelandia 3”, ma in realtà origliavo i cazzi di casa mia.
Nessuno si è mai accorto che il germe del Portinaio stava crescendo in me e, come un piccolo Damien, rimanevo impassibile alle lorde confessioni di parenti e amici.
In effetti mi cagavo la minchia al ristorante. Di giocare con la figlia cicciona del cuoco non ne potevo più, guardare le aragoste nell’acquario mi mandava a male e sputare le molliche di pane ai camerieri mi annoiava. Quindi mia mamma all’epoca aveva ringraziato il signor Andreas Pavel, (vero padre del walkmen) per aver inventato un oggetto per farmi stare buono e zitto.
Ma nessuno sapeva che era più divertente ascoltarli.
Zia Sara non ne ce la faceva a tenere un segreto per sè.
Aveva scelto mia madre come suo confessore, peccato che non aveva fatto i conti con me, sempre pronto ad abbassare il volume e a scoprire i “cestini di corna” che faceva al povero zio.
C’era un amico di famiglia che cercava di zomparsela da anni, ma pare non fosse un grande amatore e lei lamentava la sua scarsa durata e misera erezione.
Mia mamma si sentiva vittima e complice. Da un lato non voleva ascoltarla, ma nonostante tutto cercava di esserle amica e di farle capire il senso della famiglia.
Non credo abbia avuto successo visto che zia Sara cambiava amante appena finiva un rotolo di carta igienica.
Il gioielliere della località dove andava in vacanza pare le avesse donato l’anello più bello del negozio, ma lei proprio non se la sentiva di trasferirsi al Sud e perdere lo status symbol della donna più piacente della sua città.

Una volta sull’aereo, mentre ascoltavo Luis Miguel, le ho sentite mentre parlavano delle loro performance a letto.
Pare che anche mio zio avesse avuto problemi di “innalzamento“, qui avevo dedotto che zia Sara più che un’arrizzacazzi era una specie di donna annoiata, che si eccitava solo quando veniva adulata. Lei godeva solo così, quando sentiva la parola “che bella donna”, “andiamo a mangiare in un posto da ricchi” “domani arriva la tua quarta donna delle pulizie”.
In effetti aveva questa piccola mania della casa igienizzata. Non ha mai fatto sedere nessuno in salotto, perchè il divano era stato comprato solo nel caso fosse venuta la Regina Elisabetta.
I suoi figli vivevano nello sgabuzzino e mio zio doveva dormire in piedi come i cavalli, sennò le lenzuola si sgualcivano.
La sua famiglia ha goduto solo quando il cane, comprato contro la sua volontà, ha avuto un attacca di dissenteria sulla moquette e sul divano.
Quando mio zio passò a miglior vita lei decise di rifare tutta la casa, per togliere quell’imbarazzante moquette anni anni 70 e ridare luce alla sua vita di vedova allegra.
Il giorno dell’inaugurazione l’abbiamo passata in cucina, visto che il salotto era come al solito zona vietata. C’era persino la plastica sul divano, che credo abbia tolto dopo due anni.


E’ simpatica zia Sara, ti manda a pisciare in giardino per paura che gli sogccioli sull’asse, le piace la bella vita ed è tirchia peggio di zio Paperone.
Quando ha trovato il nuovo compagno si è sincerata subito del suo conto corrente a 10 zeri e fa niente se le sue misure arrivavano a 9 cm, l’importante per lei era ed è essere bella, più dentro che fuori.
Giuseppe Simone è uno dei nuovi eroi di Youtube, voglioso 37enne di origini pugliesi che va troie.
Non crede in Dio, ama la figa e cerca qualcuno che lo soddisfi.

Se fosse un uomo dall’aspetto piacente e con un lavoro da 15000 Euro al mese di sicuro gli avrei presentato zia Sara. Peccato che il suo cervello è formato solo da stercorari e tracce di gusci di frutta secca.
Ah! Quella volta sull’aereo quando toccò a mia madre parlare delle sue fellatio, ricordo di aver alzato il volume a manetta. Non ero ancora pronto per sapere la posizione del kamasutra preferita dai miei genitori.

Il Portinaio

Certo che da piccolo ascoltavo della musica…

 

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