Amico è,  Lavoro sporco,  Videocracy

QUESTO STRANO ABISSO (Soggetto)

 

Fabio Cinti si è presentato una sera d’estate a casa mia. Per mangiare una pizza e leggere il soggetto del video “Questo strano abisso”.
Dovrò lasciarlo senza parole, far crescere a dismisura la sua popolarità e riempire il suo ego!
Sarà lui l’unico protagonista, non ci saranno altre comparse.

Dlin dlon
(suono onomatopeico del citofono)

“Ciao sono Fabio”
“Chi?”
“Fabio Cinti!”
“E chi è?”
“Pirla!”

Entra, si siede sul divano.
Noto le sue scarpe.

“Ti piacciono?”

Cosa si risponde ad una persona che da qui a qualche mese potrebbe diventare un tuo papabile “cliente“?

“Carine…hai fatto un viaggio nei paesi in via di sviluppo?”

Meglio accendere il computer, sennò rischio di essere defenestrato! Anzi meglio nascondere la chitarra potrebbe uccidermi suonando le canzoni di De Andrè!

“Posso incominciare?”

Mi sono alzato e per 4 minuti e 6 secondi ho tenuto alto il mio livello spirituale.

“Pikachu via dalla mia testa, Pikachu via dalla mia testa!”

Ecco sono pronto…da qui in poi niente farà più ridere.

Fabio sarai davanti allo specchio, lo specchio di un bagno! Per me è l’unico posto dove siamo noi stessi. Possiamo fare tutto, curare le ferite e diventare belli, specchiarci e vedere chi siamo veramente e perchè no…fare anche le puzzette e la pipì seduti!

“Pikachu via dalla mia testa, Pikachu via dalla mia testa!”

Vorrei un bagno pieno di oggettini, magari santini, statuette, madonnine, foto e dettagli un po’ decadenti.
Non canterai in questo video, ho sottolineato per te solo alcune parole del testo.
Quelle potrai cantarle.
Ti truccherai, ma non per vanità, solo per non rivelare te stesso.
La scena poi si sposterà in camera da letto.
Indosserai abiti che ricordano un po’ un mimo francese, calze a strisce bianche e nere, magari una bombetta e una maglia bianca.
Soffierai su una girandola.
Sdraiato su un letto ti perderai con un orologio a catena, per poi scoprire che nel frigo c’è il tuo cuore.
E un uomo senza cuore cosa fa?
Potessimo donarlo quell’organo a chi lo daremmo?
Uscirai di casa in abiti eleganti, con un vassoio, pronto a servire “Il diavolo che ti tormenta”.
Ma il gioco dell’offerta cambierà il suo ruolo, da maggiordomo diventerai padrone. E quel diavolo servirà a te il vino della vita, quasi come un’ultima cena.
C’è la mela del peccato, il giardino dell’Eden…

“Senti…ma una bella serpe che ti morde sul collo? Poi tu in preda al veleno scappi tutta nudo come una porca Eva e cadi di faccia stampandoti sulla strada, poi passa il camion del liquame e ti scarica addosso tutti gli escrementi del paese?”

“Pikachu via dalla mia testa, Pikachu via dalla mia testa!”

Fabio leggerai un libro. Mi piacerebbe fosse Pinocchio.
E’ il primo personaggio “senza cuore” che mi è venuto in mente.
“Il diavolo che ti tormenta” ritornerà con una torta.
E’ il momento in cui rimpiangi l’infanzia, il momento in cui vorresti tornare all’83, come dici nel testo.
La tavola sarà imbandita, come se fosse quella del cappellaio matto di Alice, ci saranno confetti, caramelle, pasticcini.

“Abbiamo topi da buttarci sopra?”
“Potremmo trovarli”
“Ottimo”
“E poi dove li mettiamo?”
“Li buttiamo nella fogna piena di radiazioni e aspettiamo che si tramutino in zoccole grosse come rottweiler”
“Forse meglio di no…”
“Pulcini?”
“E poi cosa ne facciamo?”
“Puoi allevarli a terra, come tutti dovrebbero fare, farli crescere sani e robusti e venderli al mercato come prodotto bio. Aprire una srl, ritirarti dall’industria discografica e fare le scarpe a Francesco Amadori. Poi magari ti sposi una contadinella veneta e metti al mondo 4 figli. Lei diventa grassa, tu la tradisci con una polacca, poi ti becca a letto con un gufo e ti uccide sparandoti a bruciapelo…per pelo intendo quello del pube!”

“Pikachu via dalla mia testa, Pikachu via dalla mia testa!”

Fabio ad un certo punto nel video ti metterai la mano sul petto, il pubblico vedrà che il cuore nel frigo è scomparso.
Il tuo desiderio è stato esaudito, hai riacquistato le facoltà di amare.
Ma amare chi?
Un breve sorriso e poi una bella corsa in campagna!
Un’altalena vuota, tu davanti ad una chiesa e quel vagare ti riporterà al punto di partenza.
Davanti allo specchio ti laverai la faccia e sussurrerai le parole ” Non ti riconosco più”.
Fine

Scusa se non riesco a trovare le parole per dirti grazie…ah sì! Ricordati nel testamento di non lasciarmi le tue scarpe!

Il Portinaio

Questo Strano Abisso
(testo e musica di Fabio Cinti)
Dove c’è tutto nessuno si aspetta di trovare niente.
Io vivo tra le foglie riflesse nello specchio dell’acqua
e sono un essere sessuale…
Ho i baffi allungati verso le mie braccia…
Oggi mi addolora ogni singola figura, ho paura della luce
e della serie dei palazzi che finiscono laggiù
dove ci sei tu stasera.
Dove sono stato?
Non ricordo più, ho un diavolo che mi tormenta: ho il sospetto che sia tu.
Nessun innamorato si addormenta…
Hai gli occhi stanchi,
 non ti riconosco più.
È tornato a piovere ma in fondo siamo a marzo.
Che giorni inutili, ma che vita è questa?
Vorrei tornare all’83 per fermare il tempo e saltare in alto, 
guardarmi ridere da una ringhiera, 
lanciarmi a capofitto nell’infanzia, 
per non vedere adesso questo strano abisso.

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