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Nobodyknowsme,  Portineria

IL MIO VICINO NON E’ TOTORO Volume 2

Finalmente casa nuova.
Mi sono subito arruffianato la portinaia. Occhiolini, ammiccamenti, toccate de pacco, sorrisini, pettegolezzi sul vicinato.
Basta poco.
I condomini però mi hanno fatto già capire che questo è un palazzo serio e anche un po’ razzista.
C’è la vecchia di non so quale piano che quando ha visto gli avvisi dell’assemblea appiccicati sul muro con lo scotch ha esordito con un “Sembra una casa di Quartoggiaro”. Per chi non lo sapesse Quartoggiaro è una zona periferica di Milano, dove è nato questo attore:

davide-silvestri
Se non sapete chi è state pure tranquilli perchè nemmeno io lo so! 😛
Ma i miei amici di “Quarto” dicono che adesso se la tira e rinnega di essere “nato ai bordi di periferia”.
Mentre aspettiamo che Davide Silvestri rettifichi su questa cosa vi racconto la mia prima settimana coi miei nuovi vicini.
Quelli del mio pianerottolo sono un ragazzo con i baffi stile Dalì che non è mai in casa e una vecchia in coma, assistita da una badante orientale.
Il signore che abita al terzo piano invece continua spiarmi dalla finestra. Ne sono certo.
Io faccio avanti e indietro con l’auto per buttare scatoloni e andare a prendere le ultime cose nella casa vecchia. Neanche il tempo di lasciare l’auto in cortile e…zac: foglietto appiccicato sul tergicristallo!

“E’ severamente vietato parcheggiare l’auto all’interno del palazzo se non per carico e scarico, ci sono i parcheggi sulla strada. E altresì vietato parcheggiarla davanti ai box degli altri condomini”

E io secondo te cosa stavo facendo?
Sono corso subito in lacrime dalla portinaia, lamentandomi dell’accaduto. Le ho anche detto che ho trovato una testa di cavallo mozzata davanti alla mia porta.
Mi ha rincuorato.

“Sono 25 anni che faccio questo mestiere. Conosco i miei polli. Bisogna avere pazienza. Pensa che è anche venuto qui a chiedere se poteva mettere l’avviso sul tuo tergicristallo. Io gliel’ho detto che stavi traslocando, ma a quello piace un po’ rompere le scatole. Stai pure tranquillo…tieni un cioccolatino”

Sorrisino sotto i baffi e via.
Anche portare oggetti ingombranti in ascensore è diventato un caso diplomatico.

“Scusa cosa stai facendo?”
“Buongiorno sono il nuovo inquilino del settimo piano”
“Vedi di mettere delle scatole sulle pareti dell’ascensore sennò lo sfrisi!”
“Lei è del comitato di benvenuto?”
“????”

Non ha capito la battuta!

“Poteva anche dirmi buongiorno!”
“Auguri e non sfrisare l’ascensore!”

Pensare che abita al primo piano.
Ma come diceva mia nonna “Ti spenderai i tuoi soldi in medicine!”

Il locale monnezza è un delirio. Io scendo tre volte al giorno con quintali di carta, vetri rotti e bottigliette di acqua.
Ieri la tragedia!
Qualcuno aveva lasciato un sacchetto di plastica nel contenitore della carta. Apriti cielo. Qui bisogna subito organizzare un’assemblea condominiale straordinaria, installare telecamere nascoste e trovare l’inquinatore folle!
Sono corso subito dalla portinaia.

“Signora Meri posso lasciare gli scatoloni del trasloco ben piegati e legati così da agevolare il ritiro ai signori della spazzatura?” (Strizzata de pacco)
“Certo mio giovane aitante nuovo condomino”
“Sono stato sgridato da un’altra persona. Era un signore anziano del primo piano”
“Lascialo perdere. E’ un frustrato che convive con il fratello”
“Sono zitelli?”
“Sì. Quindi capisci che devono prendersela con gli altri”
“Ho trovato un sacchetto di plastica nel bidone della carta”
“Coooooooosa?”

Ora sono state messe trappole segrete. Il primo che oserà sbagliare la differenziata verrà rinchiuso nelle prigioni buie e fredde del palazzo e poi dato in pasto al nuovo cane della portinaia. Un pastore tedesco che mangia solo cadaveri e quindi sensibile alla carne umana.
Ieri sera invece ero in solaio a portare pensili, sedie e a nascondere i giornaletti sexy con le foto di Sabrina Salerno nuda.
A un certo punto vedo un’ombra sul muro.
Faccio capolino e scorgo un altro anziano scappare e chiudermi la porta in faccia.
Niente, qui mi stanno curando a vista. Sembra di stare nell’ hotel di Shining. Ci mancano le gemelline nel corridoio dell’ingresso e un bambino con il triciclo e giuro che cambio casa.
Comunque sono corso subito dalla portinaia.

“Signora Meri dice che è meglio mettere un cartello di scuse per via del mio trasloco? Sa sono povero. E’ la mia prima casa. Fino all’altro ieri dormivo su una panchina”
“Povero ragazzo. Stai tranquillo. Ci penso io a difenderti. Chissà che fame che hai. Tieni un panettone”
“Ma è scaduto!!”
“Scusa non eri povero?”
“=_=”

Ora mettetevi sotto le coperte.
Ieri notte ero vicino all’ascensore. Fuori il vento soffiava creando un sibilo stregato. La notte copriva l’intero palazzo con la sua ovattata presenza, i morti giacevano vicino al citofono e i vampiri cagavano dai tetti.
Stephen King ha sempre rimandato indietro i miei manoscritti horror.
Mentre stavo aspettando ‘sta minkia di ascensore, un piccolo cane si è affiancato ai miei piedi.

“Ciao piccolo bastardino color miele che carino che sei”

La coda dell’occhio però ha visto qualcosa…


Mi giro! E lei stava ferma lì. Il tempo di sbattere le ciglia e ha incominciato a correre verso di me, muovendo le braccia come per colpirmi. Faceva versi che non sono di questa terra.
Con in mano un accendino…che io avevo scambiato per un coltello.
Davanti a me sono passate tutte queste facce:

Più o meno la scena è andata così:

E io ho avuto questa reazione:

Sono morto per dieci secondi. Cagato in meno di quattro e pisciato fino alle ginocchia.

Il giorno dopo la portinaia mi ha raccontato che quella del quinto piano è tetraplegica, fuma le canne a manetta e sta insieme ad uno di colore alcolizzato. Litigano spesso e non raccolgono mai la merda del cane.
Bene! Ora so anche chi vende la droga!

Il Portinaio

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