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SUSHI O PIZZA? (Intervista a Simone Legno)

portinaio tokidokiIl 10 marzo mi sono svegliato con un attacco di cervicale. Pensavo già ad un male incurabile che mi aveva attaccato il cervello, non quello che tutti nominano come “un brutto male”, quanto piuttosto ad un alieno che stesse cercando nella mia testa un luogo dove piantare aghi da esperimento.
Avete mai avuto un attacco di cervicale?
Sembra di aver preso tutte le droghe del mondo e bevuto un litro di vodka sottomarca dell’Eurospin.
La stanza gira come in una nota canzone di Battiato e tu credi di morire. Anche se chiudi gli occhi continua a girare. Poi scatta la nausea e l’attacco di panico. Quindi sono due le cose: o vomiti e svieni nella tua zuppa di piselli o in preda all’ansia inizi a dare testate sul muro sperando di crepare senza dolore.
Io mi sono messo a fare le respirazioni per ossigenare il cervello e calmarmi, ma il risultato non è stato dei migliori.
“Cazzo devo intervistare Simone Legno, non posso presentarmi e vomitargli sui pantaloni”
Il sito Hickey Magazine mi ha contattato e mi ha dato questa bella opportunità.
Per loro sono la persona giusta per intervistare Simone Legno, noto a tutti per il marchio Tokidoki, ma anche per il suo amore incontrastato per il Giappone.
Chi più di me?
Bene non devo fare brutte figure…ma io non ho mai fatto un’intervista, cosa gli chiedo?
Qual è il tuo colore preferito? Troppo banale! Ma io voglio saperlo…
E’ più fuori Karl Lagerfeld o Paris Hilton?
La mamma di Hello Kitty ha la pancia perché si è ingoiata la gattina o è un rilascio dei muscoli addominali?simone legno
Per Dio che domande trash…simone legno
Seguo Simone Legno da quando aveva il suo sito di illustrazioni e non era ancora diventato famoso in tutto il mondo. Per me è motivo di orgoglio, perché è italiano, perché abbiamo fatto lo Ied e perché ama il Giappone.
Qualche anno fa avevo avvicinato una nota cantante e le avevo proposto di fare una copertina con i suoi disegni, ma lei e il suo staff mi avevano guardato come se stessi vendendo i prodotti dell’Avon.
La cosa più importante quando si fa un’intervista è…come vestirsi!
Mai mettere in imbarazzo l’intervistato, quindi niente capi appariscenti o con le marche in vista.
Io che ho centomila t-shirt di Tokidoki non potevo certo presentarmi come un ossessionato compulsivo del brand, quindi alla fine ho optato per un maglioncino blu e una camicia azzurra. Sembravo un geometra del catasto di Gallarate. Con una spilletta ho coperto il logo del maglione e così non ho fatto neanche pubblicità occulta.
I creativi di Hickey mi hanno dato carta bianca! Con questo posso rovinare l’intera reputazione sia mia che del loro magazine on line.hickey magazine
Meglio fidarsi all’istinto e darsi all’improvvisazione, al massimo userò qualche barzelletta porno di mia madre, giusto per rompere il ghiaccio.
All’una ho iniziato ad impasticcarmi e a prendere ogni sorta di medicinale: imodium, tachipirina, preparazione H e zigulì al mirtillo.
L’ansia da prestazione si fa sentire, le ascelle iniziano a secernere liquidi, ma il deodorante nuovo della Garnier fa miracoli e alla fine “alto là” il sudore!
L’appuntamento è alle 4 in un hotel vicino a Porta Ticinese.
Con me ci sono il “regista” Stefano e la super Pr Laura! Il gran capo supremo Sam è rimasto in studio, quindi non potrà vedere il nostro capolavoro in diretta.
All’ingresso appare lui,  vestito monomarca Tokidoki e con un’aria un po’ smarrita.bastardino tokidoki
Io sembro uno di quei fan messicani che vanno ai concerti delle loro star preferite con i cartonati 90×80 centimetri: ho con me le sagome di cartone di Latte e Bastardino (due personaggi di Simone) da farmi autografare, l’album da disegno per le dediche, i pennarelli, ci mancavano il giornalino della Pimpa, il “Cioè” e un paio di Lelli Kelly ai piedi e poi potevo entrare subito in un reparto di psichiatria.latte tokidoki
“Ciao Simone!”
Lui mi guarda perplesso e come se avesse a che fare con uno delle categorie protette.
“Sono suo fratello”
Ecco! Bella figura di merda!
Ma sono uguali!
Simone arriva subito dopo. Prima di iniziare l’intervista mi dice di essere un po’ stanco per via del jet lag e di aver alzato il gomito la sera prima.
Io sono concentratissimo, la telecamera fa brutti scherzi, perché sembra veramente un occhio che ti guarda dentro! Esalta i difetti e non risponde mai!
Sei tu contro di lei.
Cosa succede quando mi emoziono? Oltre alla sudorazione abbondante dell’ interno coscia e ascelle, inizio a balbettare, a tremare con la voce e a dimenticarmi i congiuntivi.
Per far fronte a questo disagio ho un metodo: inizio a gesticolare e a tenere in mano una biro. E’ ottimo perché la mente è occupata così dimentica di incespicarsi. Funziona spesso ma dentro di me rimane il trauma di quando da piccolo mi prendevano in giro perché balbettavo.
I primi erano quella merdaccia di mia madre e quello stronzo di mio zio!
Per questo li sputtano sempre sul blog, per vendicarmi!
Dopo le prime domande di circostanza fra me e Simone si è aperto il varco! Appena ha capito che anche io ho una collezione di Mazinga e minchiate giapponesi, è scattato il feeling.
E via che l’intervista è filata liscia come l’oli. Forse è questo il segreto? Far sentire qualcuno a proprio agio, come quando lo inviti a pranzo.
Mi aveva promesso una cena in Giappone, visto che il 7 Aprile si dovrebbe sposare a Tokyo.
Io da vero meridionale invadente mi ero auto invitato, ma non tanto per il banchetto quanto per avere la bomboniera gadget tokidoki limited edition.
A telecamere spente abbiamo parlato del più e del meno, degli studi fatti e delle nostre passioni.
Mi ha disegnato un po’ dei suoi personaggi con tanto di dedica e mi ha fatto i complimenti!
La festa in negozio è stato il classico evento milanese con tutti i super fashion, gli “introdotti” e le vecchie che vanno solo per scroccare il cibo.
Ogni tanto lo guardavo e pensavo come sarebbe stato girare il Giappone con un’artista.
Peccato che il giorno dopo è arrivato l’11 marzo!
Il sogno è rimandato ma state certi che Tokidoki rimarrà una priorità del Portinaio!tokidoki logo

“Scusa Gabry ma ti sei fatto fare la dedica per Hickey?”
“No!”
“Corri subito a farlo!”
Quindi con un ventaglietto misero sono andato per l’ennesima volta a farmi disegnare qualcosa.
“Simone mi sono dimenticato di farti fare la dedicata per Hickey
“Come si scrive?”
“Come Hockey ma con la I”
Leggo: “A Hocki Simone Legno”
“No hai sbagliato devi scriverlo con la I al posto della O”
Leggo: “A Hicki Simone Legno”
Vabbeh te lo scrivo io!

A special interview with TOKIDOKI + Brand new store opening report from Hickey on Vimeo.

Il Portinaio

Grazie a Laura e a Sam per la fiducia, a Stefano per l’occhio attento e a Ailén per la gentilezza.

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