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LA REGINA DEL POPPER

alice nel paese delle meraviglie

Dicono che per ritornare in auge, quando la tua stella non brilla più, devi morire.
Perchè così tutti ti ricordano su Twitter.
Vengo informato questa mattina dalla mia spia (nome in codice Microbo) sempre attenta alla salute dei vip, della scomparsa di Whitney Houston.
Merda!
Il mio primo pensiero è stato per la mia amica Giuliana, sua fan sfegatata. Come faccio a darle questa notizia? Ha appena partorito e rischia di perdere il latte.
Non ho avuto coraggio di chiamarla, come avevo fatto con Franz quando era morto Michele Jackson.
Per tirarmi sù il morale ho fatto di peggio…ho telefonato a casa dei miei genitori.

“Pronto papà…passami mammà?”
“Sta piangendo!”
“Perchè?”
“Sta tagliando le cipolle”

Mia madre ascolta un giorno sì e l’altro pure QUESTA canzone. E’ uno strazio!
Latra come una posseduta nella sua Matiz ecologica a gas, fa partire i tergicristalli perchè muove le braccia e infine sgomma sulle rotonde durante le note più alte.
Dice che non ha più la voce come la Houston per colpa dell’operazione subita alla tiroide, però quando era giovane la chiamavano “il piccolo usignolo”.
Oggi metterò fine alla sua felicità e finalmente dovrà trovarsi una nuova cantante da emulare.

“Pronto mamma…tieniti forte!”
“Un attimo che mi asciugo le mani…sto facendo il bollito che ti piace tanto…”
“E’ morta Whitney Houston”
“Cosa? Non sento…aspetta che chiudo lo sciaquone”
“Ma non eri in cucina a pelare le cipolle?”
“Dovrò pur pisciare!”
“Dicevo che è morta Whitney Houston”

Silenzio, finto pianto e dopo trenta secondi ritorna la voce

“Noooooo…povera donna! Cosa è successo?”
“Avrà fatto un piccolo party con gli spacciatori”
“endaaaaa ui olueis erli iuuuuuu…uuuu”
“Cosa stai cantando?”
“Le faccio un tributo…come ai Gremlins”
“Si dice Grammy!”

Si pensa che queste persone siano eterne e invece cadono come mosche.
Faccio sempre fatica a capire come mai. Erano anni che la signora Houston pippava e si fumava persino le tende di casa, possibile che a nessuno sia venuto in mente di portarla in un centro di cura o pigliarla per i capelli?

“Secondo me è stato suo marito che la picchiava”
“Ma sei ancora al telefono?”
“Sì…adesso come faccio? Mi fai un cd con tutte le canzoni”
“Un greatest hits di Whitney?”
“No dei Pooh! Sono andata a vederli ieri sera a teatro…bellissimi!”

Io non andavo pazzo per la regina del soul, della black music e dell’I will always marijuana love you.
L’ho vista pure in concerto (sempre per accompagnare qualcun altro) e mi annoiava tantissimo.
Eppure aveva tutto, la stima di mia madre, l’amore di Giuliana e di milioni di fans.
Credo che sia stata Madonna ad architettare questo omicidio, ma quella che doveva morire era Lady Gaga.
Già immagino la scena:

“Signorina c’è una bustina dentro la vasca è sua?”

E subito la negretta tossica sarà corsa a vedere se era cipria colombiana. Il boia l’avrà colpita con una piastra di Diego dalla Palma e poi capito l’errore ha inscenato l’incidente.
Madonna si sarà arrabbiata tantissimo perchè stanca di leggere che le danno della vecchia un twitter su tre e la povera Houston certo non si meritava una fine così.
Fa tristezza sentire le dichiarazioni dei colleghi cantanti che mentono spudoratamente piuttosto che dire:

1 ) Ci prendevamo gli psicofarmaci con il Vermut poi io volevo cantare in playback e lei s’incazzava (Britney Spears)
2 ) Minchia la Houston? Non sapeva rollare (Lindsay Lohan)
3 ) Hai visto il crack nella borsa? (Marrazzo)

Meglio dire di essere devastati, rattristati, addolorati e gonfi di cortisone per poi scoprire che non si cagano mai.
Li chiamano re e regine del pop, ma chissà perchè del “popolo” non hanno proprio niente!

Il Portinaio

twitter di nina zilli

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