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LA CENA DEI CRETINI

sushi-porn1Sabato mi sono perso quasi tutto il Festival di Sanremo!
Concedetemelo, ma dovevo scegliere tra una cena al Giapponese e vedere alla tv i vestiti della Clerici.
“Gabry ci troviamo al ristorante Kokaito di Somma Lombardo”
“Koka che?”
Qui mi puzza di fregatura!
Abbiamo festeggiato i cinquant’anni di mia zia e per farle una sorpresa l’abbiamo aspettata nascosti fra i tavoli.
“Dai che le cantiamo tanti auguri quando arriva!”
In effetti la sala era mezza vuota e questa pagliacciata potevamo farla.
“Ma io mi vergogno!”
Vabbeh stiamo al gioco.
Mio padre piegato a novanta dietro a un tavolo, mia madre dietro una pilastro di marmo, mio zio tra i finti di bambù…e io, poco furbo, nascosto fra le colonne di specchio che moltiplicavano la mia immagine all’infinito per tutta la sala.
Beccato subito!
Il ristorante Kokaito – ovvero “Hokkaido”  – è il classico “All you can eat” a buffet!
Lo sapevo, sono cinesi.
Stanno rovinando la piazza della cucina nipponica in tutto il mondo.

“Gabry che piatto è?”
“Mamma non lo so, chiedi alla cameriera”
“Cameriera mio figlio è stato in Giappone!”
“Guarda che non le interessa dove sono stato e poi quella è della Manciuria!”
“Lei è della Manciuria? E’ vicino a Tokyo? Mio figlio è stato in Giappone!”

Il buffet offriva:
1)    rosette di patate
“Che buone sono Giapponesi?”
“No mamma!”
2)    Chele di Granchio fritto
3)    Involtini primavera
4)    Pollo fritto
5)    Ali di polo fritto
6)    Crocchette di patate
“Che buono! Questo è il sushi?”
“Ti sembra pesce crudo?”
Relegati in un angolino, miseri vassoi di sushi e maki. E poi gli uramaki fritti, che sono un insulto alla cucina giapponese!
Ho avvelenato mia madre con il wasabi… è ancora richiusa in bagno a fare l’aerosol!
Questa è la punizione per avermi convinto a seguirla in questo posto invece che restarmene a casa a vedere la finale del Festival di Sanremo!sushi-porn1-1
Verso le nove di sera, la sala si è riempita di ogni genere umano!
Dal palestrato con il capello lungo, piastrato e ingellato, al tamarro del Varesotto, con le stelle e gli scorpioni tatuati dietro l’orecchio.
“Hai visto quello? Non si è lavato il collo”
“Mamma, ha una collana di delfini tatuata, non è crocco!”
C’era la famiglia Scicolone in trasferta, vestita a festa e pronta ad assaporare l’etnico.
Moglie in minigonna con autoreggenti e buchi della cellulite grossi come ossibuchi.
Figlio emo, con ciuffo posticcio talmente pesante che finiva costantemente nel brodo, qui detto miso per coerenza .
Figlia molto affamata e cicicottella, che non aveva capito che, dopo un po’, in questi posti ti devi fermare, sennò diventa “all you can eat finchè muori”.
Padre sicuramente assente, visto che ha passato tutta la sera al cellulare a sentire la partita.
Ma la combriccola più colorita era quella seduta dietro di me.
Vestiti da carnevale e chiassosi come una scolaresca delle medie a Mirabilandia!
C’erano signori “en travesti” con parrucche fatte di stelle filanti argento, madri coraggio con look alla Morticia Addams e bambini con abiti da fate, uomini ragno e pagliacci demodè.
La più misteriosa era quella vestita da donna!
“Hai visto quella? Come sta combinata?
“Quale papà? Da cosa è vestita?”
“Pare ‘na zoccola!”
Inquadrata “quella” e avendo capito chi fosse, ho colto l’occasione per vendicarmi anche con mio padre, complice di mia madre nel convincermi ad essere qui!
“Papà vai a chiederle da cosa è vestita!”
Così, quatto quatto si è avvicinato, mentre “quella” prendeva il gelato.
“Da cosa sei vestita bella bambina?”
Immaginatevi ora la reazione di una persona nana, vestita normalmente, nel sentirsi dire queste cose il giorno di carnevale!sushiporn2
“Ce l’hanno la grappa di rosa?”
“Beh è proprio un prodotto tipico giapponese, direi di sì…”
“Signorina mi può portare la grappa di rose, lo sa chi mio figlio è stato in Giappone?’”
“Basta mamma!”
A fine serata, due fidanzatini limonavano duro al tavolo, manco fossero ad una festa delle superiori in discoteca!
“Che Linfomani!”
“Cosa hai detto mamma?”
“Niente! Ascolta vorrei tanto vedere qualche film giapponese!”
“Vallo ad affittare!”
“E dove? Al Ghostbuster?”
“Quanto hai bevuto?”

A cena terminata corro al G.A.A.S. in tutta fretta. Puzzo di fritto “a cinese morto in una cucina di Shangai” e sono accolto da Antonella vestita così:antonella_clerici_abito_nero_finale_festival
Chi c’è sotto la gonna? Tutto il cast di “Ballando sotto le stelle”?
Queste erano le lenzuola che doveva usare Gai Mattiolo per evadere dalla prigione!
Si può essere più stronzi? Hai ridicolizzato la mia “amica” per cinque serate di fila.
Dietro la schiena poi le ha messo una tenda di paillettes, per coprirle lonze e maniglie dell’amore.
Peccato che, vista da dietro, sembra una tovaglia di Natale.
Non ho sentito neanche una canzone!
Emano esalazioni fetide e il Messicano seduto accanto a me – ospite internazionale del G.A.A.S. – crede che io nasconda tortillas nelle mutande.
Ecco i finalisti: Marco Mengoni, Valerio Scanu e il Trio Patriottico Pupo, Principe e Tenore!
Arrivano tutti dai Reality!
Il G.A.A.S. urla allo scempio.
Anche Sanremo è in mano ai Casalesi! Oppure Pupo si è fatto prestare altri soldi da Gianni Morandi per comprare i televoti.
Che ci fa qui Maurizio Costanzo?
Cosa ha fatto agli occhi? La blefaroplastica?
Oppure è allucinato dal seno della Clerici?
Stiamo degenerando!
Forse era meglio rimanere al ristorante a far saltare la nanetta nell’olio fritto per impanarla e servirla al tavolo.
Forse era meglio rimanere al ristorante e sentire mia madre, in preda alla grappa di “lose”, che mi chiamava in tutte le maniere:
“Alfredo!”
“Mi chiama Gabriele!”
“Scusa…Giuseppo!”
“Con la E mamma!
“Eiuseppo!”
“Mi chiamo Gabriele!”
Ha vinto Valerio Scanu! Con il ritornello martellante “a far l’amore in tutti i luoghi, in tutti i laghi”.
Forse era meglio rimanere veramente al ristorante!
Ora in che lago andrete a fare l’amore? Io vi propongo il “Lago di Coca” nelle Alpi Orobie, in provincia di Bergamo!

Il Portinaio (grazie Antonella!!!)

11 commenti

  • Marco

    Dovrebbero fare un film ispirato alla tua Famiglia.. altro che Natale a Mi Ami .. Natale di li Natale di qua… Ci vorrebbe un remake stile Natale in famiglia Cupiello ehehe
    Ambien nel 2010 e per parcondicio a Milano.
    Tu e tua madre con la nanetta come guest-starrr tuo padre, magari facendo tornare in vita quel nonno fantastico (per questioni di copione) altro che sbancare il botteghino 😉

  • Fabrizio

    Ho guardato il ‘tuo’ festival quest’anno, tranne la premiazione, siamo rientrati a casa giusto giusto per sentire le perle di saggezza dei 5 emozionati finalisti.
    Siamo un paese di cioccolatai. Questa è una frase che mio padre ripeteva sempre. L’analogia tra cioccolato ed altro è evidente…
    Qualcuno dice che la canzone del trio sia stata fortemente voluta dal vaticano. Al di la di ogni considerazione la ‘canzone’, è davvero brutta, ma brutta brutta, che non c’azzecca un cavolo col Festival della canzone Italiana, che ha una sua vita autonoma e floridissima, anche senza festival.

    Ho pure beccato il povero Scanu che tenteva di spiegare alla funerea antonella il verso del lago (brutto pure quello come pochi): poverino, piiiicolo, tanto da non capire le battute e con un codone di paglia più grande della sua capigliatura.

    Uff mi prendo sul serio pure io e mi incazzo. Sarà che la scorsa settimana ho visto anche Videocracy e sono carico carico.

    LE tue cronache invece sono meravigliose!!!!

    PS sabato prossimo sono a MI, andiamo noi ad un ristorante Jap serio?

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