Amico è,  Italians do it better,  L'altro Mondo

LA ” MIA” PROPOSTA

pesce rosso4Lignano Sabbiadoro 5 agosto 2009

Siamo tutti bagnanti!
Più o meno facciamo tutti le stesse cose giusto?
Ci mettiamo il costume, stiamo sotto l’ombrellone con la settimana enigmistica o Novella 2000, facciamo finta di leggere un libro, pisciamo in mare e ci portiamo le melanzane fritte nella borsa frigo che era in regalo con “Diva e Donna”.
I Giapponesi non sono così, o almeno i miei amici Giapponesi.
Akiko è rimasta vestita tutto il tempo e sotto l’ombrellone.
G: “ Non stai bene?”
A: “ ????”
G: “ Genki desuka?”
A: “ Hi genki desu domo arigatou gozaimasu”
P: “ Le hai chiesto se sta bene, devi fare la negativa dell’interrogativa dell’affermativa, prendi il libro alla pagina 5”
Come fai a comunicare con una Giapponese che non sa l’inglese, non parla l’italiano e che soffre il sole?
Dio le abbiamo fatte camminare per Venezia nell’orario più torrido della giornata!
Ecco perché sembravano fuori sincro quando parlavano, si stavano sciogliendo!
E se le viene un attacco di cuore in spiaggia?
G: “ Mia san andiamo a fare il bagno?”
Con la scusa di rinfrescarci abbandoniamo Akiko al nostro amico Stefano, tanto lui lavorava come volontario nella croce rossa, mal che vada sappiamo a chi dare la colpa!
Fare il bagno con Psyco Dan è come girare una puntata di Baywatch: prima la corsa, poi il riscaldamento, poi il frisbee, la pala medica, il quadro svedese e il concorso Miss maglietta bagnata!
Facci nuotare due minuti a cagnolino!!!
Dacci tregua!
Invece no! Bisogna giocare tutti e 4 a palla!
Io, Lady Disturbia, Mia san e Psyco Dan, in mezzo al mare a scassare la minchia ai bagnanti! Che bel quadretto!
L’acqua è molto bassa per chilometri e chilometri a Lignano Sabbiadoro, ma se non sapete nuotare, dovete stare molto attenti perché, tra il chilometro 4 e il 5. c’è una piccola conca dove l’acqua è più profonda.
Psyco Dan quando lancia la palla pensa sempre di essere al Super Bowl e non sa che Mia san in fondo è una Giapponese fragile e insicura.
G: “ Mia san prendi la palla è dietro di te”
P: “ E’ andata sott’acqua”
G: “ Si ma vedrai che tra poco esce”
P: “ Ti eri assicurato che sapesse nuotare?”
G: “ No! Però mi ha detto che l’ultima volta che era stata al mare era il 1989”
P: “ Gabry non torna più su”
Psyco Dan con un guizzo da tonno pinne gialle salva la nostra povera amica, che torna a galla cianotica e di un colore blu!
M: “ Io non voleva disturbare, ma stanca di nuotare”
G: “ Sei matta!! Dovevi dirlo, guarda che affoghi!
P: “ Dai proviamo a tirarle ancora la palla lì”
G: “ Sì sì…”
E ancora giù sotto…
P: “ Non torna a galla”
G: “ E no adesso basta! Vado a prenderla io!!!”
M: “ Scusate io stanca, non voglio disturbare”
G: “ Mia san devi dire aiuto!!…come si dice? Tasukete!!! Forse è meglio che torniamo a riva!
M: “ A me piace fare bagno, io in Abruzzo ho conosciuto due ragazzi mentre facevo bagno”
G: “ Che porcellina”
M: “ Sì loro giovani”
G: “ Beh adesso va di moda andare con quelli più giovani!
M: “ Ah sì? Loro molto giovani 8 e 9 anni”
G: “ ????”
P: “ Mia san in Italia è reato stai attenta”
Nel frattempo Akiko sembrava una carbonella e Stefano cercava di farle capire, con il linguaggio dei muti, la differenza fra infarto letale e ustione di secondo grado!
G: “ Volete un gelato?”
M: “ Sì andiamo a prenderlo, offro io!
Il Veneto non brilla per essere una regione tollerante ma questa non l’ho proprio lasciata passare!
G: “ Ciao vorrei un cono gelato?”
La gelataia sembrava così felice di lavorare che neanche mi guardava in faccia mentre parlavo.
Ok stronza!
G: “ Ce l’hai gusto puffo?”
“ No”
G: “ Pera variegato cioccolato del Madagascar?”
“ No”
G: “Malva e ortica?”
Nel frattempo Mia san e Akiko fotografavano i gusti del gelato e cercavano di tradursi a vicenda quello che dicevano.
La collega della gelataia, indispettita e sottovoce dice: “ le servi tu quelle due?”
“ No lasciale perdere sono Cinesi”
G: “ Scusa signora Sammontana?
Uno:  non sono Cinesi ma Giapponesi.
Due:  sono mie ospiti.
Tre: la panna me la metti gratis per rimediare alla figura di merda che hai fatto?”
Ecco come siamo diventati! Belle figure che facciamo!
Perché non esiste un Ministero dell’educazione? Cosa insegnano a scuola le maestre? Che cazzo dicono i genitori a casa ai figli?
E’ così difficile tollerare chi è diverso? Solo perché ha gli occhi a mandorla o parla rumeno?
Io non sono mai stato trattato così male in Giappone, non che loro siano un popolo aperto, ma almeno hanno quella parvenza di educazione e rispetto che noi ormai abbiamo perso.
Ho un ricordo di questa vacanza, di me e Mia san che nuotiamo in mare.
Questo ricordo potrebbe aiutare qualcuno che in questo periodo non fa altro che cacciare i profughi e alimentare il razzismo in Italia.pesce rosso
G: “ Mia san se sei stanca ti aiuto io a tornare a riva”
M: “ Come fai?”
G: “ Vieni dammi la mano e appoggiati a me”
Basta così poco, basta solo allungare una mano.

Gabry

5 commenti

  • paco

    leggere i tuoi racconti m sembra di vedere tanto quei telefilm tipo “otto sotto un tetto” che dopo tanto ridiree gag esilaranti alla fne ci mette sempre la morale, un po’ come il tuo racconto, senti un po’ se mi dai il nome della gelateria magari trovo un sito internet o una mail e gli spedisco il link di questo post 😉

  • chiara

    che tristezza noi italiani!!!Facciamo gli stronzi tra di noi figurati cn uno che arriva dalla svizzera…mah…cmq neanch’io sono mai stata trattata così male,anzi,nonostante parlo solo italiano,e neanche benissimo, negli altri stati ho sempre trovato persone disposte ad aiutarmi!!!Vabbè cmq la vostra giornata l’avete raccontata in modo divertente,ho riso un sacco!!!(nn un sacco di riso..cioè me so fatta un sacco de risate)

  • lidia

    come rosico all’idea di essermi persa queste ilari giornate con un gruppetto cosi’ variegato!!! manco la gelateria 100 gusti arriva a tanto!!! lovvve

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