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LA VALIGIA, LA TORRE E MIMI’

3316Domani è l’ultimo giorno e noi ci siamo accorti, solo ora, che il volo non è alle 5 del pomeriggio ma alle 2!
Quindi siamo dovuti andare alla Sakura House a chiedere di venire a fare il controllo prima! Ovvero alle 9 del mattino!
Ci scommetto che passeremo la notte a pulire e a rifare la valigia!
Infatti è giorni che cerchiamo di incastrare gli oggetti, in modo che la finanza non ci arresti per spaccio di mazinga, calze festish e foto di gatti in pose ambigue!
La Piera ha deciso di spedire tre scatoloni, perché la sua valigia chiede pietà, alle poste si accarezzano le mani quando arriva!
Vediamo cosa ci spedisce questa gaijin oggi: dolciumi, libri, giornali di dubbio gusto, calze, chupa chups gusto tonno,  calze, biscotti alla banana, calze, sardine secche, calze, calze…sarà mica una millepiedi?
Dopo aver notato, con piacere, che il tipo della sakura house si è finalmente tagliato le unghie ( vedi racconto “First impact”) abbiamo deciso di andare alla Tokyo Tower: la Tour Eiffel giapponese!
La zona è molto carina, residenziale, con qualche villa da ricconi, ma comunque piacevole!
Ma la torre è l’attrazione principale: rossa, alta e simbolo di un impero che non c’è più!
Pare la vogliano demolire per far spazio ad un’altra più alta e spaziale.
Il biglietto non è a buon mercato o almeno, siamo noi che ormai siamo saturi di spendere!
Ovviamente c’è Hallo Kitty vestita da torre, Doraemon sodomizzato dalla torre e astroboy che va a sbattere contro la torre!
Se il cattivo gusto regna sovrano all’interno della Tokyo Tower, fuori si sente un silenzio quasi innaturale!
C’è un parco di fianco ai piedi della torre dove sembra di essere in Lost, è tutto così irreale in Giappone! Per questo mi piace.
Se giri gli angoli delle strade puoi trovarti dal cyberspazio dei grattacieli, al tempio scintoista minimalista!
Un po’ come me, no?
Scherzavo ovviamente!
La cosa che mi diverte di più è vedere gli scolaretti in giro con la divisa, sembrano usciti da un film anni sessanta, indipendenti e contenti, se la ridono con poco! Che cazzo si dicono non lo so, ma penso ad un bambino in Italia in giro per la metro, sai che parte e non sai dove arriva!33072
Ormai siamo così abituati a tutto io e la Piera che, non ci stupiamo più di niente, anche le persone iniziano ad essere più gioviali con noi, ci sorridono sulla metro, ci chiedono da dove veniamo, se vogliamo fare una foto insieme, ma perché proprio ora? Domani è l’ultimo giorno e io non voglio più tornare!
Ho la stessa sensazione di quando ho visto l’ultima puntata di Mimì Ajuara, quella in cui la incoronavano regina della pallavolo.
Sono ancora traumatizzato, chissà se la rivedrò, dove sarà finita?
Tornerà a schiacciare sotto rete, a battere?
P:” Sì per le strade”
G:”????”

Oggi è proprio una giornata così, senza parole.
Torniamo sui nostri passi, ad Harajuku, per salutare le pazze che si travestono e la commessa che urla fuori dal negozio di piercing!
La Piera ha messo le sue impronte delle mani davanti a “La Foret” come nella “walk of fame” a Los Angeles!
Ci mancherà tutto questo!
Per farci sentire più vicini all’Italia, Alice questa sera ci ha cucinato gli spaghetti al pesto!
Peccato che quella zozzona della sua coinquilina ha mangiato la mia seconda porzione!
Ma tornate in Nuova Zelanda dal signore degli anelli!
E adesso che mi mangio?
A:” Vuoi del pane raffermo?”
P:” Vuoi le mie unghie?”
G:” Voglio rimanere qui!”
Per tenere a bada la fame, Alice mi fa un regalo, una t shirt con su il logo di giapponegiappone!
A:” Questa è solo per te, che taglia vuoi Xl?”
G:” Uè come ti permetti, dammi un M così mi sta morbida”
A:” Ecco così potrai fare da modello per il mio sito”
G:” Ma non è di marca?”
Ormai siamo una famiglia, ma cosa posso inventarmi per rimanere qui?
E se non partissi?
Non sia mai, qui la polizia ti viene a prendere subito se ti scade il visto, come siete fiscali!
Non mi viene in mente niente, meglio che mi metto a rifare la valigia per la 5 volta, mentre la Piera fa l’appello ai portachiavi.
P:” Zampa di gatto, c’è! Testa mozzata, c’è! Interiora di pesce, c’è!
Guardate che li ha veramente questi portachiavi, io non scherzo!
G:” Secondo te i seni dei robot, li metto nelle tasche della felpa o faccio un ovulo e me lo ingoio come gli spacciatori colombiani?”
A domani

Il Portinaio

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