kiss me licia
Nobodyknowsme,  Portineria,  We are Family

RITORNA A SCRIVERE

Vediamo un po’ a chi dare la colpa.
Faccio come i miei parenti o come il mio nuovo vicino di casa che è uno scassa minchia e da quando è arrivato la portinaia esce pazza.
Ogni giorno ha da lamentarsi su qualcosa: l’ombrello sgocciolato sulle scale, i volantini in disordine cromatico, le bici infilate male nella rastrelliera. Avrà vita breve, soprattutto perché è il mio vicino! 😛
Ma di chi è la colpa?

Dopo il viaggio in Giappone, che è stato una sorta di limbo, ho portato a casa un nuovo lavoro, ho perso un caro amico, ma ne ho trovati altri cinque.
Così tutti i giorni mi promettevo di scrivere, un post ogni sera. Niente, troppo stanco.
E’ colpa della stanchezza.
C’è il papà da portare all’ospedale, quello è diabetico e ogni 3×2 si fa venire qualche attacco. E’ diventato una costante nella mia vita che zii e prozii pensano sia una rappresentazione teatrale di Al lupo al lupo.
Per farvi un esempio: il cugino di mia madre, che ho incontrato per sfiga in pizzeria, mi ha detto:

“Tuo padre come sta?”
“Direi bene”
“Strano perché tua mamma lo fa sempre morire”
“Infatti! Mio padre muore tutte le volte, ma siccome io e mia mamma siamo cresciuti a Pan di Stelle e Candy Candy sappiamo come affrontare le emergenze, poi se vuoi venire a casa mia e vederlo quando rischia il coma diabetico, accomodati pure”
“No, sul serio, come sta?”
“Sta come la sorella del nonno, quella che ti ha chiesto di amministrarle i soldi, perché è troppo vecchia e rincoglionita per farlo da un letto di un ospizio, quella che poi ti ha accusato di averglieli rubati”

Silenzio.

Sì, dev’essere colpa dei parenti.

Il mare è bellissimo, ma questo è banale. Ad Agosto un po’ meno, perché c’è casino e in spiaggia ci sono un sacco di persone irrispettose che abbandonano di tutto perché fanno fatica a piegare il culo, poi c’è traffico ovunque, code ai ristoranti, prezzi che lievitano manco fossimo in Polinesia in un resort di lusso. Mi ero promesso di scrivere , ma tornavo in camera pieno di salsedine e le dita non si muovevano più.

E’ colpa del mare.

Mio cugino pare si sia interessato della mia vita spettegolando con una mia amica che intelligentemente ha mandato la maldicenza in fumo.
E’ strano come la provincia ti stringa la gola ogni volta che ritorni a casa. Cerchi un alleato e invece trovi solo coltelli. All’uscita dell’autostrada ti aspetta un timbro che ti porti per tutto il tragitto, i più sfortunati per tutta la vita. Sei il figlio di, il mestiere che fai, il letto con cui condividi, il fratello di. Non sei mai una persona. Peccato.
Sì, forse è colpa di mia cugino e del fatto che non ci parliamo.
Poi ha risposto: “Me l’ha detto sua zia”.

T’innamori di un paese che ti sfinisce, grattacieli che canalizzano il vento che ti prende alla gola e ti fanno crescere le tonsille come pompelmi, abitanti mutanti che non ti guardano, balocchi che ti agiscono sul sistema nervoso simpatico, ma non ti rendono certo simpatico.
Così decidi di lasciare mezzo cuore altrove, torni a casa e sei stanco.
Dev’essere colpa del Giappone.

Ieri è successa una cosa spiacevole nella mia vita. L’unico modo per affrontarla è scriverla, perché in fondo questa è una casa, voi lettori siete i miei condomini e da voi cerco un supporto. Prometto di dire la verità, sempre la verità, soltanto la verità. E se poi qualcuno si offende, può sempre cambiare palazzo.
Ditemi che vi sono mancato, ho bisogno di certezze! 😛

Il Portinaio

Ora godetevi questa canzone. Sembra la storia di mio cugino da giovane, ma non quello pettegolo. Un altro! 😛

 

2 commenti

  • Il Pizza

    A me non manchi mai 😉
    Sulla “provincia” condivido, non fa una piega … e sai bene che io ci sono ancora incastrato.
    Bentornato in portineria 🙂

  • Lorenzo

    Ben tornato! Sono contento di poterti leggere! Se per un motivo o per un altro vederci è diventato impossibile poter tornare a sentire la tua voce attraverso i tuoi pensieri è comunque bello. Grazie e ben tornato .

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