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TINA

Se dico Tina mi viene in mente l’amica di mia madre morta tanti anni fa, io la chiamavo “Zia Tina” senza motivo. Vai a sapere qual era il suo nome vero.
Mia madre tutte le volte che andiamo al cimitero deve portarmi sulla sua tomba e persino lì non c’è scritto il suo nome.

“Ma perchè c’è scritto Tina fra virgolette?”
“Perchè non si chiamava così”
“Ma va? Pensavo fosse stato l’estro delle onoranze funebri”

Con gli anni abbiamo conosciuto un sacco di “Tina”.
C’era la Turner, famosa cantante di colore con gran voce che mostrava sempre le sue gambe da ventenne e mai la pelata da novantenne.
C’è anche una certa Cristina Aguilera, detta Xtina credo, ma ormai non so che fine abbia fatto. Dicono che sia ingrassata come una scrofa da riproduzione e che faccia dei video conciata peggio di una troia di periferia senza gusto.
L’Italia ci ha regalato la (Cris)Tina D’avena, che quest’anno è tornata con il solito cd  “del meglio di” dal titolo imbarazzante:
“30 e poi”. E poi cosa?
Scegli anche tu la parola da aggiungere dopo “e poi”.
Via al televoto.

1) 30 e poi mi metto a dieta
2) 30 e poi la smetto di cantare i puffi che sembro una pazza sulla metro
3) 30 e poi canto una canzone di Lucio Dalla così si ribalta nella tomba
4) 30 e poi non ho più un girovita
5) 30 e poi mi verrà l’ostioporosi

Mia zia ricorda con orgoglio una certa Tina Cipollari, uno dei personaggi televisivi più inutili della storia del tubo catodico (ora anche ultrapiatto e in 3D).
Mio padre invece che è più elevato menziona Tina Anselmi e Tina Pica…mia madre invece…

“Conosci qualche Tina famosa?”
“Tina Cansino”
“Ma ero con la I”
“Tina CansinI”

Se vabbeh…ormai mia mamma da quando ha scoperto il Cineforum non capisce più niente.

“Ho visto un film con John Clooney…bellissimo”
“Ahahahahahaha…si chiama Giorg
Sgiorg?”
“Non è francese!!!”

Ma fra tutte le “Tina note”  solo una ha veramente meritato il mio interesse!
Signore e signori ecco a voi Tina Sacco, la più sexy delle cantanti partenopee.
Neanche le miei origini meridional campane varesotte pugliesi mi permotto di capire il suo dialetto stretto stretto.
Questa è la canzone che ha aperto il mio cuore:

Da notare le ballerine dietro la nostra Tina, succinte e ammiccanti come delle professioniste che credono in quello che fanno. Pare facciano parte della scuola di ballo Evento Latino, che alla voce parcheggio hanno scritto “per strada”! 🙂
Nel suo singolo “Nun fa’ a’ scema”, Tina bisticcia nella sua lingua con una rivale in amore. Momento clou quando tira fuori una pistola dal cassetto delle posate. Giustamente chi non tieni un mitra o una beretta vicino al frigo?

Ciliegina sulla torta il video dove lei e il marito abbandonano un infante davanti al portone di una chiesa.

Il Portinaio

Ringrazio Giulia la mia spia partenopea in cerca di marito! (Pare abbia una dote da paura!!)

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