Il cinema costa troppo,  Lavoro sporco,  Portineria

CAPOLAVORO #Vogliodormireconte

voglio dormire con te

“Attore – che non deve chiedere mai – perchè non ti tagli i baffi?”
“Perchè ho il labbro leporino!”
“Ahahahahaha stai scherzando?”
“Regista- con la barba da Mullah Omar – stai diventando un po’ invadente!”
“Lo so, ma dobbiamo anche rifare la scena della colazione”
“Perchè?”
“Non parli mai e hai gli occhi chiusi”
“Perchè tu invece la mattina ti alzi fresco, con l’alito di mughetto e fai il saluto al sole?”
“Ti prego è l’ultimo favore che ti chiedo”
“Solo se inquadri anche l’alzabandiera!”

E’ cambiato il tuo “Buongiorno”. E’ diventato più bello.
Mi convinci ogni giorno che vuoi restare, salti da un complimento all’altro. Poi ci perdiamo in bagno.
Io resto appeso ad un’asciugamano e guardo le macchie sul vetro della finestra. Vengo ossessionato dal tuo passato e inizio a perdere sangue da naso.
Come si fanno a cancellare le tracce?
Vorrei che fosse tutto pulito.
Limpido.
Se fosse tutto bianco riuscirei a vedere solo le tue impronte, le seguirei come un Setter dal naso fino e troverei il mio premio.
Ma le certezze non si regalano, l’abitudine è una maledizione e la solitudine mi insegue.
Così ho deciso che devi diventare unico, invidia.
Al nostro passaggio si dovranno prostrare e studiare le nostre tecniche di seduzione.
Nessuno, mai più nessuno si metterà fra di noi. Basta allacciarsi bene le scarpe per non inciampare in lusinghe dette per dire.
I re del marketing hanno inventato le Slip-on, le scarpe senza stringhe, per camminare a testa alta, ma non hanno avuto molto successo, perchè alcuni preferiscono fermarsi piuttosto che guardare avanti.

“Attore che collezioni figure di merda non è che puoi rimetterti la maglietta del pigiama che avevi l’altra volta?”
“Signor regista maleodorante il mio pigiamino è sporco”
“Ti prego!! Sennò nel film non si capisce lo spazio temporale fra te e la colazione”
“Che cazzo stai dicendo?”

Questo film è infimo. Scava come un tarlo e non da una risposta. Ne da cinque!
Vieni rapito dalla tua immaginazione e crei futuri possibili, fatti di presagi tristi, serate in discoteca, lacrime davanti alla tv e sorrisi forzati.
Poi l’ottimismo riaccende l’ispirazione e ti vedi a tavola con tutta la famiglia e perso in qualche borgo sperduto. Pensi che la verità ti renderà libero e che tra cento anni per qualche miracolo scientifico io e te avremo ancora la stessa età.
Ho un biglietto di auguri che non ti ho mai consegnato. C’è scritto “Me lo devi”.
Me lo devi da quando mi hai iniettato il dubbio, me lo devi da quando mi hai messo da parte, perchè non ti sentivi pronto.
Te lo devo perchè non ci conosciamo ancora ed è così bello scoprire.
Mi sento quasi obbligato a seguirti, perchè mi hai mostrato un’opzione. Un nuovo modo di vivere, mai sopra le righe, mai oltre il limite.
Nonostante pensi che tu voglia salvare te stesso, io ti credo.
Sono cieco.
Abito in alto, ho il meglio ogni giorno, non ho bisogno di chiedere perchè mi viene dato. Eppure ho scelto te.
Perchè mi hai riportato a terra.
Non lo so quando, ma basterà una parola per farmi tornare. Un gesto per cancellare la tua assenza. Un bacio per convincermi che non sei mai andato via.
Ho coperto il mio corpo di veleno per bloccare la tua libido, ti farò notare come le mie vittime ritornano davanti alla mia tana aspettando un ennesimo morso.
Peccato che io me ne sia andato. E loro stanno lì a prendere freddo.

Guardami. Avrai ancora il coraggio di colpirmi alle spalle mentre dipingo?  Toglierai di nuovo la mia pedina dal Monopoli?
Fra quanto sarai stanco di me?
Io ho tutto! Non desidero più.
Mi basta uno stipendio decoroso per non farti vivere nell’angoscia, uno sguardo da lontano e tutti i tuoi pensieri.
Non osare trattarmi come un’automobile.
Io voglio essere casa. Ed in casa dovrai diventare sdolcinato, nasueante e apprensivo.
In strada sii te stesso, ma moltiplicati per due, perchè dovrai stare attento al semaforo rosso e a me. Ti serviranno quattro occhi.
Smetterei anche di scrivere, per non toglierti tempo.
Scambiamoci libri e promesse, facciamolo ti prego! Il giorno del giudizio è vicino.
Ho scelto te, perchè sei il fulmine a ciel sereno, perchè hai sbagliato alla luce del sole, perchè mi fai i complimenti e mi scherzi,  perchè mi prendi sottobraccio e poi ti sporchi sempre le mani al mio posto.
Valuto tutto è vero. Dovrò rinunciare al mio trono di beato e angelico, scavare per terra e aspettarti la sera con la paura di bruciare due uova al tegamino.
Sono inquieto. Irascibile.
Spiegami una buona volta perchè ti sei innamorato di me e spaventati insieme alla tua pazienza.
Misura le parole, perdona il tuo passato e prova a leggermi nella testa. Io farò altrettanto!
Scriverò su un libro rosso quello che penso di te, avrò tatto davanti al tuo essere pragmatico e le mie risposte saranno tutte declinate con la prima persona plurale: “Noi”.

Il Portinaio

“Senti attore mediocre non hai un pigiama da adulto?”
“Perchè questo degli orsetti del cuore non ti piace?”
“Sembri un poppante con problemi alla tiroide!”
“Gli spettatori lo sanno che sei balbuziente?”
“Anche tu lo sei?”
“Allora giochiamo a dire – Trentino e Soprattutto?” 😛

steve33

“Torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più” (T.F)

Tiziano e magnati un po’ di ottimismo! Meglio questa! 😛

Desiderio dici tu e il cerchio non c’è già più
Ma un sogno è la per la ormai di già una magia d’amore (C.d.A.)

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