KIss me licia fumetto
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30 ANNI DI KISS ME LICIA (愛してナイト )

Oggi la serie animata Kiss Me Licia compie trent’anni. Nel 1985 tutta l’Italia s’innamorò della travagliata relazione della sciatta Licia e del rockettaro Mirko dal ciuffo rosso.
L’autrice del manga, Kaoru Tada, invece morì di emorragia cerebrale 14 anni dopo nel 1999 cadendo durante un trasloco.
Minchia che bella notizia.
Scusate vi ho rovinato la giornata.
Rifacciamo.
Oggi il cartone animato preferito del Portinaio compie 30 anni.
Licia, l’adorata cameriera del ristorante di Okonomiyaki Mambo e Mirko glam rocker dai capelli bicolore rimarranno sempre nei nostri cuori come la coppia meno assortita della televisione. Lei cheap come una vetrina di Terranova e lui con il senso estetico di un pavone daltonico.
C’è molta differenza fra l’anime e il fumetto.
Una su tutti è che nel manga Mirko e Licia si accoppiano. Fanno solo una missionaria, tra l’altro mal disegnata e con delle battute degne di un Harmony anni 80.

“Stanotte voglio che tu diventi mia”

La mattina dopo la tenera Licia si sveglia tutta spettinata e con le doghe del letto scassate. La prima cosa che pensa è:

“Sembra un sogno, ma non lo è. Non sono più vergine”.

Ma va?
Ci avete messo cinque volumetti per finire orizzontali. Quando si è giovani e freschi bisogna darla via come un fresbee, perchè ogni lasciata è persa, ma soprattutto dove la trovi una star di successo che fa il filo a una povera ragazza di periferia con un padre vedovo che frigge e ascolta musica popolare?
Certe cose accadono solo nei fumetti. 🙁
Da piccolo avevo l’album delle figurine di Kiss me licia e niente più. Non c’è stato un merchandising esagerato, forse perchè in Giappone i Beehive & Co. non se li cagava nessuno.
Nell’etere si trova giusto un peluche del gatto Giuliano

giuliano
Qualche straccetto per asciugare i piatti

giuliano kiss me licia merchandising
Una borsa alla moda in eco pelle bio rossa con i disegni dei protagonisti che ti fa sudare appena la tocchi

kiss me licia merchandising
La spaventosa Barbie tarocca di Licia che sembra più una Winx in stato confusionale davanti al Cocoricò.

bambola kiss me licia
Ancora più inquietante Andrea. Un misto fra Chucky la bambola assassina e un nanetto di Biancaneve con i piedi gonfi.

kiss me licia
Questo invece ve lo ricordate?

kiss me licia
Era l’arnese elettronico che usava Andrea durante la serie per scoprire la percentuale d’amore giornaliera che c’era fra Licia e Mirko. Una specie di Gameboy divinatorio per ossessionati della vita di coppia.
Pare fosse molto famoso negli anni 80 in Giappone.
Qui sotto potete vedere il tutorial.

Rivedere la prima puntata mi ha un po’ spaventato.
Se io vedessi un bambino “in giorno di pioggia” sotto un tubo di cemento con i capelli blu, vestito male e con un gatto obeso filerei diritto per la mia strada.
Ma solo perchè mi verrebbe in mente Damien del film horror anni 70

omen damien 70

e anche nella versione remake.

omen damien

Poi Toshio di The grudge

the grudge

o peggio il minorenne alienato del Villaggio dei dannati.

bambino villaggio dei dannati
Quindi se fossi stato Licia non avrei mai incontrato Mirko e tutta la sua band di scalmanati.
Non avrei conosciuto quell’antipatica di Marika e Shiller, il clone di Renato Zero.
Sarebbe stata una vita d’inferno, dietro i fornelli a cucinare, sempre con quel cazzo di grembiulino, le calzine bianche e gli zoccoletti del dottor Scholls.
Facciamo gli auguri a questa ragazza, che oggi non sappiamo dove sia finita, ma semmai la sfortunata Kaoru dovesse reincarnarsi le chiederei solamente di (ri)disegnarla più sexy!

licia

Buon anniversario Licia.

Il Portinaio

Se volete rivedere tutta la serie in tre minuti e mezzo non perdetevi il video di quel genio di Stefano Piffer.

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