BUON NATALE UN CAZZO
Come vi avevo scritto in QUESTO post mia madre si è rotta l’alluce, più o meno. Non so bene la diagnosi del medico. Per lei sono tre le dita spezzate, secondo la questura invece si è presa solo una bella botta.
Ora va in giro con una ciabatta bianca aperta con gli strass e una zeppa nera di vernice.
Dice che fa fatica a camminare e zoppica. Ci sfido ci sono almeno 6 centimetri di differenza fra i tacchi. Sembra una poliomelitica.
Non contenta ieri è andata a fare la spesa con mio padre in carrozzina. Credo gli abbiano buttato delle monetine. Tutte e due traballanti e nervosi, in più con la sindrome dello stress pre natalizio.
Io gliel’avevo detto di aspettarmi, ma mia mamma “vuole fare tutto lei”.
Dice che il prete non gli ha benedetto le stanze, ma che ha soltanto lavato mio papà con l’acqua santa. Dice che c’è il demonio in casa nostra.
Come al solito all’Esselunga ha dimenticato la borsa attaccata al carrello.
E qualcuno gliel’ha rubata.
Aveva dentro occhiali, documenti, 150 Euro, chiavi di casa, trucchi, santini, pannolini igienici, le mie foto di quando ero piccolo, le foto di mia nonna quando era giovane, la foto della presentatrice Avon morta, le fototossera della carta d’identità scadute di mio papà, un rosario fluorescente, il santo protettore delle estetiste, caramelle sfuse e gomme da masticare secche.
Ha pianto.
Ora si sente in colpa perchè dobbiamo fare i turni ad uscire di casa, metti mai che ci stiano curando.
Tre giorni fa nella villa di fronte a noi sono entrati i ladri, l’anno scorso, alla vigilia, hanno ripulito casa della zia di mia zia.
“Pensa le hanno persino rubato i regali di Natale”
“Beh quelli sono miliardari avranno avuto dei packaging di marca”
“Ma almeno i regali potevano lasciarli”
“Certo! Sono un ladro, entro in una casa per svaligiarla, vedo delle borse di Prada sotto l’albero…rifletto se prenderle o no al posto delle cornici d’argento. Suvvia”
“Beh le cornici della zia di tua zia sono molto belle”
Non si può mai fare un discorso sensato.
Il nervosismo che aleggia nella mia famiglia durante le feste è cosa nota.
Ormai nessuno si caga più. Giusto una telefonata di circostanza. Mai un “Perchè non ci ritroviamo tutti a pranzo come una volta?”.
Lo spirito famigliare si è un po’ spento. Non che io soffra per questa cosa, magari un po’ di nostalgia, ma se ripenso all’ultimo Natale insieme, forse è meglio così.
Credo siano passati quasi vent’anni. Mio cugino voleva presentare a tutti i parenti la nuova fidanzata e perchè non usare il pranzo di Natale come scusa? Li avrebbe avuti tutti a tavola e quindi risparmiato sulla benzina.
Lei era molto carina. Si era seduta vicino a me. Chiacchieravamo tanto, visto che gli altri cugini non è che fossero loquaci o dei pozzi di scienza.
Non eravamo neanche arrivati alla terza porzione di pasta, che subito incominciarono le discussioni.
Io cercavo di distrarre la futura sposa di mio cugino, ma il timbro di voce dei miei parenti era veramente alto, talmente alto che una sirena dell’ambulanza sembrava il cinguettare di un pettirosso.
Stavano litigando su non so quale parente. Credo quello che aveva rubato i soldi della sorella di mio nonno che stava all’ospizio. Sì lui.
Uno furbo e taccagno. Sosteneva che gliel’avesse “devoluti” perchè era il suo nipote preferito.
Infatti è noto a tutti che chi soffre di demenza senile elargisce migliaia di Euro al primo parente che passa. Forse si chiama truffa, ma vai a saperlo. E’ la sua parola contro quella di un’anziana con problemi di comprendonio.
Quando gli strilli si fecero assordanti, io mi sono vergognato. Un po’ per mio cugino e un po’ per quella poverella che sicuramente voleva telefonare al negozio dove aveva fatto la lista nozze e annullare tutto.
Le ho chiesto scusa, mi sono alzato e ho fatto cadere un piatto. Il rumore ha zittito tutti.
Ho fatto un lungo e prolisso monologo (usando parole difficili buttate a caso) su come fossero stati inospitali e maleducati verso la futura sposa. Li ho un po’ insultati sulla loro origine e ho fatto notare a qualcuno che il regalo che mi avevano fatto faceva cagare. Poi io e mio padre siamo andati via.
Ecco quello credo sia stato il mio ultimo Natale. Mia nonna era già morta e quindi non c’era più nessuno a tenere unita la famiglia.
I miei oggi zoppicano a vicenda, ma noi il 25 di Dicembre ci divertiamo comunque. Vengono i nostri amici, telefoniamo agli zii lontani, quelli innocui e poi, scartiamo i regali. Domani devo andare a prenderne ancora tre.
Prometto di raccontarvi la vigilia, che sarà come al solito burrascosa.
Speriamo non venga qualcuno a rubarci in casa, ma soprattutto che non usino i punti della carta Fidaty di mia mamma.
Vi aspetto.
Intanto potete seguirmi sul mio profilo “baffone” INSTAGRAM e sul blog alternativo di TUMBLR. 🙂
Ah! Mio cugino poi è stato lasciato. Giusto per la cronaca.
Il Portinaio
Qui sotto il mio video di Natale preferito. Darth Vader non cede mai alla bontà, neanche a quella del pandoro con il mascarpone. 😛
2 commenti
Monica
Buon Natale un cazzo anche a te. Dai che c’è ancora domani. Poi liberiiiii.
Mi diverte molto leggere quello che scrivi. Grazie!
Portinaio
Grazie Monica! A presto!