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CHEMICAL BROTHER

Finalmente primo giorno a Tokyo.
Posso buttare il mio amico Marco in mezzo al delirio, farlo impazzire, aspettare che svenga davanti a una vetrina qualsiasi, rubargli tutti i soldi e spenderli tutti in Kit Kat rosa e verdi.
Potrei usare la maledizione della mia amica Lady Disturbia. (leggete QUI per avere + info)
La pozione è facile.
Prendete un po’ di Fanta all’Uva, mischiatela con dei peli di Hello Kitty, unghie di anziana giapponese, alito di cane e un pizzico di salsa di soia. Mischiate energicamente e aspettate che faccia effetto.
Marco è sclerato definitivamente quando è entrato da Don Quijote, il negozio più famoso di Tokyo, quello che vende tutto, aperto 24 ore al giorno.
Neanche il tempo di distrarmi davanti alle miriade di calzini che il decotto ha dato i suoi effetti.
Marco ha preso il cestino della spesa e ha iniziato a riempirlo di oggetti random.
Prima si è fatto convincere da un commesso che la crema idratante al riso “è cosa buona e giusta”, poi la sua mente ha deciso che il Must Have di quest’anno deve essere il costume da vecchio pervertito con il pannolone.

don quijote
La sua lista della spesa comprende: una serie di liquidi della Shiseido da bere, che in teoria dovrebbero rigenerarti la pelle, del formaggio al the verde, ottimo per colorare le feci di chi è allergico ai latticini,  una riproduzione di un gabinetto, dei mobili dell’ikea tarocchi in miniautira, cereali al the verde con fragole disidratate e polistorolo, un mouse per il computer, un culo di gatto con ventosa da attaccare al cellulare, un pacchetto di Marlboro gusto menta e frutta e un reggi-mento.

poseskeleton wc
Qualsiasi cosa tu gli faccia vedere lui si esalta e grida “Compriamolo”.

don quijote
Forse ho esagerato, mi sento un po’ in colpa.
Le sue tasche sono piene di monetine che cadono costantemente per terra.
Si diverte nelle sale giochi, salta e balla quando passano i camion che pubblicizzano i dischi dei cantanti giapponesi, rimane in trance davanti alle insegne luminose.
La maledizione continua nel triangolo del male Harajuku Omotesando Shibuya.
E via altro denaro che scorre nelle casse nipponiche.

“Gabry posso comprare dei pupazzetti della Marvel?”
“Certo. Puoi fare quello che vuoi. Ma siamo in Giappone che te ne fai di giocattolini americani?”
“Perché Hulk non è giapponese?”

E’ evidente che ho esagerato con le dosi, perché Marco non vuole neanche seguire le regole nipponiche. Non capisce perché non ci siano cestini in mezzo alla strada, perché è vietato fumare e perché tutti fanno la coda educatamente.
Poi quando sente la parola “chotto” che in giapponese significa “un momento” s’incazza, perché in foggiano “ciotto” è l’uomo grasso.
Alle 19:30 l’ho portato a mangiareall’ottavo piano di un palazzo,  in un posto assurdo, dove fanno praticamente solo pollo, con delle sedie a forma di bidone dove potevi infilarci i giubbotti.

bidone
Alle 21:00 ancora in preda alla maledizione ha voluto del sushi in un posto fetido.
Alle 21:15 ho scoperto che si era portato tutti soldi del mese in tasca. Roba che se fosse stato in Italia lo avrebbero accoppato e lasciato per terra a sanguinare.

“Devo comprare la maschera al collagene di Lady Oscar”
“Ma che te ne fai? E’ una truffa, Lady Oscar si vestiva da uomo mica andava dall’estetista”

lady oscar
“Allora voglio le tette finte per palpeggiarmi da solo”

don quijote
“Marco ti serve un tavor!”
“No! Dei semi di zucca, aiutano gli spermatidi a trasformarsi in buoni spermatozoi”
“Cos’hai in mente?”

Vabbè avete capito vero?

Il Portinaio

Ah! Io ho intercettato questo zaino, ma forse è un po’ troppo. 😛

zaino harajuku

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