mucche trentino
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DOLOMITICO (La crema di Marmotta)

“Allora se non vai in Giappone quest’anno puoi venire ospite da me in montagna”
“Io preferisco il mare”
“Ma è gratis!”
“Giuri che non mi fai curare cani, gatti o bambini impertinenti?”
“Giuro!”
“Allora vengo!”

Io non amo molto la montagna. Non so sciare, non amo passeggiare e poi non ci sono mai gadget degni della mia suprema vetrina. In più mi viene la letargia. Ma il Trentino ti offre un sacco di attrazioni.
Puoi incontrare l’orso se sei fortunato, ammirare le Dolomiti che diventano rosa alla luce del sole e perchè no, anche abbronzarti!
Ecco io non ho visto niente di tutti questo.
4 giorni di pioggia con nuvole basse, 16 gradi, un freddo becco e manco un animaletto curioso che ti passasse vicino.
E pensare che nel paese dov’ero un orsettino con la sua mamma è sceso fino in strada a rovistare nell’immondizia.
Meno male che non li ha visti Salvini, sennò ruspa anche per i parenti di Winnie the Pooh che si comportano come dei rom.
In effetti il mio soggiorno in Val Rendena è coinciso con l’arrivo del segretario della Lega, che si è scagliato contro il sacerdote della diocesi di Sacile perchè ha vietato agli alpini di cantare una canzone con temi guerrafondai in chiesa.
Ovviamente il furbo Matteo ha messo a confronto il funerale di Casamonica a Roma con il fatto accaduto in Trentino.
Dev’essere l’aria di montagna che da alla testa tutti quanti. Nessuno fa mai in distinguo.
Ormai la chiesa è diventata schizzofrenica: chiede pietà e riconoscimento dei diritti per i profughi, ma poi si oppone con determinazione alle richieste per i diritti dei gay. Dall’altra parte i leghisti organizzano convegni contro una fantomatica teoria del gender invitando vescovi e teologi, per poi accusare la chiesa di fare politica quando gli stessi vescovi e teologi si esprimono sul dramma dei migranti.
Ci vorrebbe un orso che scenda a valle a fare un po’ di pulizia. Ma ahimè nessuna traccia di quella palla di pelo. Quello se ne sta nel bosco a farsi i fatti suoi.
Ma esiste un posto a Sanzeno in Val di Non dove è possibile vederlo. E’ il Santuario di San Romedio, con tanto di parco zoo dove vive un orso sequestrato ad un circo.
La storia del santo è alquanto bizzarra. Nobile signore della Baviera ha avuto “la chiamata” chissà per quale motivo. E dopo aver donato tutti i suoi averi alla chiesa di Trento si rifugiò come eremita nella valle delle mele.
La sua leggenda narra che un giorno incontrò un orso che lo attaccò, ma con la sola imposizione delle mani riuscì a placarlo. (Poi magari ne fece un bel tappeto da mettere davanti al caminetto, ma questo non è scritto nella sua agiografia)
San Romedio era amico di San Vigilio, terzo vescovo di Trento.
Pare sia stato ucciso nella Valle dove ora sono in vacanza. Il mito dice che era venuto a evangelizzare i pagani, che alla vista di Vigilio che buttava una statua di Saturno nel fiume, s’incazzarono a morte e lo pigliarono a bastonate e sopratuttto a zoccolate in faccia.
E come biasimarli.
Orrido pretino di terz’ordine come osi toccarci la riproduzione di Sailor Saturn!
Sta di fatto che divenne insieme a Romedio uno dei culti del Trentino.
I turisti aspettano sulla ringhiera l’arrivo dell’orso, ma quello rimane nascosto perchè non ha voglia di mostrarsi a minorenni chiassosi e invadenti suore laiche e se chiedi ai giovani fraticelli rispondo candidamente che non si fa mai vedere. Forse la sera. Ma poi alla domanda: “Da quanti anni vivete qui?”
“Da stamattina. Sono in stage. Veniamo solo durante il giorno per accogliere i turisti”
Ma allora andate a pettinare le bambole di porcellana.

Nello shop del Santuario ho fatto una scoperta sconcertante.
Vendono la crema di marmotta!!!

crema di marmotta
Sì, avete capito. Un unguento con dentro un principio attivo preso dal grasso del povero animale.
Io ero in ferie con la mia amica  Lady Disturbia che è diventata una vegana animalista.
Ha fatto subito aprire un’inchiesta sul caso, fatto mettere sotto sequestro il prodotto, chiudere il negozio e alla fine si è spogliata come faceva Marina Ripa di Meana davanti alla Scala, mostrando le pudenda lanose ai fedeli che sono scappati pensando fosse un Grizzly.
Le Dolomiti sono patrimonio dell’Unesco. Lo Chalet Fiat (che è un self service) nella Località Monte Spinale è patrimonio di tamarri che stona nella bellissima vallata.
Dell’orso ahimè non ho visto neanche un pelo, le marmotte pare che stiano ben lontano dall’uomo e nota di demerito ai cittadini di Villa Rendena che hanno fatto chiudere il bar perchè organizzava Karaoke chiassosi.
Visitate Trento perchè merita. Così Rovereto con il suo Mart. Fate un salto alla vicina casa di Fortunato Depero, ma non osate presentarvi all Booking Shop alle 17:55 perchè la simpatica cassiera vi risponderà: “Mi dispiace, ma qui si chiude ale 18”
E fanculo se ti ascoltava mentre dicevi “Compro questo e questo”.

Il Portinaio

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