Portineria,  We are Family

IL DIAVOLO IN BIANCO Seconda Parte

ジャングル大帝 kimba leone biancoAvere un cane può costare fra i 200 e i 250 euro al mese, se si fa economia.
Basta comprare cibo da discount – tipo “crocchette canebello” o carne in scatola “alitosi permanente” – lavarlo nella vasca da bagno ed evitare di chiamare il veterinario per ogni scemenza.
Per la dissenteria consiglio un po’ di riso lesso, ma di quello più scadente. Ed evitate  cappottini o pellicciotti: Dio gli ha fatto il pelo per ripararsi dal freddo non per una questione estetica.
Io ho avuto due cani, due boxer bavosi come cavalli dopati e con atteggiamenti da velociraptor.
Quattro volte al giorno a me o a mia madre toccava “scenderli” a pisciare. E due volte su tre capitavano disastri.
Ai giardinetti vicino a casa si incontravano con la loro compagnia. Il branco era formato da: l’alano Golia, i pittbull Fiore e un altro di cui non ricordo il nome, il rottweiler Ganja, il dogo argentino Leon, il cocker Max, il dalmata Frida e tre o quattro pastori tedeschi dall’aria nazista. Una bella combricola!
Le anziane facevano il giro largo quando li vedevano e per anni sono stati l’incubo della mamme che avevano paura di vedere i loro figli sbranati da bestie bramose di carne giovane.
Tra i crimini messi in atto dal terribile branco, ricordo l’efferato omicidio del gatto di una signora. Sì, una povera pazza che portava in giro il suo micetto al guinzaglio, proprio vicino ai cani.
Come urlare “Sono di Catanzaro!” in mezzo ai leghisti durante la cerimonia dell’ampolla a Pontida.ジャングル大帝 kimba leone bianco
I miei boxer non hanno partecipato attivamente al banchetto, ma si sono limitati ad annusare il cadavere per accertarsi che fosse morto. Gli assassini sono stati i pastori – ribattezzati “I Killer della SS” – che con un colpo di mandibola hanno spezzato il collo del povero felino.
Quel giorno al parchetto ero con mia madre. E la scena ci lasciò letteralmente pietrificati.
Non so come sia finita la lite tra i padroni dei killer e la gattara, ma da allora quei pastori al parchetto non si sono più visti.
E neanche la vedova di Miss Kitty.
“Come si chiamava il gatto Gabry?”.
“Miss Kitty”.
“Ma che nome è?”.
“Mamma, non lo so! Ti sembra il momento di fare polemica davanti a un delitto?”.
Il giorno del secondo memorabile disastro canino era di turno mia madre per il giro.
Mentre i cani giocavano allegramente a “ti spezzo la spina dorsale”, “ti odoro il sedere” e “stammi lontano che sei sterilizzata” l’alano Golia spegneva due lampioni con una culata. All’interno del parco si è creata così una zona buia, ottima per gli appostamenti dei maniaci o per limonare duro con la ragazza di turno.
E’ questo che devono aver pensato quei due porci che, invece di andare alla scuola serale, si scambiavano baci profondi e facevano petting pesante.
Non mi ricordo dove fossi, ma non potrò mai dimenticare quella telefonata.
“Corri Gabry, il tuo cane ha aggredito una ragazza! Tua madre è al pronto soccorso”.
Cazzo! Ma i boxer non mordono? O almeno, i miei boxer non mordono!
Mi precipitai lì, sperando di non trovare la polizia o il veterinario con la siringa, pronto ad abbattere il mio povero cane.
Mia madre era sconvolta, peggio di quando Gianni Morandi arrivò secondo a San Remo, in coppia con Barbara Cola.ジャングル大帝 kimba leone bianco
La dinamica dell’aggressione era stata più o meno questa: il mio cane cercava fra cespugli e foglie secche il posto migliore dove eiettare, quando appaiono davanti ai suoi occhi due figure intente a toccarsi in maniera ambigua.
Lui, invadente per natura, si avvicina per far festa insieme agli amanti.
La ragazza però si spaventa per lo sguardo demoniaco del mio cane, inizia a urlare e tenta di cacciarlo a calci e pugni.
Risultato: giaccone finto Woolrich strappato e graffio su un braccio. Ma proprio un graffio!
All’ospedale svela la sua predisposizione teatrale e si strazia come se le avessero amputato tre dita.
Le infermiere la prendono per il culo: “Scusa dove ti bendiamo se non hai niente?”
“Ma sono scioccata!”.
Arrivano i genitori e subito sembrano seccati nello scoprire che la figlia bigia la scuola per farsi strofinare la patata sulle panchine del parchetto. Poi il padre intuisce un’opportunità e inizia a strofinarsi le mani.
Oltre ad essere un po’ disturbato, il mio cane era tatuato e vaccinato ma, per chissà quale intoppo burocratico, la ASL non aveva mai ricevuto il suo certificato d’iscrizione all’anagrafe canina. Era in pratica come se non esistesse. E non risultava quindi coperto da assicurazione.
Inziarono i ricatti!
Il padre della ragazza, che chiameremo ‘Puttanella’, ci chiamava a qualsiasi ora dicendo che la figlia soffriva di incubi, perdeva i capelli e aveva il mestruo due volte al mese.
“Avrà un ovulazione abbondante”
“Gabry piantala di dirgli queste cose che quello ci denuncia”.ジャングル大帝 kimba leone bianco

In breve tempo mia madre si trovo a scucire:
1) 250 mila lire per il giubbotto
“Mamma ma è un falso!”
“Mica sono stata lì a vedere l’etichetta!”
2) 800 mila lire per rimborso spese mediche
“Mamma mica sta facendo la radioterapia”
3) 1 milione e 500 mila lire per spese extra
“Scusa perchè non assumiamo ‘Puttanella’ come colf?”

La strategia estorsiva ebbe fine grazie a un giudice inaspettato.
L’incontro con il medico incaricato della valutazione di ferite e danni morali per stabilire l’eventuale rimborso fu fissato all’ASL, proprio accanto a casa mia. E ad attenderci trovammo la dottoressa che ogni giorno si affacciava al balcone per salutare i miei cani. Ovviamente si schierò immediatamente dalla mia parte incominciando a infierire sulla presunta vittima.
“Scusa ragazzina ma cosa è successo?”
“Il cane mi ha aggredito”.
“Fammi vedere i segni dei morsi”.
‘Puttanella’ scopre le braccia e le appoggia sulla scrivania.
“Quindi? Qual è il braccio? Qui non c’è segno di morsi o sfregi”.
La dottoressa mi faceva l’occhiolino mentre si divertiva a sfotterla.
“Sì, però non riesco più a dormire per gli incubi! Sogno sempre cani che mi sbranano. Ora ho il terrore dei cani e non esco più di casa per paura di incontrarne qualcuno di pericoloso”.
Ma come? In una delle sue telefonate il padre mi diceva: “Mia figlia è sotto choc e per sentirsi più protetta dorme sempre con il rottweiler di suo zio”.
Io – fan di Diabolik per tradizione famigliare – avevo iniziato a registrare sul mio Motorola ‘saponetta’ tutte le chiamate di quel manigoldo, certo che prima o poi mi sarebbero tornate utili.
La dottoressa terminò l’incontro dichiarando ‘Puttanella’ completamente guarita e del tutto sana.
Il fascicolo dell’aggressione al parco poteva essere definitivamente chiuso.
E invece, appena fuori dall’ASL, il padre tentò un nuovo ricatto.
Sul volto di mia madre comparve la stessa espressione di stupore come quando aveva scoperto che Gianni Morandi si era risposato.
Io invece estrassi il telefonino e misi in vivavoce la registrazione delle telefonate.
“E così sua figlia dichiara di essere terrorizzata dai cani mentre invece lei afferma che per dormire tranquilla tiene in camera il rottweiler dello zio? Ora se non la piantate di ricattarci, vi denuncio per false dichiarazioni e tentata estorsione”
Un po’ per risparmiare e rientrare dei costi di quell’aggressione, un po’ per punirmi per averla lasciata sola al parchetto, mia madre costrinse, me e il mio cane, a mangiare Chappy per un mese!

Il Portinaio

“Scusa Gabry quelli hanno chiamato Ganja il loro cane. Ma cosa vuol dire?”
“Fammi la carbonara e te lo spiego!”ジャングル大帝 kimba leone bianco

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