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LA REPUBBLICA DEI NERDS

Sailor_Moon_cosplayLucca 1 Novembre 09

Ho sempre sognato di poter vivere insieme ad Heidi, Luke Skywalker e qualche Geisha, come cameriera.
Avere in giardino due “Alien” in gabbia e un “Transformer” in garage.
Guardare sotto le mutande della “Magica Emi” e magari volare sull’astronave di Capitan Harlock.
Ogni anno questo mio desiderio si avvera.
Dove?
Al Lucca Comics & Games: la più importante rassegna di fumetti e cartoni animati.
Quest’anno, per me, esserci è molto importante.
Innanzitutto perché ho partecipato al concorso della Kappa Edizioni. E per la presenza di Akemi Takada, la “mamma” di Creamy.
Arrivarci, come al solito, è stremante!
Code chilometriche verso la città, formano serpenti d’auto e di parrucche.
I cittadini si mischiano al popolo migratorio dei Cosplayer, che trasformano il centro storico in un palinsesto televisivo per bambini!
I Cosplayer sono quelli che si travestono da personaggi dei  cartoni animati o da eroi televisivi!
“ Guarda, quelli sono vestiti da neonati cianotici affogati”
“ No Gabry, sono vestiti da puffi!”
“ E quello perché è vestito da Don Lurio?”
“ Gabriele è vestito da Michael Jackson!”
“ Quelle sono vestite come le Yavanna di X-Factor”
“ Ma no! Sono delle fate!”Lucca-Comics-2009-10
Ma non riconosco nessuno?
Sto per caso invecchiando precocemente?
Riproviamo!
“ Quel gruppo è vestito da “7 chili in 7 giorni”, il film di Pozzetto!”
“ Sbagliato! E’ il clan Alice nel Paese delle Meraviglie”
“ Allora il “Paese” doveva essere una salumeria, visto i chili che si portano addosso”
I Cosplayer non hanno vergogna di mostrarsi come sono!
La ragazza vestita da Bianconiglio sembra un tacchino ripieno! Indossa leggings bianchi che evidenziano la cellulite, al posto delle zampe ha dei Moonboot, le mancano le olive appese al culo e poi è pronta per l’infornata di Halloween!
Alice invece è abbastanza verosimile…aspettate che mi avvicino un attimo per vederla meglio!
Alice era Inglese giusto?
Allora questa non le assomiglia per niente! Ha i baffi! Sembra una portoricana! Bisognerebbe darle un rasoio con tre lame, una per i baffi, una per le sopracciglia e l’ultima lama per sgozzare il Bianconiglio!
“Guarda quei fraticelli, che divertenti hanno le spade laser!”
“ Ma Gabry sono quelli di Star Wars, non vedi che dietro c’è Darth Vader?”
“ Water vorrai dire, il casco mi ha sempre ricordato un sanitario!”
Niente, non c’è verso di beccarne uno!
Due parrucconi biondi mi passano di fianco, ancheggiando mano per la mano tra le risatine dei presenti!
“ Sono la Daddario e…oh cavoli! L’altro è un uomo! E’ un transgender!”
Se volete capirne di più sul fenomeno di transizione sessuale, questo è il posto che fa per voi.
Una decina di anni fa, quando il fenomeno Sailor Moon era alle stelle, la psicologa Vera Slepoj demonizzò l’eroina vestita alla marinaretta, accusandola di deviare la sessualità dei bambini.
Cazzo aveva ragione!
Ecco la prova di quello che diceva: il clan “en travesti” delle guerriere Sailor!15570_1234325428642_1544371783_30611295_4185258_n
Uomini di una certa stazza, strizzati in abiti succinti, che neanche tacchi 15 portati con naturalezza, trucco pesante e calze coprenti riescono a “femminilizzare”.
La maggior parte dei Cosplayer devono essere figli di fabbri.
Tutti vanno in giro con spadoni grossi come manici di Mocio Vileda, croci della morte in acciaio Inox 18-10 e scimitarre forgiate dagli elfi della Maremma.
Se ti soffermi a guardare uno stend di fumetti e hai davanti un Cosplayer vestito da Gesù, stai pur certo che la croce occuperà mezzo padiglione, impedendoti di vedere qualsiasi cosa!
“ Ehi tu, vestito da suora laica, puoi togliere la tua accetta gigante che devo guardare la vetrinetta?”
Dovevo portarmi dietro Lady Disturbia, lei avrebbe avuto la soluzione a questo problema: la bomba al napalm!
E’ una bella giornata a Lucca Comics, l’aria è frizzante e comunque c’è bisogno di un giubbino, perché ormai l’autunno è inoltrato. Eppure alcuni temerari vanno passeggiando seminudi, esibendo difetti fisici e costumi di dubbia moralità!
L’unica vestita da Miss Dronio sembra una baldracca della Salaria o una professionista dell’hard.
Il suo compagno, che si vanta di essere “Ken Il guerriero”, ricorda invece un “Dolce Remì” agonizzante di freddo sotto qualche ponte!
I Cosplayer sono totalmente immedesimati nel loro personaggio e adottano codici sociali degni di studi antropologici.
Fra di loro si danno nomignoli imbarazzanti e urlano come pazzi parole senza senso per i più.
Si sovra eccitano se vedono qualcuno vestito da Lupin e si cibano di panini con lo spuntì.
Guardando nelle vetrine urlano sempre: “Qui ci sono io, qui ci sono io”!
“Ehi Sociopatica, qui vendono il pupazzo di Creamy, tu non le somigli per niente, sembri una trovatella!”
A volte vorrei capire se hanno contatti con la realtà e domandare, ad esempio, cosa hanno votato alle elezioni.
“ Io ho votato Mazinga, che con il suo scudo fiscale ha riportato in Italia i capitali che erano all’estero.”
Oppure chiedere loro chi è il Ministro dell’Economia.
“ Ma è facile…è Frodo!”
Dopo aver visto il modello Cosplay Giapponese, quello Italiano mi confonde e mi fa tenerezza, ma così non va bene, ci vuole disciplina, ricerca e studio del costume, sennò io non vi riconosco!4072771491_0ff3a5abae
Ora basta travestiti!
Ho bisogno di Giappone!
Cambiamo zona.
Quest’anno a Lucca si sono inventati il Padiglione Japan, in un palazzo antico di fianco alle mura.
Chiusi lì dentro, orde di Nippofan si accalcano per accaparrarsi il ventaglino di Lady Oscar o il cuscino di Creamy!
I robot e i pupazzi non sono a buon mercato.
Un Jeeg robot, che a Tokyo ho pagato 15 Euro, qui veniva venduto a 120!
“Ladri! ‘Sti poverelli hanno solo 20 euro in tasca e voi li depredate di sogni e risparmi!”
Infatti non poteva mancare la bancarella della “Ladra Puttana” – nome affibbiatole dalla Piera – che ha i prezzi maggiorati del 200%! I suoi gadget sono molto ambiti: pare che lei passi mesi interi in Giappone a cercare qualsiasi cosa sia famoso in Italia!
Vende i rossetti di Lady Oscar, i salvaslip di “Kiss me Licia”, il tampax di “Anna dai capelli rossi”, tutte cagate a cui la gente abbocca!
Io, che ormai ho fatto il pieno a Tokyo, mi gusto la mostra su Osamu Tezuka!
All’interno del palazzo ci sono anche dei Giapponesi veri, vestiti in abiti tradizionali, che pubblicizzano viaggi low cost e vendono Kimono sintetici e oggettistica da Oriental Bazar!
Manca però lo stend della Topexan! Perché i brufoli sono una piaga sociale qui al Lucca Comics!
Qui c’è troppo casino! Ma chi cazzo ha avuto l’idea di rinchiudere tutti i Nippofan qui dentro?
Non potevano metterli all’aperto? Si è formata una cappa di nebbia con i vapori dell’ascella!1210216936625zx9
Per cambiare aria vado a vedere il padiglione dei Giochi di ruolo e dei Videogames!
Dalla padella alla brace: i “Puzzolones”, come li chiama Lady Disturbia, sono addirittura relegati fuori dalle mura. E il motivo è facile intuirlo.
Per entrare ti devi vestire da palombaro o essere campione d’apnea in assetto variabile.
Alle ore 17 la puzza di sudore raggiunge l’apice e i fumi di gas mandano in trance tutti!
Qui puoi trovarci gli invasati dei giochi di carte tipo “Dungeons and Dragons o “Yu Gi Oh”.
Io, che so giocare solo a Scala 40, faccio fatica a capire quando urlano “ Richiamo il drago accecante che con 50 life point ti toglie la facoltà di creare batteri e di avere rapporti sessuali”.
In questa zona ci sono anche quelli vestiti da guerrieri medievali e da fate drogate.
Si danno mazzate su un ring, con spadoni e clave ferrate!
I negozietti vendono tutto il necessario per vivere come una cortigiana o come un cavaliere: guanti di pelle, corna finte, orecchie mozzate, cinture di castità, mantello invisibile e maiali allo spiedo!
E indovinate qui qual è il chiosco che manca?
Ovviamente quello del “Borotalco” o del “Lycia Persona”!
Il prossimo anno mi travesto da spray e vado in giro ad urlare “ Alto là sudore!”
Sono tutti strani qui a Lucca.
A vederli da fuori direste che sono una manica di pirla, che i loro comportamenti sono di poca importanza. A me però suscitano tanto interesse.
Possibile che ragazzi, all’apparenza timidi, dimostrino un coraggio folle nel mettere gonne o kimono fatti col divano della prozia defunta?
Ecco è questo che apprezzo e condivido, il coraggio di essere quello che si sogna!4069988364_6c915f7f13_o
Mai come ora la paura del diverso spaventa l’Italia.
Tutti che pestano tutti, extracomunitari trattati come animali e donne picchiate ogni giorno di più!
Impariamo dal Lucca Comics, la città che ogni anno accoglie la diversità in tutte le sue forme.
Impariamo che se tutte le minoranze avranno pari dignità, ogni diffidenza scomparirà.
Perché se la paura è figlia dell’ignoranza, l’unico modo per affrontarla è conoscerci l’un l’altro.
Io a Lucca sono diventato il portinaio di un regno che mi appartiene, un Giappone nostrano che parla Toscano.
Mentre torno verso l’auto, leggo sul muro di un palazzo di una Congrega Missionaria devota a Santa Gemma, questa frase: “Chi veramente ama volentieri soffre”.
Sono andato a leggere la vita della Santa e mi sa che anche lei aveva a che fare con i Cosplayer!
Quindi credo che la frase in questione fosse stata in origine più o meno così: “ Chi veramente ama vestirsi da Sailor Moon volentieri soffre perché l’abito è stretto”BishoujoSenshiSailorMoon22
Il tempo cancella le parole ma il portinaio le rimette tutte a posto!

Gabry

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