Godzilla
Ego del Cosplayer,  L'altro Mondo,  Otaku da morire,  Portineria,  Psicosi Collettiva,  Raccolta differenziata,  Sessuomani,  Videocracy

VOGLIO VENIRE IN GIAPPONE CON TE #3

“Sto ancora aspettando la tua mail con i posti da visitare a Tokyo”
“Scusami, ma ieri è morta mia nonna”
“Scemo! Tua nonna è morta 20 anni fa!”
“Cosa???? Ecco perchè puzzava così tanto!”

Te l’ho già detto, non sono buono per fare la guida. In Giappone ci sono stato una volta e mezza.

Però ti consiglio di studiare un po’ la lingua. A proposito ti sei laureato?
Perchè non ricordo inviti a nessuna festa ne tantomeno confetti rossi.
I miei cugini sono quasi tutti laureati.
Uno fa il medico radiologo e credimi non mi farei neanche toccare con il periscopio, l’altro fa l’architetto e non oso neanche pensare cosa progetti.
Un’altra è cent’anni che insegue una cattedra, ma non è proprio portata per l’insegnamento.
Poi ci sono io. Che ho preso una laurea non riconosciuta dalla comunità europea e quindi sono considerato cugino di serie B.
Ma a Kanazawa c’è una Università dove ci si può laureare vestiti da Cosplayer.
Hai capito benissimo!
Non sono sempre seri ed impettiti in Giappone, a volte hanno un po’ di senso dell’umorismo.
Guarda che simpatici:

università kanazawa
Io non ho mai fatto il Cosplayer. Però ho cambiato tre università prima di trovare la mia strada.
La prima è stata “Scienze della produzione animale”. Se mi fossi laureato avrei scelto un abito da…mmm…fammi pensare…bistecca del supermercato? Che dici?

università kanazawa

Poi mia madre voleva che seguissi le orme di papà e sono andato ad “Economia e Commercio”
Già mi vedevo con il bacio accademico e un costume da violino.

violino

Poi ho scelto le vie delle comunicazione e della creatività e alla fine ho optato per una camicia blu.
Ma non sono solo i giovani ad amare l’arte del Cosplayer. Ci sono pure gli anziani che si divertono.
Da noi  li puoi trovare davanti ai cantieri o nei circoli, mentre il Sig. Kohguchi, 64enne di Hiroshima, ha preferito i vestiti sintetici dei cartoni animati alle bocce.
Non è bellissimo?

kohguchi cosplayer
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Magari puoi chiedere a lui di portarti in giro, ma ti prego lasciami stare. Non ho nemmeno una valigia, mi toccherà farmela prestare da un’amica. E speriamo non ce l”abbia di Hello Kitty! 😛
Nel caso invece ti venisse una irrefrenabile voglia di ballare, ti consiglio di seguire la tecnica Ota-gei, praticata da matti che fanno il tifo ai concerti delle idol o ai raduni dei doppiatori (molto famosi in Giappone). Praticamente è una specie di cheerleading, ma senza gonnelline.
Ti faccio vedere un video perchè non l’ho capito molto bene neanche io. Nel caso c’è il sito che ti spiega passo per passo i movimenti base. Roba da otaku di terza generazione!

Questi non hanno la cervicale! Io avrei vomitato già dopo trenta secondi. 😛
Se invece vuoi una serata trasgressiva, il primo sabato del mese, a Ueno, c’è Department-H. Una One Night piccante dove orde di feticisti e cultori del sadomaso si ritrovano per festeggiare a modo loro.
Un mio amico ha avuto la disgraziata idea di portarci la fidanzata. Non so come sia finita quando verso una certa hanno visto gente infilarsi la qualsiasi sù per gli orifizi.
Ma stai tranquillo la serata cambia a seconda di come gli tira il culo all’organizzatore. Potrai trovarci polipi vestiti da Madonna, ragazze wrestler, drag queen modeste, lesbiche che si scambiano baci appassionati bevendo limonate, performer che si fanno appendere con ganci sulla schiena, slave, master, mia zia, tric e trac, magliette di Maradona, panzerotti ecc. ecc.
Se vai con il Dress Code costa 3000¥, con il Flyer 4500, sennò sono 5000!
Quindi in valigia metti due mutande di pelle Intimissimi, una maschera da maiale e due spiedini che non si sa mai.

Se ti capita di vedere Gesù in Giappone non spaventarti, è perchè la Wireless si prende meglio! 😛


E non credere che il tuo inglese maccheronico ti salverà. Loro stanno molto peggio di noi!
Te l’avevo detto che era meglio andare a Gioiosa Jonica!


Ti lascio con una pubblicità commovente di una specie di scuola per corrispondenza.
Si chiama Z-Kai. Praticamente prepara i ragazzi all’esame di ammissione all’Università via posta. Tu spedisci il compito e qualche professore stai pur certo che li correggerà. O almeno credo sia così…sai ho studiato giapponese solo un anno e mi aiuto con Google translate che è peggio dei cinesi che parlano italiano al ristorante! 😛

Il Portinaio

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