Amico è,  Lavoro sporco,  Portineria,  Videocracy

SOGGETTO #Vogliodormireconte

voglio dormire con te

“Ti devo parlare?”
“Sono tutto orecchie”
“Si dice orecchi!”
“Che fai mi correggi?”
“Non è che hai voglia di srivere qualcosa per me?”
“Certo! Preferisci che prenda per il culo la tua famiglia o vuoi portarmi a una serata di scambisti?”
“Sono serio!”
“Anche io!”

Non ci crede mai nessuno! E’ vero!
Nessuno, e lo ripeto nessuno, crede che io parli sul serio.
Un giorno il mio amico Mattia mi ha chiesto di accompagnarlo a comprare delle scarpe da running.
Pioveva che Dio la mandava.

“Ti dicevo…vuoi scrivere qualcosa per me?”
“Ma se non mi dici l’argomento stiamo qui ad aspettare l’arcobaleno e poi ci divertiremo correndo tra spicchi di colore urticando il cuore con fiori d’amore e mesciando vino d’incanto che cazzo mi è presa la solita sindromedicristinadavenatuttoattaccato
“Mi scrivi una lettera d’amore?”
“Ahahahhahaah ma tu non mi piaci!”
“Quante volte l’hai rifatta la maturità?”
“Due!”
“Si vede!”

voglio dormire con te

Io non capivo mentre parlava, perchè con la testa ero già in corso Buenos Aires a guardar vetrine del cazzo.
Poi lui ha avuto un attimo di commozione mentre mi parlava del suo progetto e io ho interrotto bruscamente il mio shopping mentale.
Troppo spesso si pensa all’amicizia come a un antidoto per la tristezza e la solitudine. E invece c’è di più.
Mattia fa il regista. I due video che vedete sul mio blog li ha fatti lui, in 7 minuti e su un piede solo! 😛
Mattia sta girando un documentario sulle forme d’amore, sulle relazioni. Almeno così ho capito.

“Che ragazzo sensibile che sei! Dai non fare così…ora smette di piovere!”
“Vorrei che scrivessi una tua esperienza. Parti da dove vuoi”
“Ma in questo film…”
“E’ un documentario!!!”
“Madonna come siete tignosi voi artisti…dicevo…le persone le riprendi anche in atteggiamenti intimi, tipo porno soft?”
“Sicuro di averla finita la maturità?”

Era l’unica cosa che mi veniva in mente per farlo sorridere.
Tendenzialmente sono così.
E’ difficile rimestare e far tornare qualcosa che avevi seppellito. Non sai che effetto può avere, in che stato ti trovi e soprattutto chi si manifesterà.

voglio dormire con te

“Mi piacerebbe veramente che partecipassi anche tu a questo progetto. Mi bastano delle lettere, le leggeremo come una voce fuori campo. Però se vuoi far parte del film…”
“Io mi vegogno a stare davanti alla telecamera”
“Guarda che non devi fare altro che essere te stesso”
“E allora posso infilarmi il vestito da Pikachu e mi riprendi mentre vado a fare la spesa all’Esselunga?”
“Che scuola hai fatto?”
“Ragioneria!”
“Si vede!”

Mattia mi ha aperto il suo mondo, fatto di tecnici del suono, sceneggiatori, montatori.  Una schiera di menti e personaggi pronti a condividere profondi sentimenti.
Si parlano, si scrutano e si processano.
L’arte quache volta cambia il fruitore, ma sicuramente cambia l’artista, se a muoverlo è qualcosa di vero.
Lui ha provato a fare questo, usando come soggetto il più grande sentimento che l’uomo ricerca: l’amore.
Perchè tacerlo? Ma soprattutto perchè rovinarlo?
Abbiamo parlato a lungo.

“Mi dici esattamente cosa devo fare?”
“Tu cammina, interpreta una specie di caronte che vaga da una sponda all’altra”
“C’è il truccatore?”
“No!”
“La costumista?”
“No!”
“Il camerino?”
“Scommetto che hai fatto una scuola privata?”
“Come fai a saperlo?!!” 0_o

voglio dormire con te

Bene.
Facciamo così, mettiamo le carte in tavola, il primo che trova l’asso di cuori ha vinto!
Così ho iniziato a scrivere una lettera. Sono partito da QUESTA, che era una sorte di addio al mio vecchio blog e alle persone che ci avevano lavorato.
Poi con il passare del tempo ci ho preso gusto, ma non per imitare Federico Moccia  o dimostrare che non sono solo un cazzaro, ma perchè mi ha convinto di essere parte di una rivoluzione.
La mia rivoluzione.
Ho riaperto la porta ai fantasmi, tolto gli scheletri dall’armadio e pulito il terrazzo che era pieno di caccchette di piccione! 😛
Ho cercato di non mettere miele e tutti i suoi surrogati nelle parole, anche se ogni tanto sono scivolato sulla retorica.
Ho pescato dal vero e questo mi ha dato l’opportunità di fare un passo un più.
Mattia ha deciso di cambiare e lo sta facendo usando il suo mestiere.
Quando ho visto parte del girato, ho ritrovato il suo genio, la sua fragilità e la forza. Come prendere un calcio in faccia e un bacio allo stesso tempo.
Ma il viaggio non è ancora finito, perchè l’anima che lo affligge ha ancora fame. Fame di progatonisti, di notte al computer, di scappatelle dietro la porta e di una persona che lo fermi per abbracciarlo.
Io forse sarò solo una voce fuori campo, un traghettatore o un maratoneta in questo “manifesto”, magari verrò tagliato in fase finale oppure riuscirò a camminare su qualche red carpet, no lo so.

voglio dormire con te

Volevo dirglielo il mio segreto, quando cercavo di convincerlo che Pikachu “ci sta sempre dentro”!
Non cerco la felicità nella sua forma più pura.
Non voglio bravi figli se poi non sanno stare in piedi, neanche una bella auto o una vacanza alle Maldive.
Vivere beati è come privarsi di emozioni.
Piuttosto preferisco un pianto in mezzo al mare, una padella bruciata e un materasso scomodo.
Una bacio sul collo e un “dai ce la facciamo“. Svuotarsi le tasche sul mobile all’ingresso e addormentarsi sul divano, sapendo che qualcuno ci metterà una coperta e taglierà una mozzarella.
Dividere l’ultimo biscotto, sentirsi solo quando va a buttare la spazzatura, trovare in fondo al problema sempre un numero positivo, anche se piccolo.
I fiori non servono quando hai già due occhi addosso!

voglio dormire con te
Fra me e Mattia quello che ha trovato l’asso forse sono stato io, ma lui ambisce a diventare Re, un Re di cuori.
Promettendoci di non barare più!
Il film ha un titolo. Voglio dormire con te
Presto nei migliori cinema del tuo paesello! 😛

Il Portinaio

“Ma sei sicuro che non vuoi una scena di me vestito da Pikachu che suono la chitarrina come nello spot che mi piace tanto?”
“No!”

“Io che mi metto la parrucca di Mirko?”
“No!”
“Ho un’amica che ha il vestito da Sailor Moon…”
“Mi fai vomitare solo al pensiero!”

“E in questo esprimermi ci mettevo tutti i pensieri che avevo per quella là, lo sfogo della rabbia che mi faceva, il modo amoroso di pensarla, la volontà di essere per lei, d’essere io che fossi io, e per lei che fosse lei, e l’amore per me stesso che mettevo nell’amore per lei (I. Calvino)

Meglio questa!!!

Tira e molla, molla e tira, molla
è una cosa che non tollero (tollero)
lascia andare non drammatizzare,
ma strapazzami di coccole (coccole)
Topo Gigio

voglio dormire con te

TREATMENT
In un contesto precario e precipitevole come quello degli ultimi anni, siamo definitivamente usciti dalla generazione della sicurezza diffusa e della fiducia verso le cose future.
Impotenti e sospinti da poteri che sembrano decidere al posto nostro delle nostre vite, viviamo tutto, anche le relazioni, in uno stato d’emergenza permanente, un eterno presente fatto di facce che si accumulano, profili virtuali che non scompaiono, di rapporti che si sovrappongono e si mischiano.
Nelle storie private non riusciamo mai a essere sicuri di chi e di che cosa consideriamo importante, e le nostre convinzioni sono sempre più passeggere e fragili.
Anche nei letti degli altri a volte ci sentiamo un po’ precari, tranne forse quando siamo invitati a dormirci. Perché dormire è un po’ come fermarsi, come stare.
Io per primo ho cercato di costruire una relazione solida, ma ho fatto i conti con la difficoltà di far coincidere questa necessità con la tensione verso la libertà, una libertà che il contesto nega.
Così hanno assunto l’amore amici, compagni e confidenti, le stesse persone che ho coinvolto nel film come interpreti principali di loro stessi. Roberto e Silvia, Edoardo e Luca, Paolo e Michele sono tre delle cinque coppie che nel film si mettono a nudo per condividere le esperienze più intime, raccontare cos’è l’amore oggi, quali declinazioni assume e quali compromessi impone per superare il rischio della solitudine.
E poi ci sono anche i miei genitori in questo racconto d’amore, coppia inossidabile e per me modello scomodo e irraggiungibile d’integrità morale, personaggi dal linguaggio anacronistico e autori di una pragmatica d’amore difficile da applicare.
E ci sono anch’io, con le mie paure e il desiderio di affrontare insieme a loro un discorso interrotto anni fa sulle mie scelte affettive. Il film iniziato come un’indagine sentimentale, si trasforma così nel racconto personale di un confronto difficile, dove la sfera intima e quella pubblica si sfiorano e gli spazi privati delle stanze da letto diventano cassa di risonanza del momento incerto che tutti stiamo attraversando.

SCHEDA TECNICA
regia e soggetto Mattia Colombo
sceneggiatura Mattia Colombo, Valentina Cicogna
fotografia Jacopo Loiodice
montaggio Valentina Cicogna, Veronica Scotti
supervisione al montaggio Paolo Cottignola
suono Simone Olivero
mix e sound design Massimo Mariani
musica Daniele Furlati
produzione Start con il supporto di Filmmaker e Périphérie, Cineastes en Residence

voglio dormire con te

 

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