skeletor
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IL CAPO DEI GIOCATTOLI

Vicino a Milano c’è un paesello che durante l’invasione Napoleonica fu soppresso e annesso come frazione al comune di Segrate. Si chiama Novegro ed è nota per il suo parco espositivo, dove tutti i mesi arrivano orde di persone amanti di modellini ferroviari, bamboline, cazzate militari, brocantage, cucito, dischi, mettalli, auto, moto e persino lampadine.
Oggi c’era la fiera del giocattolo, insieme a quella dei radioamatori e dell’informatica. Con un biglietto potevi visitare due “Borse scambio” e  persino il Bagagliaio, una specie di mercatino, adiacente alla Fiera, dove chiunque può vendere qualsiasi cosa, l’importante è che stia in un’autovettura.
Io ho avuto una botta di culo perchè ho trovato posto nel parcheggio gratuito. Un signore gentile mi ha visto in affanno e…

“Se aspetti un attimo esco con l’auto così ti lascio parcheggiare”
“Grazie è molto gentile”

Ha appoggiato i suoi sacchetti per terra, poi con lentezza ha aperto le portiere, ha fatto uscire il caldo e ha iniziato una specie di processione. Tirava fuori dalle buste un giocattolo alla volta e con delicatezza li sdraiava sul sedile posteriore. Dovevano essere bambole preziose, perchè le trattava come se fossero vive.
Il suo sguardo era abbastanza inquietante. Sicuramente è uno di quelli che ci fa il bagno insieme.

“Sei qui per la fiera del giocattolo?”
“No! Mia nonna abita qui vicino”
“Pensavo fossi un collezionista”

Dopo 15 minuti avevo preparato una coperta all’uncinetto per il suo Cicciobello nero.
Dopo mezz’ora avevo iscritto alla scuola materna Sbrodolina Bollicina veste come una regina.
Dopo 45 minuti l’ho ringraziato e mandato gentilmente a fare in culo insieme alle sue Bebi Mia.

Alla fiera del giocattolo convivono anime diverse. Puoi trovare l’anziano innamorato delle ferrovie, il nazista guerrafondaio, il sensibile pazzo per le Barbie, il maniaco dei giocattoli vintage e l’autistico dei Lego.
Ad accogliermi all’ingresso c’era lo stand dei soldatini, il loro pezzo forte era la corazzata di Hitler con tanto di bandierine con le svastiche.
Io ho sempre paura che qualche pupazzo possa prendere vita e aggredirmi davanti ai gabinetti chimici.
Tipo questa:

bambola da collezione
Intanto mi chiedo come si possa vendere una cosa del genere. Cos’è? La bambola alopecia?
Questa se t’insegue ti strappa tutti i capelli e poi ti lascia morire con lo scalpo sanguinante e la testa nel cesso.
Non ho osato domandare quanto costasse.
Qui i prezzi dei nostri ricordi d’infanzia non sono molto accessibili.
1200 Euro per il castello “Eternia” dei Masters of the Universe.

eternia master of the universe
Siamo pazzi? E’ uno stipendio medio di un commesso.
E poi magari non puoi neanche aprirlo sennò si deprezza e He-man e Skeletor non potranno mai giocare insieme e ballare così:


Io di mestiere vorrei fare quello che da i nomi ai giocattoli.
Questa ve la ricordate?

radiella
Radiella la prima bambola con le radiazioni. Dovevano essere fuori come dei balconi alla Furga. E dalle un nome meno angosciante. Poi guardala sembra un Ferrero Rocher con un bidone dell’umido in testa.
I francesi andavano pazzi anche loro per Candy Candy. Oltralpe vendevano la villetta dell’orfana bionda.

la casa di candy
Che millantatori che sono i francesi. Candy era povera e non poteva permettersi un rogito. Quindi sta roba è solo un fake costruito per ingannare i bambini. 300 Euro senza Antony morto.
Gli amanti della Barbie si fanno sempre riconoscere. Stanno lì ad accarezzare i capelli della diva della Mattel, da qui il detto “Pettinare le bambole “.
Qui la vedi ovunque. Nuda, vestita, senza braccia. I prezzi variano da 5 euro (per quella spennata e con le mani rosicchiate) a 1000 e passa per l’edizione Maria Antonietta (senza ghigliottina).
Mi fanno ridere gli arredi di Barbie, modesti mobili in stile Ikea, che lei guarda con disedegno fasciata nella sua gonna plissettata.

barbie anni 80
E che dire del Fantasy Palace? Che non è altro che una scala spacciata per un castello dove poter giocare insieme a Barbie Cotonata Esagerata Buco nell’ozono.

Barbie_49_14
Basta tediarvi con la Barbie sennò finiamo domani mattina.
Oggi ho rivisto con immenso piacere:
– la sabbia magica, che mia madre odiava perchè diceva che sporcava e macchiava il tappeto.
– le case funghetto dei puffi, che mia madre ha regalato al mio cuginetto e ora lo zio le tiene in ostaggio in uno dei suoi garage protetti da raggi laser.
– la palla matta, che mia madre non mi ha mai comprato perchè rompeva Swarovski e soprammobili di ceramica.

palla matta
Concludo con questa immagine e la tristezza nel cuore.
Un topo Gigio buttato negli scatoloni degli avanzi venduto a soli 5 euro.

topo gigio
Il Portinaio

Ah! Dimenticavo la coppia più spaventosa della storia dei giocattoli: i gemelli demoniaci con le palpebre tremolanti. 😛

bambola vintage

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