donna legata ai binari
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IL TRENO DEI DESIDERI (nei miei pensieri all’incontrario va)

Il papà della mamma del figlio del fratello di mia madre ( vi sfido a scoprire il grado di parentela) aveva negli anni ottanta un bellissimo plastico di una valle con un trenino che ci girava in mezzo.
Ogni volta che andavo a trovarlo me lo faceva vedere…il plastico intendo…non fate i maliziosi, non sono stato molestato da un vecchio giocattolaio!!!
Io sognavo di legare la Barbie di mia cugina Laura ai binari e di vederla supplicare me e Ken di risparmiarla.
Poi il papà della mamma del figlio del fratello di mia madre è morto. Di domenica credo. Stava andando a fare un giro in bici e un camion l’ha preso dentro.
E di quel plastico non ho saputo più niente.
Devo chiedere a mio zio che fine ha fatto, insieme ai miei puffi, agli animaletti della fattoria, ai robot e a tutti i giocattoli che quella stronza di mia madre ha regalato al mio cuginetto.
Sono andato all’Hobby Model Expo di Novegro, la mostra mercato di trenini, aeroplanini, soldatini, barchette e altri gadgettini più importante d’Italia, sperando di ritrovare quei ricordi racchiusi nel mio cuore.
Che bugiardo che sono! Solo perché lì ci sono vittime sacrificali per il mio blog.
Va oltre il nerdismo da fiere del fumetto.
Qui è l’apoteosi dell’ossessione, roba da tesi di laurea in antropologia.
Ad accogliermi all’ingresso una carrozza d’altri tempi con un cavallo. Gli animalisti sono avvertiti.

hobby model expo novegro 2014
Abbiamo abolito la nobilità quasi cent’anni fa e ancora ci sono in giro ste cose. Se ci fosse la mia amica Lady Disturbia animalista senza pudore l’avrebbe liberato per le praterie dell’hinterland milanese, ma poi per sfiga sarebbe finito sulla tangenziale ovest e sarebbe morto in uno scontro con un pullman provocando decine di feriti, con l’arrivo della troupe di Studio Aperto che avrebbe trovato occasione per ribadire che non c’è lavoro e quindi la gente si riversa in queste fiere perché non ha un cazzo da fare e alla fine è colpa di Renzi!
L’ingresso costa 10 Euro, il parcheggio 2, 50. Solo per darvi un’idea dello scotto di questo post.
Ma il prezzo vale tutto per una piacevole giornata insieme ai fascisti collezionisti di carri armati che mostrano ai bambini come fermare il nemico al di là delle barricate.
I modellini dei treni a vapori funzionanti girano in una piccola ferrovia allestita all’esterno. Vecchietti vestiti da macchinisti giocano alla “stazione”, che poi è una metafora della vita, ma anche sessuale.

Una mia parente stretta quando era giovane raccontava di fronte a tutti che l’unico modo per far “venire” suo marito era quello di fare il trenino a letto.
Lui faceva “ciuf ciuf” e lei apriva le gambe imitando la stazione Termini.
Mia mamma mi tappava le orecchie…gli orecchi…come cazzo si scrive, ma io ho l’udito di un cane da caccia, che poi è il fiuto, ma è lo stesso non ho tempo per cercare su Google qual è l’animale che ci sente meglio.
La novità di quest’anno è il drone.
Per chi non lo sapesse è una specie di padella con le eliche con una telecamera in mezzo. Lo usano i paparazzi per fotografare il set di Star Wars 7, i soldati per scovare i nemici nascosti nel fienile e mio zio per spiare la figa che sta nella villa di fianco che si mette sempre in topless sul terrazzo.
Il modello basic costa 60 Euro e ha un raggio di azione di un metro. Al massimo puoi spiare tua cugina al cesso che si spalma la Somatoline.
Il più costoso era sui 2000 Euro. Roba che se ti cade per terra e si rompe tua moglie chiede il divorzio, se non l’ha già fatto prima.
All’esterno una piscina ospita barche di ogni genere. Un anziano signore descrive al microfono con minuziosa dovizia ogni particolare di vascelli, motoscafi e navi: materiale, provenienza, storia e origine.
Tutti muoiono come mosche nella noia più completa. Poi moscerini e zanzare aggiungono fastidio peggio degli aerei che partono da Linate, che è vicinissima, e scaricano litrate di gasolio sulle nostre teste.
Quindi la fiera di Novegro risulta un posto altamente inquinante dove potremmo morire tutti in cinque secondi o peggio ancora fra vent’anni per un brutto male. Che diamine!!!!!
Se vuoi iniziare a costruire il tuo plastico qui c’è tutto.
Ma non saprei da dove iniziare.
Da quanto ho capito ci sono un sacco di Scale di trenini. C’è quello piccolo piccolo, quello medio, quello grande e quello grandissimo. Poi se sei Montezemolo te ne fai uno in scala 1:1.
Vendono abeti, muschi e licheni, come per il presepio, ma anche scrofe che allattano, uomini che puliscono le piscine, porcelle olandesi che servono birre ai tavoli vestite discinte, ometti appoggiati ai pali che leggono i giornali, ma purtroppo neanche un personaggino legato a un binario con tanto di killer mascherato. E che cazzo! Modernizzatevi! Non puoi stare tutto il tempo a guardare un treno girare, dovrà pur succedere qualcosa, che ne so un deragliamento, una frana o un attentato.
I prezzi sono variabili. Ma una locomotiva  può costare anche 1000 Euro. Lo stipendio di un precario fortunato.

hobby model expo novegro 2014
Ho assistito anche a un workshop sulla fisica del suono su come montare gli altoparlanti e creare quindi boati, fischi e fragori delle stazioni.
I partecipanti, tutti sovrappeso, non sentivano una ceppa, visto che la lezione era proprio in mezzo ai corridoi del salone centrale.
Però ho capito che le lamentele dei poveri pendolari non sono riportate nelle registrazioni dei suoni. Quindi non sentirete mai nei plastici “Il treno causa problemi tecnici subirà 40 minuti di ritardo ci scusiamo per il disagio”“Porco di quel porco treni di merda Italia di merda tutto è una merda è colpa di Renzi”.
Le belle ragazze ai punti Info smanettano come delle pazze sul cellulare. Si vede che sono scazzate, pensavano di trovare aitanti uomini pronti a sedurle e invece nessuno se le caga di striscio.
Questi luoghi non sono terre di conquiste amorose.
Qui i maschi non badano all’altro sesso e non si curano della bellezza esteriore (ho visto uno indossare una maglia della Best Company, marca ormai scomparsa da 25 anni), piuttosto aspirano a diventare re del binario, abbandonando metaforicamente e momentaneamente i sentimenti nel deposito bagagli.
Le poche che hanno il coraggio di accompagnare il proprio fidanzato o marito sono rassegnate a questa cosa e whatsappano come delle ossesse con l’amante: “Si sono alla fiera con quel coglione ma stai tranquillo domani mi metto il perizoma di Yamamay che mi sono comprata per te e giochiamo alla bella lavanderina – adesso vado a mangiarmi un panino con la mortadella e il pomodoro – che vita di merda ciao”
Il premio per l’idea geniale dell’ anno va a tale Alessandro Manfredi e i suoi dvd: Le più belle linee ferroviarie italiane viste accanto al macchinista.
Sono rimasto quindici minuti a guardare la tratta Bari Martina Franca! E’ ipnotica.

Qui sotto potete vedere un video di uno che fa la stessa cosa in Sardegna, con tanto di commento.
Dio voglio vivere così anche io! Vi consiglio i primi di tre minuti, è meglio di Linea Verde!

Il padiglione dei sodatini è una cozzaglia di giocattoli misti, c’ è qualcuno che prova a vendere Lego e Barbie con scarso successo e anche robot giapponesi, secondo me sono stati truffati dagli organizzatori.
Qui non ci sono Cosplayer e Otaku, ma gente seria, che parla forbito, non s’inventano mondi, non si picchiano con spade finte e non lanciano magie con carte disegnate.
Certo ascoltarli è come parlare con un venditore di cammelli dell’entro terra tunisinoNel frattempo Hornby ha consegnato alcune novità a marchio Rivarossi annunciate in passato, tra le quali la E 402A 035  lateralizzata, le carrozze UIC X con filetto rosso (sia grigio ardesia da 180 km/h sia le rosso fegato con deflettori ai finestrini atte ai 200 km/h), nuove versioni delle ALn 663 (livrea d’origine e XMPR). Nessuna info, per ora riguardo all’attesissima 940″
Chiaro no?
Una metafora della vita dice che noi viviamo come se fossimo su un treno, che i compagni di viaggio non sono sempre gli stessi, che le stazioni cambiano e gli incidenti possono accadere.
Qui a Novegro non succede. Si supera la metafora e si punta alla perfezione, riproducendo qualcosa che nella realtà a volte non funziona.
Il treno non è più un mezzo di locomozione, ma un oggetto unico e mitico, senza disagi o ritardi e puzza di sudore.
La cura minuziosa diventa quasi maniacale, ahimè a dispetto di se stessi e a volte della vita sociale.
Ma a questo ci ha pensato lo stand della libreria militare:

hobby model expo

Il Portinaio


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