Musica Maestro,  Videocracy

IMMORTAL

Per andare a vedere lo spettacolo “Immortal Michael Jackson de Le Cirque du Soleil”, dovete portarvi dietro il fan numero di Michele, una bottiglietta d’acqua e delle gomme da masticare.
I biglietti non sono a buon mercato, noi abbiamo optato per “piccionaia vista laterale”, visto che quelli in prima fila costavano 120 Euro (per vedere degli sconosciuti mi sembra un po’ troppo).
Prima di entrare al Forum di Assago abbiamo fatto un giro al Centro Commerciale, giusto per abbassare il livello.
C’è l’outlet dell’Adidas che sembra di stare in Korea del Nord, con tanto di commesso che mangiava la banana in cassa. Di fianco Pittarello, il regno della scarpa d’uranio impoverito a soli Euro 19,90. L’immenso Carrefour invece accoglie la di ogni: orde di tamarri, modeste marche di abbigliamento, ristoranti mangiatoie e annoiate famiglie che non vedono l’ora di morire sulla poltrona davanti alla tv.
Ci siamo “imbruttiti” prima di vedere lo show solo perchè nevicava e dovevamo ripararci sotto un tetto.
Forse era meglio far compagnia ai bagarini e cercare di vendere il biglietto al doppio, comprarci un ombrello, stare ai semafori a spacciare rose blu, guadagnare ancora qualche Euro, prendere un treno per Riccione, finire in una discoteca, bere fino al coma etilico e morire in stazione!
Ecco adesso siamo di cattivo umore e chissà quante ne spareremo!
Ma tanto il “fan N°1” cercherà di tenere a bada il mio senso critico e potrò godermi lo spettacolo.


Cinque pseudo “Michelini Jackson” entrano sul palco sulle note di “Workin day and night”, sono vestiti un po’ anni 70, un po’ Jackson Five…un po’ di merda alla fine! Sono bravi e divertenti e interagiscono con il megaschermo.

“Diciamo che lo enfatizzano”
“Fan N°1 non giustificare il gusto pacchiano americano”
“Diciamo che si ispirano”
“Beh non che Michael si vestisse bene”
“Pace all’anima sua…”

Immortal è fatto di momenti altissimi e di altri ahimè bassissimi.
Un ballerino/mimo (che poi non mima quasi niente) vestito di bianco lucente glitterato apre lo spettacolo dopo il siparietto dei “sosia” vestiti da Zara.
Dietro di lui il cancello di Neverland con delle statue di bronzo che prendono vita. Parte la canzone “Childhood“, vera ossessione di Michele, e strazio per me. (credo fosse quella visto che ero distratto dal tipo di fianco a me che non finiva di parlare al cellulare, manco fosse alla presidenziali americane)
Nessuno si alza a ballare, cala la depressione e mi mangio una cicca.
Ma è un attimo che lo spettacolo torna alto  con “This place hotel/Smooth Criminal/Dangerous” dove il periodo migliore di Jackson viene riassunto in una ottima performance. Al minuto 8 del video qui sotto potete vedere motivo di erezioni per quelli che stavano in prima fila.

“Ma come fa a stare avvinghiata così ad un palo?”
“Fan N°1 come sei disinformato…ha la vagina adesiva”

Non è solo ballerini e artisti circensi Immortal, ma anche una band musicale, due coristi, una porcona violoncellista sempre incazzata e una chitarrista punk cotonata. Non capisco il motivo della loro presenza. Danno quel senso di cover band o di “strimpelliamo per dare tempo ai performers di cambiarsi d’abito”.
Nel centro commerciale di Assago c’è il negozio Hollister, la versione povera di Abercrombie. Vi consiglio un giro a carnevale o per dei corsi d’inglese…sì perchè i commessi ti salutano con “Thank you see you soon”.

Il mimo gelataio torna sul palco insieme ad un contorsionista che ci mostra come anche un essere umano possa farsi una lavanda senza usare per forza un bidet. Thriller chiude con un tripudio di mummie e dame di bianco vestite.


C’è anche la “categoria protetta“. Un ballerino amputato che…fa il culo ai passeri. Mio padre che è nella stessa situazione non fa quelle cose…cioè una volta è volato dalla bici perchè gli si è staccata la protesi, ma questo credo che non valga per essere assunto come ballerino svantaggiato.
Agli americani piacciono molto gli abiti che si illuminano, io li trovo di una pacchianeria assurda. Anche Fan N°1 storce il naso, ma siccome la “Cina è vicina” perchè non omaggiarla così, con vestiti “intermittenti”.

Al Carrefour di Assago vendono la cintura con i Led al posto della fibbia, giusto per farvi capire!

I trapezisti lasciano senza fiato.
Ma è un attimo che si cade nel momento morto, come quando ci tocca sorbirci “I’ll be there” (che è sempre un bell’ascoltare) senza nessuno sul palco e…20 minuti di pausa!
Andiamo a fumare una sigaretta.
Durante la fine del primo tempo i sosia scendono fra il pubblico “pagante ricco” per ballare e  farsi fotografare. Sembra di stare al villaggio vacanze. Vengono tirate su persone a caso e obbligate a ballare a “mò di Michael Jackson”. Noi che siamo poveri e non abbiamo pagato così tanto li guardiamo come se fossero delle scimmiette…loro che sono ricchi per una volta ci invidiano.
Il momento più basso di tutto lo spettacolo è stato questo:

Performance al limite dell’oratorio pieno di clichè e di buonismo.
Vi siete contorti fino adesso, avete sforbiciato in aria che neanche il kamasutra, saltato come grilli e ora? Oscillate lampade Ikea a forma di cuore per dirmi cosa?
Lo scivolone invece è stata la rappresentazione in cartapesta dei mocassini e del guanto di Michele (mancavo giusto il naso e facevamo Carnevale di Viareggio) e la presenza della scimmia/ballerino sul palco, (il famoso scimpanzè che Michele teneva in casa per rimpiazzare Liz Taylor quando era ubriaca) che sembrava più uno psichiatrico in assenza di valium che un primate divertito.
Anche mia zia negli anni ottanta, presa dalla moda di Michael, aveva comprato due scimmie. Una era mia zio e l’altra un babbuino, solo in affido per un periodo di tempo limitato e morto di polmonite.

Come direbbe un giornalista annoiato ma accreditato, lo spettacolo si fa guardare, ogni tanto fa sbadigliare per l’assenza di grandi hit, ma d’altronde c’è un “grande assente” e ahimè quello non si può rimpiazzare.
La mia famiglia è stata antesignana de Le Cirque du Soleil, QUI potete leggere quando mia cugina ha omaggiato Michael Jackson con il suo spettacolo di provincia. QUI uno dei miei ultimi post sul cantante, QUI invece quando è morto, QUI il suo funerale, QUI infine il gadget che vorrei!
Cirque du Soleil non ha reso immortale Michele, questo è solo un omaggio con effetti speciali.
E se fosse ancora vivo sarebbe stato con me al Carrefour a fare il moonwalker…c’è un pavimento scivoloso!

Il Portinaio

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